Padova

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    [Dormienti destatevi, luce, amore, verità]

    notice :
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    [
    Dormienti destatevi, luce, amore, verità]. — Padova Padoue : Libre pensée, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 98 × 71 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Mundaneum (Mons)
    • Liste des thèmes  : religion et spiritualité (en général)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Bruno, Giordano (1548-1600)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    Federazione internazionale del Libero Pensiero

    Associazione nazionale Giordano Bruno
    Sezione padovano e Gruppo studentesco

    Dormienti destatevi — Luce, Amore, Verità

    Son sette secoli, o Università nostra gloriosa, o propugnacolo strenuo della libertà di pensiero !

    Per lunga era i dotti si erano addormentati nell’ossequio alle formule degli antichi sapienti : ma tu non acquetasti la tua anima grande entro i limiti angusti, e mentre pur accoglievi aristotelici pugnaci e galenici esperti, scoprivi nuove leggi ai gravi ed ai mondi e permettevi con nuovissima audacia che i tuoi grandi anatomici dessero ai neofiti stupiti l’interdetta nozione del corpo umano.

    La Chiesa credeva e, non ammettendo il pensiero se non intonato al suo credo, voleva spegnere ogni luce che non fosse la sua. Ma tu ammettesti nel tuo seno tutti i pensatori, chiedendo ad essi soltanto elevatezza di mente, potenza di dottrina, nobiltà di sentire, ed accanto a coloro che accettavano i dogmi concedevi anche ai più perseguitati onorato diritto di asilo.

    Nata dalla ribellione all’asservimento avesti spesso la ventura di appoggiarti a Governi saggi e liberali, ma anche da essi esigesti la tua libertà come un diritto inalienabile, e nelle ore fosche del dominio straniero le vie della Città ed i campi di battaglia ti videro avanti d’ogni altro, nella difesa delle libertà del popolo nostro, per essere libera fra liberi.
    Hai raggiunta la vittoria ultima, o Università Patavina, o campione dei liberi studi ? Fra gli applausi che ti salutano, fra le bandiere che a te s’inchinano, nessun’anima pavida del vero prepara le armi od affina le insidie per rinnovare i secolari conati ? Così sia ! Che, se questo non fosse, la tua storia affranca, i nostri cuori modesti ma fervidi, e ci assicura che, come non mancò nei secoli trascorsi, così mai mancherà chi condurrà a nuove vittorie la tua, la nostra bandiera : la più alta dignità dell’uomo : la libertà del pensiero.

    Padova, li 14 maggio 1922

    Tip. Ed. La [Garangola ?]


    sources :
     

    1922
    Affiche liée


    [Dormienti destatevi, luce, amore, verità]

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    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Dormienti destatevi, luce, amore, verità]. — Padova Padoue : Libre pensée, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 175 × 70 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Mundaneum (Mons)
    • Liste des thèmes  : religion et spiritualité (en général)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Bruno, Giordano (1548-1600)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
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    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    Federazione internazionale del Libero Pensiero

    Associazione nazionale Giordano Bruno
    Sezione padovano e Gruppo studentesco

    Dormienti destatevi — Luce, Amore, Verità

    Il alto i cuori ; al sole le nostre bandiere !

    La nostra organizzazione, che è scuola e disciplina d’amore et di fratellanza, raccoglie ogni anno le memorie attorno al fatidico evento, che segno pei secoli il XX Settembre 1870.

    Tra le oscure lotte della teocrazia medioevale, il pensiero di Dante : tra le fosche ombre della millenaria schiavitù dello spirito, le faville dei reghi ; tra i sistemi di filosofia preordinati al servaggio, la grande, l’intrepida, la continua battaglia degli animi forti.

    Premio adunque di prove feconde, elaborazione secolare di pensiero e di azione, vivido trionfo di verità sulla nequizia, il XX Settembre parve aprire spazio infinito e non conteso agli ideali nuovi, parve disperdere le tenebre, per sempre, dalle coscienze umane, parve segnare a ciascun fatto intellettuale il campo incommensurato, per ogni conquista, nella disciplina del dovere.

