Italie
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Memento !
Qualunque azione che rivela il progresso di un popolo è doveroso ricordarla, tanto più quando questa è guidata dallo spirito di ribellione verso tutto ciò che è abuso e tirannia.
È contro il tiranno Napoleone III ; contro lo stato cui inveirono i francesi il 18 marzo 1871.
Lo spaventevole macello umano, l’appetito insoddisfatto da vario tempo, ridestò negli animi del popolo il ricordo dei loro avi nella causa del 1789. Il peso dei 14 Miliardi spesi in quella guerra contro i Prussiani, il dispetto di avere involontariamente cooperato ai morbosi desideri di un pugno di ambiziosi li incitò vieppiù alla rivolta.
Il popolo si convinse finalmente di quello che voleva e volle l’autorità che legittimamente gli appartiene.
" Non più Imperatori ! abbasso il governo napoleonico „ fu allora terribile quanto era stato sottomessivo. Alle migliaia di vittime seguirono altre vittime, l’ultime delle quali morirono, però coscienti di pugnare per la libertà. Erano comunisti e li chiamarono assassini, perché non vollero oltre tollerare la fame e le violenze. Oggi, tutto il mondo onesto ricorda con piacere quell’agitazione, quell’inizio di libertà benché conquistata a titolo di sangue. Un saluto ai superstiti : alle vittime un imperituro ricordo, e l’anatema alla fonte di tanti mali.
18 Marzo 1903.
Gli anarchici di Pietrasanta
Pietrasanta, Tip. Boldrini
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testo
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Elezioni Generali Politiche 1909
Abbasso il parlamentarismo
Abbasso, perché ha sempre disseccato le sorgenti vive della ricchezza nazionale ;
perché ha profuso sempre milioni in spese improduttive ;
perché in cinquant’anni non ha risolto mai alcun problema capitale ;
perché sostiene gli sperperi del pubblico denaro ;
perché è impotente a sopprimere la miseria e lo sfruttamento :
perché ha ricacciato l’Italia in balla del prete e del clericalismo ;
perché corrompe e deforma le coscienze ed i caratteri ;
perché è il covo di tutte le cricche affaristiche ;
perché si fa complice di tutti il governi nelle persecuzioni al libero pensiero ;
perché premia ed incoraggia i fucilatori dei proletari affamati ;
perché genera e mantiene le distinzioni di classe, asseconda i privilegi, crea e fomenta le menzonge ef i tradimenti, ed ha perfino trasformato in validi puntelli della borghesia gli eletti del socialismo ;
perché parlamentarismo vuol dire affarismo, corruttela, mistificazione, inganno, schiavitù.Cittadini elettori !
Per rinnegare il parlamentarismo, disertate le urne, e non votate. La cosciente astensione dal voto è une protesta ed un’affermazione di dignità e indipendenza.
Gli anarchici
Leggete la Protesta umana - quotidiano Anarchico
[stampa …]
http://bfsopac.org/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=38459&query_desc=kw%2Cwrdl%3A%20Milano
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testo
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Università Popolare del Biellese • Sezione di Vigliano
Domenica 25 Aprile 1915 alle ore 15,30 l’egregio sig. avv. Luigi Molinari, direttore della “Università Popolare” di Milano, terrà nel solone delle Scuole una conferenza dal titolo :
Francisco Ferrer e le idealità della Scuola Moderna
ingresso libero e gratuito
Tip. Cooperativa Biellese
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testo
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Gli anarchici al popolo
Lavoratori !
Mentre le volpi politiche calano a rivolgervi le melate parole per adescarvi e immergervi nel torpore dell’incantesimo elettorale, per carpirvi il voto, onde turlupinarvi per cinque anni ancora, ascoltate la discorde parola dell’anarchico che cerca scuotervi e togliervi dall’inevitabile tranello.
Ricordate innanzi tutto che voi siete la classe degli sfruttati, degli oppressi, dei salariati. Voi faceste la guerra col vostro sangue e pagate le spese col sudore della vostra fronte. Voi avete cacciato lo straniero dall’Italia e siete senza un lembo di terra e senza un tetto per ricoverarvi.
Voi avete prodotto tutto e possedete nulla.
Il governo invece è classe di signori, di capitalisti, di sfruttatori, di fannulloni. Loro dalla guerra ne trassero i forzieri pieni d’oro e gozzovigliano nel lusso. Essi posseggono vasti poderi e sontuosi palazzi. Essi senza nulla produrre anno di tutto.
Dunque tra voi e i signori governanti c’è un solco profondo, un abisso immenso che non può essere colmato se non con la sparizione dell’una o dell’altra classe.
Ora tra voi e loro non ci può essere pace, ma lotta aperta, dichiarata per la vittoria finale.
Voi in questa lotta non avrete nulla da perdere se non le vostre catene, se non la vostra miseria e ignoranza. I signori invece tutto perderanno, l’ozio, il lusso, il potere e la vita ; tutto quello che con frode vi hanno rubato.
Essi quindi paventano la lotta, e si sono armati di violenza e di frode per combattervi. Di violenza coi soldati e colle armi, di frode colla politica parlamentare.
Con la prima vogliono distruggervi, colla seconda sottomettervi, calmarvi per dominarvi sempre.
A tale dopo la borghesia ha mascherato uomini dei più variopinti colori per mandarli in mezzo a voi perché con il vostro voto gli affidate la tutela dei vostri interessi. Con questo mezzo i signori riusciranno a distravi dalla lotta di classe e sospingervi dall’indifferenza, nella credulità di uomini che vi hanno sempre traditi.
Lavoratori, non, fatevi corbellare, non abboccate all’ amo.
Dite a quei signori che tanto si preoccupano del vostro male solo durante le elezioni, che voi avete sempre sofferto, menti essi han sempre goduto senza mai pensare alle vostre sofferenze.
Dite a lor signori che tra voi e loro non ci drv’essere che una sola lotta : la rivoluzione ; una sola Vittoria la vostra. E in questa lotta voi non avete bisogno di sensali, di mediatori che tengono sempre dal padrone ; ma che i vostri interessi li fate da voi, perchè nessuno meglio di voi può avere a cuore la vostra causa.
Dite che voi avete bisogno di solidarietà, ma non quella di sonanti e vuote parole nelle aule di Monteciterio, bensì quella di fatto che contribuisca ad affrettare la distruzione di una società che vi schiaccia.
Dite che i veci.. amici del povero sono quelli che sanno sacrificare anche la vita non quelli che dicono d’amarti per aver il vostro vota per soddisfare la sfrenata ambizione del potere.
Lavoratori, non votate, e seguite il consiglio degli anarchici, quel consiglio che i lavoratori russi hanno messo in pratica con la rivoluzione sociale.
