Rygier, Maria (1885-1953)

 

https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14678-%E2%80%8Brygier-maria-anna

Almeno 10 periodici in lingua italiana pubblicati su questo nome (vedere sul sito Bettini).
Au moins 1 revue francophone parue sous ce nom (voir sur le site Bianco).

 

Affichage par année

1 affiche :

 

    [Pro vittime politique et per la liberazione della nostra Maria Rygier]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Pro vittime politique et per la liberazione della nostra Maria Rygier]. — Roma Rome : l’ Alleanza libertaria (1908-191), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 54 × 38 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  :
    • Liste des thèmes  : répression
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Ciaffarri, Giuseppe  ; Rygier, Maria (1885-1953)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : soutien à militants …
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    L’Alleanza libertaria

    Pro vittime politique et per la liberazione della nostra Maria Rygier

    Cittadini,

    Che la libertà giolittiana non rappresentasse che una grottesca mistificazione, lo sapevamo abbastanza, giacchè l’esperienza dei fatti dice meglio di qualunque opera di Giovanni Giolitti, che ogni lodevole proposito di cui si disse interprete costui, divenne sempre mistificazione e tradimento.

    Ma non avremmo tuttavia creduto che la vigliaccheria umana giungesse sino a consentire indirettamente alle fosche imprese di questo turpe lenone della politica, vendendo a costui il silenzio dei partiti che pur una volta dicevansi sovversivi.

    Così le più nefande imprese rimangono impunite e sanza la menoma protesta. Solo quando qualche alto papavero della politica viene disturbato de equivoci o da eventualità, allora si impennano gli omenoni dei partiti che un di erano e si dicevano « estremi », a registrare la prepotenza e l’arbitrio, ed esigerne la dovuta soddisfazione.

    Ma i proletari vittima dei fasti reazionari della polizia e della magistratura vengono dimenticati, e così si lasciano impunemente perseguitare i propagandisti delle idee rivoluzionarie ed anarchiche, le sole che oggi non sieno state vulnerate dal gelido soffio mortifero della corruzione legalitaria.

    Ciò spiega benissimo il fatto per cui la valorosa compagna Maria Rygier, vittima di un basso tranello poliziesco, è tuttora e da parecchi mesi trattenuta in carcere, senza che una accusa precisa sia stata contro di lei formulata.

    Tutti i rivoluzionari conoscono Maria Rygier. Essa è una donna coraggiosa, piena di sentimento e di audacia, che dà le sue migliori energie di pensatrice e di combattente alla propaganda dell’Anarchia di cui ne è fervente assertrice, malgrado tutte le persecuzioni che l’idra poliziesca ha sempre contro di essa invano esperito.

    Maria Rygier ha dato tutta la sua attività alle organizzazioni ed al movimento operaio, e la sua competenza in questo ramo della lotta sociale l’ha pure acquistata sotto i colpi continuati dell’avversione dei poteri costituiti, i cui satelliti invano si accanirono per svellerle l’entusiasmo in essa innato per le folle anelanti a migliorarsi ed a conquistarsi una vita più libera e civile.

    Questa è l’opera della donna che si chiama Maria Rygier e che tutte le donne dovrebbero imitare se davvero intendono riabilitare la leggenda della debolezza femminile, che per lei stessa la compagna nostra ha completamente distrutto.

    Gli Anarchici sono orgogliosi di avere Maria Rygier nelle proprie file, e debbono combattere per la sua liberazione. Ma reclamarla sul serio, non con vani sentimentalismi retorici, ma reclamandola alto e forte, in faccia al governo, ai deputati della maggioranza e della minoranza, sul muso addomesticato degli ex sovversivi, alla stampa cittadina che dimentica od approva i giolittiani attentati alla libertà. E dobbiamo pure appellarci all’opinione pubblica fraudolentemente fuorviata dal campo della lotta che une volta era il terreno su cui si ingaggiavano audaci battaglie in difesa delle pubbliche libertà.

