Messina
Messine (Missina)
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Al popolo !…
In occasione delle Elezioni Politiche tutti i partiti, si agitano in tutti i modi per riuscire a guadagnarsi un posticino nell’aula magna di Montecitorio. Codesti eterni camaleonti scendono armati di tutto punto per combattere sulla piattaforma elettorale le battaglie della mistificazione, dell’intrigo e dello sfruttamento, dando però ad intendere — sia colle parole come sui loro giornali e manifesti — che si adoperano a tutt’uomo per il bene del popolo. Ma passate le votazioni tutto ritorna al pristino stato e gli eletti continuano a fare i loro affari disdegnando villanamente coloro che il giorno innanzi avevano fatte mille solleticanti promesse.
Perchè dunque votare ?
Quando questi ambiziosi affaristi saranno giunti al punto di afferrare il mestolo del potere, i disoccupati avranno il pane assicurato ? Non vi saranno più tribunali, agenti delle tasse, carabinieri, prigioni ? La gioventù non verrà più mandata alle frontiere ed in Africa a farsi scannare in nome della patria ? L’esercito, la rovina d’Italia, non servirà più di puntello alla borghesia la quale fa distribuire del piombo nel ventre a coloro che affamati chiedono del pane ? No, di certo ?
Attualmente l’Europa é indebitata di 121 miliardi e spendi 12 milioni di franchi al giorno per mantenere sotto le armi tre milioni e mezzo di uomini sani e robusti, strappati dai campi, dalle officine e dal seno delle loro famiglie col solo scopo di mantenere salde le basi fradicie di una società crollante, ingiusta e sfruttatrice, fondata sul principio della proprietà privata.
È inutile farsi illusioni ; la cause che procurano il dolore universale non potranno sanarsi col semplice voto giacchè data l’autorità in mano a degli uomini, é storicamente dimostrato che ne fanno un monopolio a loro esclusivo vantaggio, creando a loro volta le iniquità politiche, economiche e morali.
Gli accaparatori di voti si affannano a strombazzare ai quattro venti che, date le attuali condizioni sociali, per arrivare il quarto stato, nel limiti delle legge, a fruire di tutti i benefici occorre ch’egli evoluzioni, affermando ipocritamente essere il resto utopia, tutta roba da delinquenti.
Ci si risponda : I grandi delinquenti in alto producono i piccoli delinquenti in basso !
A questi ambiziosi demagoghi arlecchini, colpendoli di mendacio, si potrà loro ancora dire : “Siete evoluzionisti per interesse proprio, perchè legati ad una casta e perchè non volete sacrificare la vostra condizione, le vostre cariche, i vostri beni per il benessere sociale del popolo che tanto adulate e tradite”.
La schiavitù insegna agli uomini ch’essi hanno diritto alla rivolta ; l’imprigionamento, ch’essi hanno diritto alla libertà ; la morte fa loro imparare che hanno diritto alla vita.
A che dunque attendere più oltre, quando constatiamo giornalmente, nel mondo più assoluto, che la proprietà tiranneggia il ventre, il governo opprime il cervello, e la morale imbroglia la coscienza ?
Andremo ancora a votare ? No ! Le frasi altisonanti, le promesse, i programmi minimi, non porteranno avanti ad un solo passo la causa del proletario, il quale con simili speranze non mancherà di crepare dalla fame, sarà sempre avvilito, disprezzato dalla classe borghese che gli darà in compenso dei suoi sfruttati sudori, per ultimo asilo e riposo eterno, un cantuccio scordato nel cimitero.
Dunque, lavoratori, proletari, o curvati quotidianamente dal lavoro sfruttatore, o spettri vagolanti per le officine, pei campi, fratelli nostri di miseria, di patimenti, e di lagrime sappiate che la vostra e non aspettate di redimervi col voto il quale vi procurerà altri padroni pronti a dettarvi leggi e prodigarvi catene.
Lavoratori !
Abbandonate l’urna, gesuitica mistificazione borghese ; per voi si prepara un nuovo avvenire pieno di felicità ed amore, scacciate lungi da voi i commedianti, i mercanti del voto, che vi lusingano con finte parole, ed abbracciate, colla fede del giusto, quel’ideale incorruttibile che in tempo non lontano vi condurrà alle titaniche e maschie battaglie che spazzeranno via dal mondo proprietà individuale e governi, miseria e Schiavitù.
Elettori !
Votare significa avvilirsi, astenetevi, non votare più.
Tip. Primo Settembre.
Pubblicato nella pagina ultima di L’Avvenire sociale, anno 2, n. 8 (Messina, 18 marzo 1897).
[Al popolo !…]
[Al popolo !…]. — Avvenire sociale (1896-1905), l’ Messina ; Messina Messine (Missina) : [s.n.], . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 43 × 31 cm.
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