La Frusta
Vd. : Balsamini, Luigi ; Sora, Federico. — Periodici e numeri unici del movimento anarchico in provincia di Pesaro e Urbino : dall’Internazionale al fascismo, 1873-1922 : bibliografia e collezione completa. — Fano : ABET (Archivio-Biblioteca Enrico Travaglini), 2013. — P. 547-832 :
seconda e terza pagina di La Frusta, a. 1, n. 3 (15 nov. 1919).- notice : Image (fixe ; à 2 dimensions)
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testo
- texte :
1.º Maggio 1920
Il tempo, col suo ritmo uguale ed incessante, ci porge, ancora una volta, l’allegra giornata di sole e d’amore che ha sempre infuso negli uomini turgide speranze e torrenti d’energia. Durante il ridestarsi della natura - il Primo Maggio - il lavoratore ne volle fare il simbolo della sua festa, la festa della sua integrale redenzione.
E dopo le titaniche lotte combattute, lasciando lembi della sua vita sulle forche di Chicago, nelle garote di Spagna, sulle piazze e nelle bastiglie d’Italia, di Francia e di tutto il mondo, ottenne finalmente la sua giornata, che la Francia ed il Belgio legalizzò, e tutte le altre nazioni tollerarono.
E per quattro o cinque lustri il lavoratore d’ogni paese ha goduto della sua festa, indisturbato, fra gli inni, le fanfare, i canti ed i vessilli infiammanti, dimenticando il martirologio dei suoi caduti e lo scopo della giornata.
L’intento della borghesia fu raggiunto.
Il Primo Maggio, esplicazione di forze rivoluzionarie, divenne il simbolo delle divagazioni epicuree.
Poi venne la guerra capitalista che sospinse il riluttante proletariato ad uccidersi in olocausto della patria, animato dalle promesse mendaci.
E alla sospirata tregua d’arme, i lavoratori, tornando - quelli che son tornati - invece del lavoro, della pace, della giustizia, trovò i focolari spenti, i congiunti famelici, i campi incolti, le officine deserte, e fame, desolazione, disoccupazione ovunque.
Allora si. rammentò delle promesse ’fattegli durante il pericolo e reclama ora il suo diritto, che il governo compensa cori piombo e galera ; e s’avvide che il prode soldato di ieri è diventato la teppa di oggi.
Ed ora che in Italia gli eccidi di popolo non si contano più, che i morti si moltiplicano di giorno in giorno, il tempo col suo ritmo eguale ed incessante, ci porta ancora il Primo Maggio, la festa della nostra riscossa, e l’affida alla nostra coscienza rivoluzionaria.
Sapremo, noi, approfittare della data fatidica da tanto attesa ? O ci perderemo in oziose coreografie ?
La "dolce pasqua dei lavoratori „ la celebreremo domani, dopo la lotta, se ci saremo, non oggi, polche gl’insepolti caduti da mano omicida, son là, che attendono la nostra promessa.
Rivoluzionari, siamo una volta degni di questo nome !
Non deludiamoli,
“La Frusta”
Vd. : Balsamini, Luigi ; Sora, Federico. — Periodici e numeri unici del movimento anarchico in provincia di Pesaro e Urbino : dall’Internazionale al fascismo, 1873-1922 : bibliografia e collezione completa. — Fano : ABET (Archivio-Biblioteca Enrico Travaglini), 2013. — P. 547-832 :
quarta e quinta pagina di La Frusta, a. 2, n. 10 (1 mag. 1920).- notice : Image (fixe ; à 2 dimensions)
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- texte :
Oggi 13 ottobre 1921
Unione Anarchica Italiana
(Gruppo "La Folgore" di Napoli)
Uomini di ogni classe !
Uomini di ogni fede !
Due lavoratori italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, sono stati condannati a morte nell’America repubblicana.
(Censura)
Accorrete, perciò, numerosi al primo
grande comizio di protesta
che avrà uogo la sera di gioversi 13 corr. ; alle ore 19.30, in piazza Principe Umberto.
Parleranno : Bruno Misefari per gli anarchici, Carlo Ciardiello per i comunisti ed uno per i socialisti.
Nessuno manchi … (Censura) …
Napoli — Tip. Réclame d’Affissione — Via Divino Amore 10
L’originale si trova presso il Circolo ’Pietro Mancini" di Consenza donato da Pia Zanolli Misefari
Reprint.
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[ texte ]
- texte :
Federazione internazionale del Libero Pensiero
Associazione nazionale Giordano Bruno
Sezione padovano e Gruppo studentescoDormienti destatevi — Luce, Amore, Verità
Son sette secoli, o Università nostra gloriosa, o propugnacolo strenuo della libertà di pensiero !
Per lunga era i dotti si erano addormentati nell’ossequio alle formule degli antichi sapienti : ma tu non acquetasti la tua anima grande entro i limiti angusti, e mentre pur accoglievi aristotelici pugnaci e galenici esperti, scoprivi nuove leggi ai gravi ed ai mondi e permettevi con nuovissima audacia che i tuoi grandi anatomici dessero ai neofiti stupiti l’interdetta nozione del corpo umano.
La Chiesa credeva e, non ammettendo il pensiero se non intonato al suo credo, voleva spegnere ogni luce che non fosse la sua. Ma tu ammettesti nel tuo seno tutti i pensatori, chiedendo ad essi soltanto elevatezza di mente, potenza di dottrina, nobiltà di sentire, ed accanto a coloro che accettavano i dogmi concedevi anche ai più perseguitati onorato diritto di asilo.
Nata dalla ribellione all’asservimento avesti spesso la ventura di appoggiarti a Governi saggi e liberali, ma anche da essi esigesti la tua libertà come un diritto inalienabile, e nelle ore fosche del dominio straniero le vie della Città ed i campi di battaglia ti videro avanti d’ogni altro, nella difesa delle libertà del popolo nostro, per essere libera fra liberi.
Hai raggiunta la vittoria ultima, o Università Patavina, o campione dei liberi studi ? Fra gli applausi che ti salutano, fra le bandiere che a te s’inchinano, nessun’anima pavida del vero prepara le armi od affina le insidie per rinnovare i secolari conati ? Così sia ! Che, se questo non fosse, la tua storia affranca, i nostri cuori modesti ma fervidi, e ci assicura che, come non mancò nei secoli trascorsi, così mai mancherà chi condurrà a nuove vittorie la tua, la nostra bandiera : la più alta dignità dell’uomo : la libertà del pensiero.Padova, li 14 maggio 1922
Tip. Ed. La [Garangola ?]
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[ texte ]
- texte :
Federazione internazionale del Libero Pensiero
Associazione nazionale Giordano Bruno
Sezione padovano e Gruppo studentescoDormienti destatevi — Luce, Amore, Verità
Il alto i cuori ; al sole le nostre bandiere !
La nostra organizzazione, che è scuola e disciplina d’amore et di fratellanza, raccoglie ogni anno le memorie attorno al fatidico evento, che segno pei secoli il XX Settembre 1870.
Tra le oscure lotte della teocrazia medioevale, il pensiero di Dante : tra le fosche ombre della millenaria schiavitù dello spirito, le faville dei reghi ; tra i sistemi di filosofia preordinati al servaggio, la grande, l’intrepida, la continua battaglia degli animi forti.
