[…] in proprio

 

 
 

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55 affiches :

 




    [Contro il terrorismo di Stato, nel primo anniversario dell’assassinio di Ulrike Meinhof, manifestazione]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Contro il terrorismo di Stato, nel primo anniversario dell’assassinio di Ulrike Meinhof, manifestazione]. — Milano Milan : Nuclei libertari di fabbrica, ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir ) ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : État et étatisme  ; répression  ; terrorisme  ; violence
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Meinhof, Ulrike (1934-1976)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : anniversaire, commémoration  ; meetings et manifestations
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

    [ texte ; fond « A cerclé » ]

    texte :

    Nel primo anniversario dell’assassinio di Ulrike Meinhof, manifestazione

    Contro il terrorismo di Stato

    10 maggio, ore 18, piazza XXV aprile

    Un anno fa la rivoluzionaria tedesca Ulrike Meinhof assassinata, in carcere, si aggiungeva alla lunga lista di vittime del terrorismo di Stato.
    Tre mesi fa a Strasburgo, con un accordo tra Stati europei per la “lotta al terrorismo”, s’è mostrato il volto dell’internazionale della repressione “democratica”, della santa alleanza dei terroristi di Stato.
    L’odio e la paura della rivoluzione riconciliano tutti gli Stati, al di sopra degli interessi particolari delle diverse classi dominanti.
    Ogni Stato è innanzitutto l’organizzazione legale della violenza delle classi dominanti. Prima funzione di ogni Stato è la repressione, non solo nei Paesi apertamente dittatoriali (regimi fascisti, militari, sedicenti socialisti), ma anche negli Stati democratici come la Germania et l’Italia.
    Proprio in questi Paesi si assiste ad una escalation totalitaria - autoritaria, seppure con la maschera “social-democratica”.
    Sotto il guanto di velluto delle riforme, il pugno di ferro della violenza di Stato colpisce le minoranze ribelli, per terrorizzarle, per isolarle, per impedire che la loro potenzialità rivoluzionaria si propaghi alle masse sfruttate, dominate, plagiate.

    — contro la violenza di Stato estendiamo e consolidiamo la rivolta
    — contro l’internazionale delle repressione, organizziamo la solidarietà internazionale rivoluzionaria.

    Nuclei libertari scuola
    Nuclei libertari quartiere
    Crescenzago, S. Siro, Ticinese.

    [ … impr. — Milano ?


    sources :
     





    [Coordinamento nazionale lavoratori scuola]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Coordinamento nazionale lavoratori scuola]. — Firenze Florence : CNLS (Coordinamento Nazionale Lavoratori Scuola), ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une ) ; 60 × 84 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : contestation  ; éducation  ; grève : grève générale  ; grève  ; luttes ouvrières
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : protesta
    notes :
    descriptif :


    Testo

    texte :

    Anche nella scuola :
    No ai licenziamenti !

    Venerdì 23 aprile sciopero nazionale di tutti i lavoratori della scuola con delegazione di massa a Roma, al Ministero della Pubblica Istruzione (viale Trastevere - ore 11).

    Contro
    — il DDL. 2777 che prevede il concorso come forma di selezione e licenziamento
    — lo straordinario obbligatorio
    — i peggioramenti delle condizioni di lavoro e del servizio
    — blocco salariale imposto dai sindacati
    — la legge quadro che limita i diritti sindacali dei lavoratori.

    Per
    — La difesa dell’occupazione e l’aumento degli organici
    — L’illicenziabilità dopo 180 giorni di servizio in un anno
    — L’immissione in ruolo di incaricati e supplenti annuali nominati dal provveditore
    — I corsi abilitanti autogestiti, non selettivi e aperti a tutti
    — La diminuzione a 20 del numero massimo di alunni per classe
    — La diminuzione dell’orario di lavoro per la scuola materna e elementare
    — Il riconoscimento a tutti i lavoratori dei diritti sindacali a partire dall’autogestione delle 10 ore di assemblee in orario di lavoro

    CNLS

    Coordinamento Lavoratori Scuola


    Lavoratori della scuola

    Per battere l’attacco all’occupazione e alle nostre condizioni di lavoro per rifiutare ogni delega su tali questioni a Governo, partiti e sindacati

    venerdì 23 aprile

    Sciopero nazionale

    con delegazione di massa a Roma al Ministero della Pubblica Istruzione

    Nel pomeriggio
    Assemblea Nazionale per organizzare il blocco degli scrutini di Giugno

