Avenza
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A tumulazione avvenuta, facciamo presente agli amici e compagni la scomparsa di Andrea Lucetti
Con lui scompare una delle più note figure dell’antifascismo locale ; ed infatti fin fagli albori del fascismo fu, assieme al più noto fratello Gino, un serio combattente contro la reazione che impersava nell’Italia degli anni venti. La polizia fascista non lo perse mai d’occhio durante tutto il ventennio.
Dopo l’attentato del fratello a Mussolini venne incarcerato con tutta la famiglia ; uscito dal carcere l’ammonizione lo colpì per anni, subì maltrattamenti ed umiliazioni. Nonostante ciò riuscì a mantenere i contatti con i compagni di lotta ; la sua casa molte volte serviva da rifugio per molti che passavano braccati dagli sbirri del regime ; soprattutto durante la guerra di liberazione gli antifascisti si riunivano spesso nella sua casa per riorganizzare le fila e discutere il da farsi.
In questi giorni dopo breve malattia ci ha lasciato con semplicità, come aveva sempre vissuto. Andrea non appartenne mai a quel tipo di antifascismo dell’ultima ora che praticava e pratica il motto « Via te che mi ci metto io » anche perché in questo tipo di repubblica non ci si riconosceva.
Con questo caro ricordo vada ad Andrea la stima di chi lo conobbe e lo amò.
I nostri fraterni saluti di solidarietà a tutta la famiglia.
Gruppo anarchico Gino Luccetti Avenza
Avenza, 24/8/1981
[impr. …]
[A tumulazione avvenuta facciamo presente agli amici compagni la scomparsa di Andrea Lucetti]
[A tumulazione avvenuta facciamo presente agli amici compagni la scomparsa di Andrea Lucetti]. — Avenza ; Carrara Carrare : FAI_. Gruppo anarchico Gino Lucetti (Avenza), (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une : noir , papier blanc ) ; x × y cm.
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Campagna mondiale contro la « Sporca Dozzina »
Un programma minimo
— La sicurezza e il benessere delle persone devono essere considerati prioritari rispetto ad ogni profitto, produzione o consumo.
— Nessuna sostanza chimica deve essere prodotta, usata e commercializzata fino a quando non siano state fornite le prove della sua assoluta atossicità.
— I formulati considerati nocivi (come ad esempio il DDT) e vietati sul territorio nazionale devono essere elimitati anche dalle produzioni.
— Abolizione del segreto industriale.
— Politica di informazione completa, ogni cittadino deve essere in grado, in ogni momento, di accedere a tutti i dati tecnici, produttivi e scientifici di qualsiasi sostanza chimica.
— Potenziamento della ricerca scientifica di metodi di lotta contro le erbe e gli insetti infestanti con tecniche alternative, che non prevedano i uso di principi attivi, come è d’altronde già sperimentato in molte parti del mondo con risultati soddisfacenti.
— Inizio o sviluppo di un opera di sensibilizzazione fra quel lavoratori, come gli agricoltori o gli addetti degli Enti Pubblici alle disinfestazioni, che usano con disinvoltura e facilità e spesso maneggiano senza nessuna cognizione specifica i prodotti da abolire.— Contro la « sporca dozzina »
— Contro la chimica di morte
— Per lo smantellamento della Montedison-Farmoplant e dell’Anic-Enichem
— Per l’immediata bonifica del territorio dalla diossina e da ogni altro contaminante pericoloso
— Contro l’impiego sconsiderato di pesticidi da parte degli enti locale e delle FS
— Contro l’impiego di agenti chimici in agricoltura
— Per lo sviluppo di metodi alternativi e sistemi naturali nella lotta contro i parassitiMercoledì 5 giugno 1985 alle ore 17,30 presso la Sala Amendola ad Avenza
Dibattito
interverranno : il dott. Pino Sansoni dell’USL n. 2 (Massa-Carrara) et il prof. Perelli del Politecnico di Milano.
La popolazione è invitata a partecipare.
Giugno 1985 — Assemblea Permanente dei Cittadini di Massa-Carrara, Medicina Democratica
[Campagna mondiale contro la sporca dozzina]
[Campagna mondiale contro la sporca dozzina]. — Avenza ; Carrara Carrare : Assemblea permanente dei cittadini di Massa e Carrara : Medicina Democratica, ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une : noir , papier blanc ) ; 84 × 60 cm.
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Lettera aperta al Dottor Argenziano direttore dello stabilimento di sterminio « Rumianca »
Non sappiamo de quanto tempo abbia ricevuto l’investitura di direttore di Lager (ci scusi, di stabilimento) ; sappiamo però che è riuscito molto bene ed in brevissimo tempo a diventare l’aguzzino degli operai.
I dirigenti che a Torino stanno pontificando sullo schiavismo da Lei perpretato, saranno soddisfattissimi, probabilimente. La proporranno per l’onorificenza presidenziale di cavaliere per meriti di lavoro.
L’accusiamo di :
1) Adottare senza prevenzioni metodi di lavorazione che minano in modo irreparabili la salute dei lavoratori, infatti le sostanze usate per la lavorazione di prodotti agricoli causano malattie infettive con sintomi di febbre ; il gas ammoniacale causa disturbi intestinali con diminuzione dei globuli rossi, determinando l’anemia ; la solforico nitrosa causa la bronchite. Come se ciò non bastasse, le ricordiamo che l’età media dei suoi operai si aggira sui 55 anni.
2) Di adoperare metodi da schiavista per aumentare la produzione.
3) Di mantenere gli operai in un costante clima di terrore. Arriva perfino a minacciarli di licenziamento quando devono rimanere in Cassa Mutua per curare i mali che la Ruminaca gli procura.
4) Di servisi in qualità di sbirri, per un maggior controllo degli operai, di piccoli truffatori (vedi l’ex brigadiere Milanta, ora Capo-guardia).
Capirà bene egregio dottor Argenziano, che gli operai non possono passare sopra tanto facilmente a simili angherie, da persona intelligente quale. Elle è, capirà perfettamente anche le future azioni che dovremo fare contro di Lei. Ci spiace immensamente, ma non potrà dormire tranquillamente fintanto che le cose alla Rumianca non cambieranno : purtroppo dovremo render la inoffensivo. E tutto questo perchè, nonostante gli operai morti e quelli ridotti a larve umane, Lei non ha minimamente migliorato le condizioni di lavoro all’interno dello stabilimento. Riteniamo nostro dovere riportar la sulla retta via, anche se dovessimo trascinarla in Tribunali con gli altri componenti della "banda".
USI - Unione Sindacale Italiana
Tip. [Baldelli e Zanetti ?] - Avenza - Tel 82.00
[Lettera aperta al Dottor Argenziano direttore dello stabilimento di sterminio « Rumianca »]
[Lettera aperta al Dottor Argenziano direttore dello stabilimento di sterminio « Rumianca »]. — Avenza ; Carrara Carrare : USI_ (Unione sindacale italiana), . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une : noir , papier de couleur ) ; 100 × 70 cm.
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