Premio adunque di prove feconde, elaborazione secolare di pensiero e di azione, vivido trionfo di verità sulla nequizia, il XX Settembre parve aprire spazio infinito e non conteso agli ideali nuovi, parve disperdere le tenebre, per sempre, dalle coscienze umane, parve segnare a ciascun fatto intellettuale il campo incommensurato, per ogni conquista, nella disciplina del dovere.
Ma il nemico non dorme ; alla forza brutale, che spezza l’uomo o lo piega, alla violenza spirituale, che soffoca l’idea o la dissolve, egli surroga il metodo, non inconsueto alle sue tradizioni poderale di esperienze e di astuzie. È al popolo, che egli volge la voce e gli atti ; è al popolo che egli favella con l’accento lusingatore delle riforme sociali : egli, che, per suo istituto, pone come condizione di vita la forza propria e la sottomissione altrui, parla di rivendicazioni, solo perché più no frutterebbe l’antico costume delle torbide paure.
Nulla da codesta nemico ; l’amore e la fratellanza che noi abbiamo sempre predicati, ispirino agli italiani, in questa pallida ora, necessarie reciproche rinuncie a preconcetti sorpassati o collidenti, per una salda unione di libere coscienze. È poiché non tramontano le idee, che hanno conquistato diritto di cittadinanza nel mondo, ricordiamo al popolo, e prima a noi stessi, che il divenire sociale è idea tutta e soltanto nostra, gloria non contesa del pensiero laico, come quella che deriva da una fonte di virtù incorruttibile e da un palpito d’amore.
Lavoriamo adunque concordi e fidenti, con le migliori nostre energie, sotto l’usbergo incontaminato delle nostre fedi ! Operiamo, perché è sacrilegio soffermare, anche per un istante, il cammino sulla via del progresso : operiamo concordi, perché è elemento, di noi medesimi dissolvente, questa lotta sterile di uomini i quali passano senza concetti e senza affetti, come fantasmi attraverso le responsabilità della vita sociale ; operiamo fidenti con tranquilla coscienza, acché la Patria e l’umanità si ritemprino nel lavoro costante, acché il lavoro dispensi la gioi del vivere, la sicurezza dell’operare, la pace et la giustizia.
Così, come il vecchio monito ci insegna, erigeremo nei nostri cuori templi augusti e superbi alla virtù escaveremo tetre e profonde prigioni al vizio. Nel nome dei martiri di ogni età e degli eroi di ogni adattamenti e tutte le brutture passate ed attuali della vita civile : degni dell’avvenire, completeremo, con la conquista indefettibile contro ogni dispotismo, sul pensiero, le libertà politiche e l’integretà morale della Patria !
Tip. La [Garangola ?]
[… ?] : Via [… ?]- notice : Image (fixe ; à 2 dimensions)
- notes :
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testi
- texte :
Federazione comunista libertaria
Federazione delle Gioventù Comunista Libertaria
ModenaManifesto programma
Chi siamo e che cosa vogliamo noi libertari
[…]
Modena 1° agosto 1945
Il comitato esecutivo della Federazione comunista libertaria
Modena - Via S. Vicenzo N. 24- notice : Image (fixe ; à 2 dimensions)
- notes :
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[ testo ]
- texte :
FAI - Federazione anarchica Elbano Maremmana
Domenica 22 settembre alle ore 10 precise
Assemblea generale
Data l’importanza degli argomenti all’ordine del giorno tutti i compagni sono tenuti ad essere presenti.
— >Presiederà la riunione il compagno Ugo Fedeli segretario nazionale della FAI
1946 o 1957 o 1963 ?
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- notes :
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[ texte (manifeste), supplément à « L’Aurora » n. 4 ]
- texte :
Gli anarchici dopo il 2 giugno e dopo l’amnistia
Gli anarchici, […]
Gli anarchici, […]
Gli anarchici, […]
Gli anarchici, […]
Gli anarchici, […]
Gli anarchici, […]
Gli anarchici, […]
Gli anarchici considerano che da tali genitori non poteva nascere che una tale situazione, republicana di forma, vecchio regime di sostanza ; una republica vergognosa di sè, questuante pietà dal carnefici degli antifascisti ; amnistiante, anche in sede di governo provvisorio, la masnada infame che l’esarchia aveva incarcerata nell’ora in cui il popolo poteva farsi anarchicamente giustizia da sè ; come anarchicamente l’aveva già fatto in un primo temp.
Gli anarchici, […]
Gli anarchici, […]
Di fronte ai fallimentari risultati della politica esarchica, gli anarchici […]
Non eletti, non elettori ieri, sui piano del macchinismo statale ; ma presenti sempre ed astensionisti […]
***
Non eletti nè elettori, nemmeno domani, gli anarchici ancora una volta dicono ai proletari, agli uomini liberi di ogni classe : la salute è in noi, […]
Concluderemo coll’ osservare che anche i fatti in maturazione già smentiscono il miracolismo di quei bene intenzioni […]
Viva la rivoluzione sociale !
Supplemento all’Aurora N. 4 - Corso Diaz, 60 - Forlì
traduction :Supplément à L’Aurora n° 4.
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- notes :
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[ texte (papier de couleur) ]
- texte :
L’Aurora [pagina] 3
Gli anarchici, chi siamo, che cosa vogliamo
Nè ingenui nè violenti…
Si ha degli anarchici, come individui, la più falsa delle idee.
Gli uni ci considerano come degl’innocui utopisti, dei dolci sognatori, e ci trattano di spiriti chimerici dalle immaginazioni stravaganti il che è come dire dei semi-pani. Costoro propendono a ravvisare in noi dei malati che le circostanze possono rendere pericolosi, ma non dei malfattori sistematici e coscienti.
Gli altri hanno di noi un giudizio ben differente pensano che gli anarchici siano dei bruti incoscienti, degli esseri odiosi, violenti e forsennati contro i quali non si è mai troppo premuniti nè si esercita una repressione abbastanza implacabile.
Gli uni e gli altri sono nell’errore. Se noi siamo degli utopisti, lo siamo nello stesso modo di tutti quelli che ci hanno preceduti, i quali, hanno osato proiettare sullo schermo dell’avvenire delle immagini in contraddizione con quelle dei loro tempi... Noi siamo effettivamente i discendenti e i continuatori di questi Individui, i quali, dotati di una percezione e di una sensibilità più vive dei loro contemporanei, hanno intravveduto l’ alba, sebbene sprofondati nella notte.
Noi siamo gli eredi di quegli uomini i quali, pur vivendo in un’epoca d’ignoranza, di miseria, d’ oppressione, di bruttura, d’ ipocrisia, d’ iniquità e di odio, hanno intravveduto una Città del sapere, del benessere, della libertà, della bellezza, della sincerità, della giustizia e della fratellanza, e che, con tutte le loro forze, hanno lavorato all’ edificazione di questa Città meravigliosa.