    Noi non pretendiamo Scarcerare violentemente la compagna nostra. In questi tempi in cui la vigliaccheria è la dose superlativa dell’anima umana, e nel momento in cui un po’ tutti si sono adattati ai dolci tepori del benessere largitoci dal brigante di Dronero, sarebbe assurda cosa armata mano assalire il carcere ove Maria Rygier è rinchiusa, e strapparla a viva forza dalle mani dei carcerieri, onde subito ridonarla alla libertà.

    Se fosse possibile lo tenteremmo e lo faremmo. Ma l’esperienza ci fa considerare essere codesta una fallibile impresa che la polizia sventerebbe prima di giungere al suo concretarsi. Non per questo però dobbiamo starcene neghittosi ed assistere impassibili alla lenta agonia del debole — e pur capace di nobili ed audaci propositi — fisico di Maria Rygier. Essa è detenuta come preda della questura la quale accanisce su di lei con tutti i tentativi delle medioevali inquisizioni illudendosi di strappare ad essa nel dolore delle sofferenze fisiche e morali, assurde confessioni per reati immaginari, che esistono soltanto nella mente dei suoi carnefici.

    E la sua liberazione dobbiamo quindi affrettarla con comizi, manifestazioni, numeri unici, manifestini, sottoscrizioni, tutto quanto insomma di cui è capace l’entusiasmo nostro per giovare alle sorti della eroina dell’Anarchia.

    Saremo capaci di far ciò ? Lo domandiamo al popolo tutto, ai rivoluzionari d’Italia, se non hanno ancora dimenticato la fede nelle idee per cui Maria Rygier combatte e per le quali ora soffre nel carcere.

    Nel nome di questa valorosa donna affermiamoci nella piazza, e dimostriamo che gli anarchici ed i rivoluzionari nella piazza, e dimostriamo che gli anarchici es i rivoluzionari non dimenticano le vittime che cadono lungo la via seminata di ostacoli e che conduce alla gloriosa mêta emancipazione dei popoli.

    Liberiamo Maria Rygier !

    I gruppi comunisti anarchico di Roma

    Noi ci associamo volentieri al grido di protesta che da ogni parte d’Italia si eleva contro la scellerata polizia italiana che oscura le gesta infami della polizia papale e borbonica, e rimette in vigore la tortura contro la buona compagna nostra, di null’altra cosa colpevole, che di aver sempre pensato ed agito anarchicamente.
    Diciamo la parola « tortura » non per un artificioso sentimentalismo, ma perchè polizia e magistratura ai danni di Maria Rygier stanno compiendo una vera e propria opera di tortura morale onde costringerla a rinunziare all’opera sua rivoluzionaria di tutti i giorni, opera che è il patrimonio continuo della idea nostra che il suo ed il nostro cuore riscalda di entusiasmo nella lotta contro la manomissione della libertà e della giustizia umana.
    Assiociandoci alla protesta di tutti gli operai e di tanti pensatori, contro la feroce persecuzione di Maria Rygier noi intendiamo associare anche il grido di protesta in favore della liberazione di tutte le vittime politiche del regno d’Italia.
    Nelle carceri stanno ancora molti anarchici e rivoluzionari a scontare la colpa d’aver troppo amato un Ideale. Pensiamo ad essi e facciamo sì che un giorno tutte le vittime politiche italiane vedano alfine spuntare la desiata ora della loro liberazione.

    Viva le vittime politiche ! Onta e vergogna ai loro carnefici !

    L’Alleanza libertaria

    Giuseppe Ciaffarri, gerente responsabile

    Tip. « Iride »Via Muzio Clementi, 70 a


    sources :

    Pubblicato nell’Alleanza libertaria : contro ogni forma di sfruttamento e di autorità, Roma, n. 127 (20 luglio 1911), p. 4.