    CNLS
    Coordinamento Lavoratori Scuola […]


    sources :
     



    [lavoratori della scuola]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    lavoratori della scuola]. — Firenze Florence : CNLS coordinamento nazionale lavoratori scuola, [ca ] ([…] in proprio). — 1 affiche (sérigr. ), coul. (une  : noir , papier blanc ) ; 60 × 42 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : éducation  ; grève
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    Lavoratori della scuola

    L’assalto statale ai nostri livelli salariali, occupazionali e normativi procede a ritmi sempre più incalzanti.

    L’inesistente opposizione del sindacalismo ufficiale si traduce in complicità con il processo di liquidazione delle esigenze fondamentali della categoria e della stessa scuola pubblica.

    La possibilità di arrestare e capovolgere questa tendenza risiede solo nell’impegno diretto di ognuno di noi e in livelli di lotta adeguati all’attacco che ci viene portato :
    — per classi di non più di 20 alunni ;
    — per l’abrogazione dello straordinario obbligatorio ;
    — contro il concorso e i licenziamenti e per immissioni in ruolo basate sull’anzianità di servizio ;
    — per il pagamento puntuale dei supplenti ;
    — contro l’infame decreto Falcucci ;
    — contro le decurtazioni della contingenza e della busta paga.

    blocco degli scrutini

    del 1° quadrimestre

    sciopero a tempo indeterminato dei primi
    o ultimi 25 minuti dell’orario di lezione

    CNLS - Coordinamento Nazionale Lavoratori Scuola

    Per organizzare la mobilitazione e contattare il CNLS : tutti i lunedì e giovedì ore 18-20 in via Palazzuolo134/R (Firenze), tel (055) 282561

    [stampa …]


    sources :
     






    [No alla tortura]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    No alla tortura]. — La Spezia : Comitato di controinformazione, [ & post] ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une  : rouge ) ; 84 × 61 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : prison  ; torture
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Brigate Rosse
    • Noms cités (± liste positive)  : Fornoli  ; Petrella  ; Rognoni, Virginio
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : journal mural  ; soutien à militants
    notes :
    descriptif :


    Testo

    texte :

    No alla tortura

    "... il governo ha condotto, conduce, condurrà la lotta al terrorismo nell’ambito della legalità repubblicana e con tutte le garanzie democratiche..." Questa è la risposta che il D.C. Rognoni, ministro dell’Interno, ha saputo dare alle interrogazioni parlamentari sulle torture praticate nei confronti dei presunti brigatisti o tali.

    In contrapposizione a questa dichiarazione ci sono delle denunce presentate dagli avvocati di Petrella e di Rocco e quella di G. Fornoni.
    Esse dimostrano in maniera inequivocabile come anche in Italia la pratica della tortura nei confronti dei prigionieri politici, sia diventata la norma che, anche se non legalizzata, è praticamente ufficializzata. Come si legge nelle denunce, le tecniche di tortura adottate dalla polizia, hanno raggiunto livelli di annientamento psicofisico che vanno ben oltre i classici pestaggi "tradizionali" : si parla infatti di sevizie, pestaggi, spilli sotto le unghie, bruciature da sigarette, ingerimento continuo di acqua salata, e di misteriose iniezioni che fanno perdere il senso della realtà.

    Per quanto riguarda specificamente Flavio, un compagno che ha sempre diviso con noi l’esperienza politica di questi anni (dalla radio, al centro sociale, alla lotta antinucleare), ci risulta, anche se per via ufficiosa, che sia stato torturato. Sappiamo che al momento dell’arresto gli è stato impedito violentemente di avvertire l’avvocato, e che durante il suo fermo a Firenze ha subito un trattamento "speciale" : sembra che sia stato incappucciato, seviziato e sottoposto ad ogni sorta di minaccia.

    Intendiamo denunciare all’opinione pubblica l’ipocrisia di un governo che pretende di farsi paladino dei diritti umani prima in Polonia e ora in Salvador, ma in casa propria avalla dei metodi tanto cari ai regimi fascisti.