Che i privilegiati, i soddisfatti e tutta la sequela immonda dei mercenarii e degli schiavi interessati al mantenimento e preposti alla difesa del Regime di cui sono o credono di essere i profittatori, lancino sdegnosamente l’epiteto peggiorativo d’ utopisti, dì sognatori, di spiriti stravaganti contro i coraggiosi artigiani e contro i chiaroveggenti costruttori di un’avvenire sociale migliore, è nel loro interesse. Essi sono nella logica delle cose.
Ma è certo che, senza questi sogna-tori di cui noi facciamo fruttificare le idee ereditate, senza questi costruttori chimerici e malati — è così che in ogni tempo sono stati qualificati i novatori e i loro discepoli —noi saremmo ancora in quelle tenebrose epoche di schiavitù che stentiamo a credere che siano veramente esistite, tanto l’ uomo era ignorante, selvaggio e miserabile. Utopisti, perchè noi vogliamo che l’evoluzione segua il suo corso, liberandoci dalla schiavitù moderna, dal salariato, e faccia del produttore di tutte le ricchezze un’ essere libero, degno, felice e amorevole ?
Sognatori, perchè noi prevediamo ed annunciamo la distruzione dello Stato la di cui funzione è di sfruttare il lavoro, d’asservire il pensiero, di soffocare lo spirito di rivolta, di paralizzare il progresso, di stroncare le iniziative, di perseguitare gli umili, d’ ingrassare gl’intriganti, di derubare i contribuenti, di sostenere i parassiti, di favorire la menzogna e I’ oscurantismo, di stimolare all’assassinio e all’odio, e, quando il suo potere è minacciato, di gettare sui campi di massacro tutte le esistenze che il popolo ha di più sane, di più vigorose, di più belle ?
Spiriti chimerici, semi-pazzi, perchè, constatando le trasformazioni lente, troppo lente, ma inevitabili, che so-spingono le società unione verso nuove strutture edificate su basi rinnovate, noi consacriamo le nostre energie per demolire la struttura della società capitalista e autoritaria ?
Noi sfidiamo gli spiriti informati e attenti del nostro tempo ad accusare seriamente di squilibrati gli uomini che progettano e che preparano consimili trasformazioni sociali.
Insensati, al contrario, non solo a metà ma totalmente, quelli che s’ immaginano di poter sbarrare la strada alle generazioni contemporanee che marciano verso la Rivoluzione sociale, come il fluisse si dirige verso l’oceano : essi possono con I’aiuto di potenti dighe e d’ abili deviazioni, rallentare più o meno il corso del fiume, ma è fatale che questo tosto o tardi si precipiti nel mare.
No ! Gli Anarchici non sono nè utopisti, nè dei sognatori, nè dei pazzi, e la prova è che ovunque i Governi lì attaccano e lì relegano nelle carceri alfine d’impedire alle parole di Verità ch’essi propagano di penetrare negli orecchi dei diseredati, mentre che, se I’ insegnamento libertario contenesse del chimerico o della demenza sarebbe loro facile farne emergere la sragione-volezza e I’assurdità.
Nobiltà degli anarchici
Certuni pretendono che gli anarchici siano dei bruti ignoranti.
È vero che tutti i libertari non possiedono I’alta coltura e I’ intelligenza superiore di Proudhon, di Bakounine. di Eliseo Reclus e di Kropotkine. È esatto che molti anarchici colpiti dalla sventura propria dei tempi moderni, la miseria, hanno dovuto dall’età di dieci o dodici anni abbandonare la scuola e lavorare per vivere ; ma il fatto solo di essersi elevati fino alla concezione anarchica denota una comprensione viva e attesta uno sforzo intellettuale di cui sarebbe incapace un bruto.
L’anarchico legge, studia, medita, s’ istruisce ogni giorno. Egli prova il bisogno d’ allargare continuamente il circolo delle sue conoscenze, d’arrichire costantemente le sue cognizioni. Egli s’interessa alle cose serie ; si appassiona per la bellezza che lo avvince. Il suo sforzo per formarsi una coltura più profonda e più estesa, non si arre-sta mai. Egli non crede mai di saperne abbastanza. Più apprende e più gli piace educarsi. Per istinto egli sente che se vuole illuminare gli altri bisogna che prima faccia provvigione di luce.
Ogni anarchico è un propagandista egli soffre a tacere le convinzioni che lo animano e la sua più grande gioia consiste nell’esercitare intorno a lui, in ogni circostanza, I’ apostolato delle sue idee. Egli pensa di aver perduto la sua giornata se non ha niente imparato e niente insegnato, e tiene sì alto il culto del suo ideale, che osserva, paragona, riflette, studia sempre, tanto per avvicinarsi all’Ideale e rendersene degno, quanto per essere maggiormente in grado di esporlo e di farlo amare.
E quest’uomo può essere un bruto insensato ? Un simile individuo può essere un crasso ignorante ?
Menzogna I Calunnia !
Umanità degli anarchici
L’ opinione la più diffusa è che gli anarchici siano dei violenti, delle anime gonfie d’ odio. Ciò è, e non è.
Gli anarchici sentono dell’odio ; essi sono vivaci e multipli, ma il loro odio non è che la conseguenza logica, necessaria, fatale del loro amore. Essi odiano la servitù, perchè hanno l’amore dell’indipendenza essi detestano il lavoro sfruttato, perchè amano il lavoro libero : essi combattono violentemente la menzogna, perchè difendono ardentemente la verità : essi esecrano l’ iniquità, perchè hanno il culto del giusto ; essi odiano la guerra, perchè combattono appassionatamente per la pace.
Noi possiamo prolungare queste enumerazioni e dimostrare come tutto l’odio che gonfia il cuore degli Anarchici ha per causa I’ ardente attaccamento alle loro convinzioni, e che quest’odio è legittimo e fecondo, è virtuoso è sacro.
Non siamo naturalmente odiatori ; siamo al contrario di cuore affettuoso e sensibile, di temperamento accessibile all’amicizia, all’amore, alla solidarietà, a tutto ciò che è di natura tendente ad avvicinare gl’individui.
E non potremmo essere diversamente, poichè il più caro del nostro sogno e del nostro fine, è di sopprimere tutto ciò che solleva gli uomini in stato di guerra gli uni contro gli altri Proprietà, Governo, Chiesa, Militarismo, Polizia, Magistratura.
Il nostro cuore sanguina e la nostra coscienza si rivolta dí fronte al contrasto della miseria e dell’opulenza. I nostri nervi vibrano e il nostro cervello in-sorge alla sola evocazione delle torture che subiscono quelli che, in tutti i paesi e a milioni, agonizzano nelle prigioni e nei bagni penali. La nostra sensibilità freme e tutto il nostro essere è preso da indignazione e da pietà al pensiero dei massacri, delle barbarie, delle atrocità che col sangue dei combattenti imbevono i campi di battaglia.