    Ma il nemico non dorme ; alla forza brutale, che spezza l’uomo o lo piega, alla violenza spirituale, che soffoca l’idea o la dissolve, egli surroga il metodo, non inconsueto alle sue tradizioni poderale di esperienze e di astuzie. È al popolo, che egli volge la voce e gli atti ; è al popolo che egli favella con l’accento lusingatore delle riforme sociali : egli, che, per suo istituto, pone come condizione di vita la forza propria e la sottomissione altrui, parla di rivendicazioni, solo perché più no frutterebbe l’antico costume delle torbide paure.

    Nulla da codesta nemico ; l’amore e la fratellanza che noi abbiamo sempre predicati, ispirino agli italiani, in questa pallida ora, necessarie reciproche rinuncie a preconcetti sorpassati o collidenti, per una salda unione di libere coscienze. È poiché non tramontano le idee, che hanno conquistato diritto di cittadinanza nel mondo, ricordiamo al popolo, e prima a noi stessi, che il divenire sociale è idea tutta e soltanto nostra, gloria non contesa del pensiero laico, come quella che deriva da una fonte di virtù incorruttibile e da un palpito d’amore.

    Lavoriamo adunque concordi e fidenti, con le migliori nostre energie, sotto l’usbergo incontaminato delle nostre fedi ! Operiamo, perché è sacrilegio soffermare, anche per un istante, il cammino sulla via del progresso : operiamo concordi, perché è elemento, di noi medesimi dissolvente, questa lotta sterile di uomini i quali passano senza concetti e senza affetti, come fantasmi attraverso le responsabilità della vita sociale ; operiamo fidenti con tranquilla coscienza, acché la Patria e l’umanità si ritemprino nel lavoro costante, acché il lavoro dispensi la gioi del vivere, la sicurezza dell’operare, la pace et la giustizia.

    Così, come il vecchio monito ci insegna, erigeremo nei nostri cuori templi augusti e superbi alla virtù escaveremo tetre e profonde prigioni al vizio. Nel nome dei martiri di ogni età e degli eroi di ogni adattamenti e tutte le brutture passate ed attuali della vita civile : degni dell’avvenire, completeremo, con la conquista indefettibile contro ogni dispotismo, sul pensiero, le libertà politiche e l’integretà morale della Patria !

    Tip. La [Garangola ?]
    [… ?] : Via [… ?]


    sources :
     

    1922
    Affiche liée


    [Diserta lo stato e tutti gli eserciti]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
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    Diserta lo stato e tutti gli eserciti]. — Padova Padoue  ; Venezia Venise  ; Verona Vérone  ; Vicenza Vicence : Gruppi libertari et anarchici del Veneto, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : antimilitarisme  ; armée
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ; photo (un petit garçon et une petite fille s’éloignant, enlacés) ]

    texte :

    Diserta lo stato e tutti gli eserciti

    Sentirsi estranei all’esercito e agli orrori della guerra è necessario e irrevocabile

    Diserzione per noi significa non solo un atto di non sottomissione alle regole della guerra e degli eserciti che la combattono, ma è anche elemento di rifiuto radicale della istituzioni che ci governano

    — diserta la guerra
    — diserta la cultura della guerra
    — diserta i mass media e la guerra dello spettacolo
    — diserta la famiglia
    — diserta il potere
    — diserta le gerarchie
    — diserta lo stato

    La diserzione è un atto dettato non solo dal calcolo politico e morale, ma un atto immediato di fuga istintiva di fronte alla paura e alla coercizione. Non è vigliaccheria, ma è quel comportamento individuale e collettivo che decide della guerra o della pace. È il coraggio di pensare e ricercare una realtà diversa e più libera, una pace senza armi, senza sfruttamento, senza autorità, senza galere.

    Gruppi libertari et anarchici del Veneto (Padova, Venezia, Vicenza, Verona)

    [… impr. …]


    sources :