Accueil > 8053 affiches > Cara mamma, ho deciso di rispondere signornò

[Cara mamma, ho deciso di rispondere signornò]

Image (fixe ; à 2 dimensions)
titre :
[Cara mamma, ho deciso di rispondere signornò]
adresse :
. — Carrara Carrare : [s.n.], [ca ] (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara))
description technique (h × l) :
. — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 70 × 50 cm
notes :
descriptif :
Symbole(s) utilisé(s) :

[ texte ; photos (photo triple d’un objecteur de conscience au tribunal « Processo ad un obiettore totale » ; soldats qui travaillent à nettoyer des aiguillages à Rome) ]

texte :

Quando lo stato si prepara ad ammazzare, si fa chiamare patria.

Forse non ci hai mai pensato. Ma quella cartolina rosa che ti invita a sostenere la « visita dei tre giorni », può anche essere strappata.
Ogni anno circa 200.000 giovani vengono sequestrati nelle caserme di tutta Italia per essere sottoposti al più concentrato e potente lavaggio di cervello, alla più umiliante esperienza di sottomissione, al più feroce attentato alla dignità che abbiano subito, presumibilrnente, fino a quel momento della loro vita.
Ogni anno qualcuno risponde signornò all’appuntamento che vuole sottomessi all’umiliazione del servizio militare o all’alternativa imposizione del servizio certo più sopportabile ma ugualmente funzionale al mantenimento di quel potere che esprime ed alimenta l’esercito.
Ogni anno, da molti anni, qualche giovane e sequestrato nelle carceri militari, condannato a 12 mesi o più di reclusione per il rifiuto completo del servizio di leva.
Giovani che lottano per un pezzo di libertà, contro la spersonalizzazione, senza costosi spazi pubblicitari e nemmeno due righe nelle cronache dell’informazione.

All’esercito rispondi signornò

Cara mamma, ho deciso di rispondere signornò

Stampa La Cooperativa Tipolitografia - Carrara


Quando lo stato si prepara ad ammazzare, si fa chiamare patria.

Forse non ci hai mai pensato. Ma quella cartolina rosa che ti invita a sostenere la "visita dei tre giorni", significa che sarai costretto per un anno ad un impegno che l’Esercito Italiano sostiene da sempre : la preparazione della guerra.
Migliaia di miliardi spesi tutti gli anni per mantenere la macchina militare, sottratti a spese veramente utili per la società (sanità, trasporti, assistenza sociale, ecc.).
L’umiliazione della vita in caserma, tanto stupida quanto inutile.
Decine di suicidi, centinaia dì morti, innumerevoli vittime di "incidenti" di ogni tipo.
È ridicolo definire l’esercito una "forza di pace" solo perché dopo un’alluvione o un terremoto fa le veci dell’inesistente protezione civile.
Come dimostra l’avventura nel Golfo, la vera vocazione dell’esercito è la guerra. Ecco perché un anno di servizio militare e un anno speso male.

All’esercito rispondi signornò

Cara mamma, ho deciso di rispondere signornò

Stampa La Cooperativa Tipolitografia - Carrara


sources :

Affiche double : noire et blanche ; 70x50, ou 2 fois 35x50.

cotes :

Aff0561 - 305849


1987
Affiche liée