Gli odiatori, sono i ricchi che fissano gli occhi al quadro dell’indigenza che li circonda di cui sono la causa ; sono i governanti che, ad occhio asciutto, ordinano i rnassacri ; sono gli esecra-bili profittatori che raccolgono le (ultime nel sangue e nel calmarne ; sono i cani di polizia che stringono le ma-nette ai polsi dei poveri diavoli : sono i magistrati che, senza indulgere con-dannano in nome della Legge e della Società, gli sventurati che sono vittime della Legge e della Società.
Quanto all’accusa di violenti con cui si pretende di colpirci, basta, per farne giustizia, aprire gli occhi e constatare che, nel mondo attuale come nei secoli passati. la violenza governa, domina, broglia e assassina. Essa è la regola ipocritamente organizzata e sistematica di ogni governo. Essa si pratica e si afferma tutti i giorni sotto la veste dell’agente fiscale, del proprietario, del padrone, del gendarme, del carceriere, del boia, dell’ufficiale, tutti professionisti, sotto forme multiple, della Forza, della Violenza, della Brutalità.
Gli Anarchici vogliono organizzare I’ accordo libero, I’ aiuto fraterno, l’intesa armoniosa. Ma essi sanno - per esperienza, per ragionamento e per storia - che non potranno edificare la loro volontà di Benessere e di Libertà per tutti che sulle rovine delle istituzioni costituite. Essi hanno coscienza che solo una Rivoluzione violenta avrà ragione delle resistenze dei dominanti e dei loro mercenari. La violenza di-viene così, per essi, una fatalità ; essi la subiscono, ma non la considerano che come una reazione resa necessaria dallo stato permanente di legittima di-fesa nel quale si trovano posti ad ogni momento i deseredati.
La logica dell’anarchismo
La tesi anarchica importa nella pratica alcune conseguenze che è indispensabile segnalare.
Una rapida esposizione di questi coronari basterà a situare gli Anarchici in faccia a tutti gli altri aggruppamenti e a tutte le altre tesi, ed a precisare i tratti mediante i quali noi ci differenziamo da tutte le altre scuole filosofiche-sociali.
Prima conseguenza — Colui che nega e combatte I’Autorità morale (la Religione), senza negare e combattere le altre non è un vero anarchico e, aggiungo, non è un anarchico integrale, poichè, sebbene nemico della Autorità morale, egli resta partigiano dell’Autorità politica ed economica.
È lo stesso e per il medesimo motivo, di colui che nega e combatte la Proprietà, ma ammette e sostiene la legittimità e la bontà dello Stato e della Religione.
È ancora lo stesso caso di colui che nega e combatte lo Stato, ma ammette e sostiene la Religione e la Proprietà. L’ Anarchico integrale condanna con la medesima convinzione e attacca con eguale ardore tutte le forme e le manifestazioni dell’Autorità, e si eleva con eguale vigore contro tutte le imposizioni che esse comportano.
Dunque, in fatto come in diritto, l’Anarchismo è antireligioso, anticapitalista ed antistatale. Esso non risparmia, i suoi colpi, nè allo Stato, nè alla Proprietà, nè alla Religione ; ma vuole sopprimerli tutti e tre.
Seconda conseguenza — Gli Anarchici non accordano alcuna efficacia ad un semplice cambiamento tra il personale che esercita l’Autorità. Essi considerano i governanti e i possidenti, i preti e i moralisti, uomini come gli altri, i quali, non sono per natura nè peggiori nè migliori dei comuni mortali e che, se essi imprigionano, uccidono, se vivono del lavoro altrui, se menticono, se insegnano una morale falsa e convenzionale, è perchè sono funzionalmente nella necessità di opprimere, sfruttare, mentire.
Nella tragedia che si svolge, è la parte del Governo, qualunque esso sia, quella di opprimere, di fare la guerra, d’ imporle le imposte, di colpire quelli che urtano la legge e dì massacrare quelli che insorgono ; è il compito del capitalista, qualunque esso sia, quello di sfruttare il lavoro e di vivere da parassita ; è il compito del prete e del professore di morale, chiunque essi siano, di soffocare il pensiero, oscurare la coscienza e d’ incatenare la volontà.
Perciò noi combattiamo tutti i ciarlatani, qualunque essi siano, dei partiti politici, nessuno escluso, che tendono i loro sforzi a persuadere le masse, di cui mendicano i suffragi, che tutto và male perchè essi non governano e che tutto andrebbe bene se essi governassero.
Terza conseguenza — Risulta da ciò che precede che, sempre logici, noi siamo gli avversari dell’Autorità da esercitare pel medesimo titolo e nel medesimo grado che lo siamo dell’Autorità da seguire.
Non volere obbedire, ma volere comandare, non significa essere anarchici, Rifiutarsi di lasciar sfruttare il proprio lavoro, ma consentire a sfruttare il lavoro altrui, non è essere anarchici. Il libertario si rifiuta di dare ordine nello stesso modo che si rifiuta di riceverne. Egli prova per la condizione di capo tanta repugnanza quanto per quella di subordinato. Non consente a sfruttare gli altri come non consente di essere sfruttato lui stesso. È ad eguale distanza dal padrone e dallo schiavo. Ma possiamo in pari tempo dichiarare che, a conti fatti, noi accordiamo a quelli che si rassegnano alla sottomissione le circostanze attenuanti le quali rifiutiamo formalmente a quelli che consentono a comandare polche i primi si trovano forzatamente nella necessità — è per essi, in certi casi, una questione di vita o di morte — di rinunciare alla rivolta, mentre che nessuno è nell’obbligo di ordinare, di esercitare funzioni di capo o di padrone.
Quì emergono le opposizioni profonde, le distanze irriducibili che separano i gruppi anarchici da tutti i partiti politici che si dicono rivoluzionari o passano per tali. Poichè, dal primo all’ultimo, dal più bianco al più rosso, tutti i partiti politici non cercano che di scacciare dal Potere il partito che lo detiene per impadronirsene essi e diventare padroni a loro volta. Tutti sono partigiani dell’Autorità... alla condizione ch’essi stessi la detengano.
Quarta conseguenza — Noi non vogliamo solamente abolire tutte le forme dell’Autorità, ma vogliamo ancora distruggerle tutte simultaneamente e proclamiamo che la distruzione totale e simultanea. è Indispensabile.
Perchè ?
Perchè tutte le forme dell’Autorità si collegano ; esse sono indissolubilmente legate le une alle altre. Esse sono complici e solidali. Lasciandone sussistere una sola significa favorire la resurrezione di tutte. Sventura alle generazioni, che non avranno il coraggio di andare fino alla totale estirpazione del germe viscido, del focolare d’ infezione I Esse vedranno prontamente riapparire le germinazione. Inoffensivi in principio, per non allarmare, impercettibili e quasi senza forza i germi si svilupperanno, si fortificheranno e allorche il male, sarà perfidamente e nell’ombra ingrandito, apparirà in piena luce, occorrerà ricominciar la lotta per sotterrarlo definitivamente.
No l no ! non mezze misure, niente concessioni. Tutto o niente.
La guerra è dichiarata tra i due principi che si disputano l’ impero del mondo : Autorità o Libertà. Il democraticismo sogna una conciliazione ; I’ esperienza ha dimostrato la stolta assurdità d’ una associazione tra questi due principii che si escludono.
Bisogna scegliere. Soli, gli Anarchici si pronunciano in favore della Libertà. Essi sono contro il mondo intero.
Non importa ! Vinceranno.
Sébastien Faure
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[ texte ; dessin (allégorie de la liberté brisant ses chaines : femme nue portant une torche, curé armé d’une dague, cadavres sanglants) de Fermín Sagristà ; gravure (portrait de Ferre en médaillon) ]
- texte :
Montjuich
L’ultima visione
Edito a cura del Gruppo editoriale anarchico piemontese
Réédition d’une estampe publiée par Le Réveil / Risveglio vers 1909.
Plusieurs version parues en cartes postales, comme : https://cartoliste.ficedl.info/?article2239
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[ texte ]
- texte :
Scuola moderna F. Ferrer
Domenica 12 ottobre alle ore 10 nel salone di Via Cadamosto 4 verrà commemorato
Francisco Ferrer
Oratori
Maestro G. Tholozan • Dottor C. Piermei
[…]
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[ deux affiches avec texte plus image de Malatesta ] a : noir sur rouge, b : n/b
- texte :
Errico Malatesta, 22 luglio 1932 - 22 luglio 1947
Ricorderemo l’anniversario della sua morte - 22 luglio 1932 - al popolo, ai compagni, agli uomini del partiti della cosidetta democrazia, a tutti coloro che oggi si dibattono nelle strett della contraddizione tra politica di Stato e democrazia vera, che è quella della realizzazioni dirette che non vengono dall’alto ; a tutti ricorderemo l’apostolo della Prima Internazionale : l’anarchico Errico Malatesta.
[…]
Crediamo che Mazzini, Pisacane, Cattaneo, Barbato, Cipriani, Rosselli e il meglio stesso di Marx sarabbero in tal modo salutati da una stessa bandiera nel nome di Malatesta, pur conservando ciascuno della loro integrità dottrinaria.
La Fed. Anarchica Italiana
Arti Grafiche Croppi - Forlì
Affissione autorizzata dalla Questura di Forlì in data 15-7-47
Impressions sur divers papiers couleur (au moins rouge et beige).
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[ affiche en deux parties à cause de sa longueur : texte (daté du 26 avril 1948) ]
- texte :
1° maggio 1948
Gli anarchici al popolo
Uomini liberi !La Federazione Anarchica Italiana
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[ texte (mars 1948) ]
- texte :
Federazione Anarchica Italiana ; Al popolo italiano : Migliaia di manifesti strillano dai muri d’Italia le solite promesse dei politicanti...
La Commissione di Corrispondenza della FAI
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[ texte (liste des condamnations de plusieurs militants anarchistes italiens) ]
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Chi favorisce la reazione ?
Gli anarchici
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texto
- texte :
Commemorazione del centenario del XII gennaio 1848
Il centenario della Grande Rivoluzione Siciliana sarà commemorato al Cinema modernissimo, in via Stabile vicino i Quattro Canti di Campagna, domenica 11 Gennaio alle ore 10. Parleranno
Paolo Schicchi e Randolfo Vella
Libero ingresso
U.T.E.S. - Palermo - Telef 17262
Il Comitato Anarchico Promotore
https://picryl.com/media/commemorazione-del-centenario-del-xii-gennaio-1848-f355a9
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[ texte (élections de 1948 : appel à l’abstention) ]
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Elezioni politiche 1948 ; Dichiarazione necessaria : Federazione Anarchica Pisana ; w il comunismo anarchico !
La Federazione Anarchica Prov. Pisana
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[ texte ]
- texte :
Contro il governo della reazione borghese, contro l’opposizione dell’opportunismo parlamentare, contro tutte le guerre, contro la tirannide del privilegio, per una decisa marcia verso la Libertà et verso l’Anarchia, avanti compagni lavoratori, uomini liberi, avanti !.
Federazione Anarchica Toscana
Benvenuti & Cavaciocchi-Livorno
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[ texte (daté du 1er mai 1957) ]
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Gli anarchici al popolo nel 1. maggio
La Federazione Anarchica Italiana
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testo
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Comitato pro riabilitazione di Bartolomeo Vanzetti
Si è costituito a Villafalletto il Comitato pro riabilitazione di Bartolomeo Vanzetti vittima di un grave errore giudiziario.
Il suddetto comitato è assolutamente apolitico e tende, a fianco del comitato di America, ridare giustizia e serenità a due famiglie italiane così provate dal provate dal dolore, e far cancellare una grande infamia che dura da ben trent’anni.
Si invitano pubblicamente la maggioranza e la minoranza comunale di Villafalletto, unitamente a tutte le persone, sia uomini che donne, amanti della giustizia e del bene, ad aderire a tale nobile iniziativa dando la loro adesione di solidarietà.
Le adesioni possono essere date al
Signor Vallauri Carlo - Via Roma - Villafalletto
Azienda tipografica cuneese
[…]https://picryl.com/media/comitato-pro-riabilitazione-di-bartolomeo-vanzetti-608e8a
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[ texte ]
affiche n/b
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Cittadini !
Sono passati cinquant’anni da quando Francisco Ferrer
[…]Federazione Anarchica Italiana
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[ testo ]
- texte :
1886 — 1° Maggio — 1961
Come sempre gli anarchici, anche in questo 1o Maggio sono presenti a ricordare a tutti i cittadini che ogni affermazione sociale è sempre avvenuta attraverso l’azione e il sacrificio di una coordinata lotta rivoluzionaria prodotta da concetti umani di solidarietà et di libertà, affermati con salda coscienza in contrasto ad ogni idea retrograda conformista e reazionaria.
Perché fosse alternata la giornata del 1° Maggio festa del Lavoro cinque anarchici salirono sul patibolo fecondando col loro sangue l’idea di emancipazione umana e una speranza di affratellare i popoli in una nuova società senza ingiustizie o senza tiranni.
La consacrazione del 1° Maggio festa del Lavoro in tutto il mondo, fu determinata da impulsi generosi di libertà economica e sociale che scosse gli scettici o gli apatici creando la convinzione che non si possono arrestare i popoli nel loro cammino di emancipazione.
Gli anarchici invitano tutti i cittadini a non soffermarsi su nessuna vittoria, o a combattere tenacemente tutta le ingiustizie e tutte le suggestioni autoritarie per creare veramente una società di uomini liberi.
Viva i martiri di Chicago
Viva il 1° Maggio - Viva la libertà
Gli anarchici
[stampa : Carrara, Sanguinetti]
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testo
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Faccia a faccia col nemico
Compagni !
Il marasma dell’ora presente creato dalla demagogia degli uomini senza scrupoli abituati a tutte le transazioni es a tutti inganni, ha scosso profondamente le arte più sana ed onesta dell’opinione pubblica.
Spetta a noi deliberare chiaramente senza ambiguità e formule vaghe, la nostra posizione di tenaci avversari di tutte le ingiustizie sociali e di ogni forma di autoritarismo politico o di stato.
Lo Stato moderno, i Partiti che si sono inseriti, quelli che lottano per inserirsi, hanno la loro organizzazione politica ed organica. Noi anarchici dobbiamo contrapporvi la nostra : di uomini liberi e responsabili.
La tendenze di tutti i deboli ad abbandonare la lotta per inserirsi in qualità di ausiliari dei grandi partiti autoritari, sedicenti rivoluzionari, deve svegliarci dal letargo e convincerci una buona volta ad essere anarchici, solamente anarchici, contro tutte le menzogne totalitarie o democratiche
ribadendo il concetto che : ognuno ha il dovere di lottare e combattere per costruire una società di uomini liberi
Nessuno ha il diritto di combattere per creare un mondo di schiavi.
Viva la emancipazione dei popoli !
Viva l’anarchia !
Manifesto pubblicato nell’ultima pagina di La Nostra voce : a cura del raggruppamento di azione e propaganda anarchica, anno 1, n. 1 (1 giugno 1961).
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[ texte ]
- texte :
Federazione Anarchica Italiana
Asilo ai perseguitati spagnoli
Una minaccia grave incimbe sugli uomini liberi.
L’intensa liberticida e forcaiola tra De Gaulle e Franco chiude la via di scampo, già precaria, che era rimasta ancore ai difensori più strenui della libertà del popolo spagnolo.
Bisogna che vigili, contro questa minaccia, il senso internazionale di solidarietà. Bisogna far si che, specialmente in Italia, resti aperta la porta ai profughi spagnoli.
Il popolo italiano, non dimentico delle sofferenze e delle oppressioni patite sotto la dittatura, dimostrerà ancora una volta che non vi possono essere compromessi od accomodamenti tra l’antifascismo e le forze dell’illibertà.
Ogni discriminazione o ’distingo’, nell’ambito dei movimenti antifasciti, non può che indebolire la linea di resistenza contro le insidie del nemico comune, palese o nascoto.
Lavoratori, studenti, intellettuali antifascisti !
È già troppo che tra i criminali di Francia, Germania e Spagna spunti la minaccia di un nuovo asse militarista europeo, ma che l’Italia stenda l amano a questi signori, assetati di tirannide, è il colmo.
Esperti militari italiani e spagnoli si cambiano visite, perché ?
Bisogna vigilare ed operare con ogni energia, affinché il diritto d’asilo per i rifugiati spagnoli rimanga e si estenda ancor più, ad onore dei popoli democratici di Francia, d’Italia e di tutto il mondo.
Bisognia prepararsi quindi allo spirito di resistenza e lotta contro i politicanti ed i militaristi cospiranti ai danni della vita dei perseguitati politici spagnoli, che è anche vita nostra.
A cura della Federazione Anarchica Giuliana - CP 1507 Trieste (4)
Trieste, febbraio 1963
Tipographia Graphis - TS
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[ dessins avec textes ]
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[à saisir]
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[ main qui tient un drapeau rouge avec l’inscription « nè servi, nè padroni » et texte ]
- texte :
Galleria internazionale
San Polo, Rio terra dei Nomboli 25074 - Tel 700707 - Venezia
1864-1964 : Marx, Bakunin, Cafiero
[ dessin : drapeau rouge « Ne servi ne padroni »] Da una xilographia del "Le Réveillé" - 1870
28 settembre 1864
St. Martin’s Hall, Inghilterra : nasceva la Prima internazionale
Marx, Bakunin, Engels, Cafiero… per citare qualche nome. Furono riaffermati i principi della uguaglianza della pace, della cooperazione, della fratellanza che univano i proletari di tutto il mondo : operai di tutto unitevi ! venne proclamato.
Importanti concetti venivano stabiliti, decisivi per la evoluzione della classe operai mondiale la cui emancipazione sociale, veniva dichiarato è inseparabile dalla sua emancipazioni politica.
Cento anni di lotte da allora per pervenire al possesso di fondamenti diritti e sociali di cui ormai si ha coscienza chiarissima.
Ed è certamente una grossa occasione quella del centenario della Internazionale, per la continuazione di un discorso da noi già iniziato e portato avanti sempre con più forza in questi mesi di attività densi di lavoro, iniziative, incontri e… scontri.
Costituisce inoltre l’occasione per procedere all’importante verifica dell’influenza che l’evento storicio ha determinato.
L’ampliamento del significato della mostra alla protesta contro la guerra non è arbitrario dato che il pacifismo costituisce elemento indubbio dell’internazionalismo.
I pittori : hanno riposto anche in questa occasione il che dimostra che sono attenti e impegnati in un lavoro che non è solo e limitatamente artistico pur non prescindendo da esso. Ci pare petanto errato generalizzare e riteniamo fenomeno isolato e circoscritto quello del decadentismo neocapitalistico espresso in più ambienti ufficiali.
La sera della inaugurazione avremo fra noi per una breve conferenza il famoso internazionalista e pacifista Hem Day, Luisa Ronchini e Philippe Drogoz canteranno canzoni popolari contro la guerra.
Galleria Internazionale
No ! Alla guerra !
Parlerà : Hem Day
Collettiva dei pittori : Basaglia, Boscolo, Bussotti, Eulisse, Fullin, Gianquinto, Guadagnino, Pagnacco, Renzini, Sartorelli, Scarpa, Zancanero
Ore 21, mardeti 8 settembre 1964
Inaugurazione della mostra - Conferenza di Hem Day - Luisa Ronchini e Philippe Drogoz canteranno canzoni popolari italiane e francesi contro la guerra - Alla chitara Franco Barini
Tip. Veneto - Venezia - [tel.] 31.658
— [Esente da bollo à sensi degli Arti. 14 a 15 D.P. 342 del 24.6.54]
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[ texte (journal mural) supplément à Umanità Nova du 18 avril 1965 ]
- texte :
1° maggio 1965 : Gli Anarchici Al Popolo
Gli Anarchici
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- notes :
[Memento !]
[Memento !]. — Pietrasanta : Gli anarchici di Pietrasanta, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier de couleur ) ; x × y cm.
sources :
[Abbasso il parlamentarismo]
[Abbasso il parlamentarismo]. — Milano Milan : [s.n.], (Tip. E. Zerboni, via Fiamma (Milano)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier de couleur ) ; 78 × 52 cm.
sources :
[Francisco Ferrer e le idealità della Scuola Moderna]
[Francisco Ferrer e le idealità della Scuola Moderna]. — Biella : Università popolare dl biellese (Vigliano). Sezione, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier rouge ) ; 30 × 83 cm.
sources :
[Gli anarchici al popolo]
[Gli anarchici al popolo]. — [S.l.] : Frusta, la (Fano, 1919-1922), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.
sources :
[1.º Maggio 1920]
[1.º Maggio 1920]. — [S.l.] : Frusta, la (Fano, 1919-1922), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.
sources :
[Due lavoratori italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti sono stati condannati a morte nell’america repubblicana]
[Due lavoratori italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti sono stati condannati a morte nell’america repubblicana]. — Napoli Naples : UAI_ (Unione Anarchica Italiana), . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier rouge ) ; 89 × 65 cm.
sources :
[Dormienti destatevi, luce, amore, verità]
[Dormienti destatevi, luce, amore, verità]. — Padova Padoue : Libre pensée, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 98 × 71 cm.
sources :
![]() 1922 |
[Dormienti destatevi, luce, amore, verità]
[Dormienti destatevi, luce, amore, verità]. — Padova Padoue : Libre pensée, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 175 × 70 cm.
sources :
![]() 1922 |
[Manifesto programma]
[Manifesto programma]. — Modena Modène : Federazione comunista libertaria : Federazione comunista libertaria modenese, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 50 × 35 cm.
sources :
[Assemblea generale, FAI - Federazione anarchica Elbano Maremmana]
[Assemblea generale, FAI - Federazione anarchica Elbano Maremmana]. — Piombino : FAI_ (Federazione anarchica italiana) : Federazione anarchica elbano-maremmana, [ ?]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux : noir , papier rose ) ; x × y cm.
sources :
[Gli anarchici dopo il 2 giugno e dopo l’amnistia]
[Gli anarchici dopo il 2 giugno e dopo l’amnistia]. — Forlì Forlì, Forly : l’ Aurora, [ ?]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier gris ) ; 48 × 34 cm.
sources :
[Gli anarchici, chi siamo, che cosa vogliamo]
[Gli anarchici, chi siamo, che cosa vogliamo]. — Forlì Forlì, Forly : l’ Aurora, [ca ]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier de couleur ) ; 50 × 35 cm.
sources :
[Montjuich : l’ultima visione]
[Montjuich : l’ultima visione] / Fermín Sagristà. — Torino Turin : Gruppo editoriale anarchico piemontese, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (trois ) ; 50 × 35 cm.
sources :
![]() [ca 1909] |
![]() [ca 1909] |
![]() [ca 1909] |
[Domenica 12 ottobre verrà commemorato Francisco Ferrer]
[Domenica 12 ottobre verrà commemorato Francisco Ferrer]. — Milano Milan : Scuola moderna Francisco Ferrer (Milano), . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier orange ) ; 32 × 49 cm.
sources :
[Errico Malatesta, 22 luglio 1932 - 22 luglio 1947]
[Errico Malatesta, 22 luglio 1932 - 22 luglio 1947]. — Forlì Forlì, Forly : FAI_ (Federazione anarchica italiana), . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : papier de couleur ) ; 49 × 34 cm.
sources :
![]() 1982 |
[1° maggio 1948 ; Gli anarchici al popolo ; Uomini liberi !]
[1° maggio 1948 ; Gli anarchici al popolo ; Uomini liberi !]. — Forlì Forlì, Forly : FAI_ (Federazione anarchica italiana), . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier rouge ) ; 200 × 70 cm.
sources :
[Al popolo italiano : Migliaia di manifesti strillano dai muri d’Italia le solite promesse dei politicanti...]
[Al popolo italiano : Migliaia di manifesti strillano dai muri d’Italia le solite promesse dei politicanti...]. — Bologna Bologne : FAI_ (Federazione anarchica italiana), . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier violet ) ; 100 × 70 cm.
sources :
[Chi favorisce la reazione ?]
[Chi favorisce la reazione ?]. — [S.l.] : gli Anarchici, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier brun ) ; 100 × 70 cm.
sources :
[Commemorazione del centenario del XII gennaio 1848]
[Commemorazione del centenario del XII gennaio 1848]. — Palermo Palerme : Comitato anarchico promotore (Palermo), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.
sources :
[Elezioni politiche 1948 ; Dichiarazione necessaria]
[Elezioni politiche 1948 ; Dichiarazione necessaria]. — Pisa Pise : Federazione anarchica Provincia pisana, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 100 × 70 cm.
sources :
[Contro il governo della reazione borghese…]
[Contro il governo della reazione borghese…]. — Livorno Livourne : Federazione anarchica toscana, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier orange ) ; x × y cm.
sources :
[Gli anarchici al popolo nel 1. maggio]
[Gli anarchici al popolo nel 1. maggio]. — Forlì Forlì, Forly : FAI_ (Federazione anarchica italiana), . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier rouge ) ; 100 × 70 cm.
sources :
[Comitato pro riabilitazione di Bartolomeo Vanzetti]
[Comitato pro riabilitazione di Bartolomeo Vanzetti]. — Villafalletto : Comitato pro riabilitazione di Bartolomeo Vanzetti, [ & ante]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier jaune ) ; x × y cm.
sources :
[Cittadini ! Sono passati cinquant’anni da quando Francisco Ferrer...]
[Cittadini ! Sono passati cinquant’anni da quando Francisco Ferrer...]. — Genova Gênes : FAI_ (Federazione anarchica italiana), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 100 × 70 cm.
sources :
[1886, 1° maggio, 1961]
[1886, 1° maggio, 1961]. — Carrara Carrare : gli Anarchici, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.
sources :
[Faccia a faccia col nemico]
[Faccia a faccia col nemico]. — Carrara Carrare : la Nostra voce (1961-1961), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 59 × 43 cm.
sources :
[Asilo ai perseguitati spagnoli, esperti militari italiani e spagnoli si cambiano visite, perché ?]
[Asilo ai perseguitati spagnoli, esperti militari italiani e spagnoli si cambiano visite, perché ?]. — Trieste : FAI_ (Federazione anarchica italiana) : Federazione anarcica giuliana, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux : rouge , noir , papier blanc ) ; 100 × 70 cm.
sources :
[1° maggio]
[1° maggio]. — [S.l.] : [s.n.], . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux : rouge , noir , papier blanc ) ; 68 × 47 cm.
sources :
[Galleria internazionale : Prima Internazionale, 1864-1964. No alla guerra. Parlera Hem Day Collettiva dei pittori]
[Galleria internazionale : Prima Internazionale, 1864-1964. No alla guerra. Parlera Hem Day Collettiva dei pittori]. — Venezia Venise : Collettiva dei pittori : Galleria internazionale, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux : rouge , noir , papier blanc ) ; 100 × 70 cm.
sources :
[1° maggio 1965 : Gli Anarchici Al Popolo]
[1° maggio 1965 : Gli Anarchici Al Popolo]. — Roma Rome : gli Anarchici : Umanità nova, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 85 × 59 cm.
sources :
[Primo maggio 1965 ; Lavoratori !]
[Primo maggio 1965 ; Lavoratori !]. — Livorno Livourne : Federazione anarchica toscana, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier rouge ) ; 100 × 67 cm.