    Pensiamo che per impedire questo stato di cose servano a ben poco le interrogazioni parlamentari, (la risposta di Rognoni tra l’altro lo conferma), ma occorre che si crei nel paese una mobilitazione di massa, per difendere quei diritti e quelle libertà che anche la costituzione italiana garantisce ai detenuti.

    Comitato di Controinformazione (c/o R.P.A)

    Serig. in proprio. SP


    sources :
     


    [Non sognare fallo !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Non sognare fallo !]. — La Spezia : Radio Popolare, ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc. ) : n. et b. ; 85 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : squatt
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    Testo e grafica

    texte :

    Non sognare, fallo !

    Questa città è come una camera a gas per non morire di noia, di angoscia o di eroina
    Abbiamo occupato un posto (l’ex ufficio di collocamento in via dei Colli, di fronte alla cattedrale). Nella città che sta morendo, ci siamo presi uno spazio da autogestire per incontrarsi, fare e ascoltare musica, per sviluppare la nostra creatività, uno spazio che è di tutti !

    Per i nostri bisogni...

    per la nostra fantasia !!!

    Stampato in proprio c/o Radio Popolare ALT, Via Lunigiana 23


    sources :
     


    [Valpreda è innocente, la strage è di Stato, Pinelli è Stato ucciso]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Valpreda è innocente, la strage è di Stato, Pinelli è Stato ucciso]. — Milano Milan : [s.n.], ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , texte en défonce ) ; 70 × 49 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)  ; CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : prison  ; terrorisme
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Pinelli, Giuseppe (1928-1969)  ; Valpreda, Pietro (1933-2002)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : journal mural  ; soutien à militants
    notes :
    descriptif :


    [ texte }

    texte :

    Valpreda è innocente

    la strage è di Stato

    Pinelli è Stato ucciso

    Era un fallito, un ballerino di infimo ordine di avanspettacolo, incapace di trovare un posto di lavoro, costretto a dividere una baracca alla periferia di Roma con altri sbandati come lui. Dedito al vizio dell’hascisc e per questo facilmente manovrabile.”

    È con simili considerazioni giuridiche che il "dott." Domenico Porcelli (!), procuratore generale al processo di appello di Catanzaro, ha chiesto nella sua requisitoria-delirio l’ergastolo per Valpreda. Come già ai tempi della sentenza di rinvio a giudizio degli anarchici firmata nove anni fa dai magi-strati romani Cudillo e Occorsio, unica "chiave del processo" la "testimonianza genuina" - pilotata, pagata e a futura memoria -del tassista Rolandi.

    Medesimo il linguaggio, ottuso e spudorato, medesimi gli argomenti, nulli.

    In avanscoperta era venuto, pochi giorni prima, il lurido scriba Indro Montanelli, servo risentito di tutti i regimi, capofila, da sempre, dei calunniatori forcaioli. E vero che il suo tentativo grottesco di sporcare la memoria di Pinelli (con "rivelazioni" di una tale consistenza che gli erano valse un "Se ne vada !" persino da parte del presidente del tribunale) era fallito miseramente, ma la porta era stata di nuovo spalancata : da essa potevano tornare all’attacco, in questo clima di "ritirata", "pentimenti", "riflusso" e infamie, tutti i professionisti della menzogna, tutti gli sciacalli della diffamazione.

    Del resto, era ora che per la Giustizia il cerchio si chiudesse : nell’ottobre 1975 la magistratura aveva già stabilito, per bocca del progressista D’Ambrosio, che la caduta di Pinelli dal quarto piano della questura doveva, "verosimilmente", essere attribuita a un "malore" (quindi, Calabresi e la sua gang di assassini risultavano, per la legge, innocenti) ; oggi bisognava, finalmente, regolare i conti anche con Valpreda.

    Chi può stupirsi se il verminaio statale assolve personaggi come Gioia e Bisaglia e allo stesso tempo chiede il carcere a vita per Valpreda ?

    Esattamente undici anni fa, poche ore dopo l’omicidio di Pinelli, in piena "caccia all’anarchico", da alcuni rivoluzionari fu letta una dichiarazione all’Assemblea Generale dell’Università di Milano e poi tenuta, il 17 dicembre, una conferenza stampa, in cui si affermava senza mezzi termini che : Pinelli era stato ucciso, Val-preda era innocente, le bombe le aveva messe lo Stato.

    Oggi come allora,sostenere a viso scoperto la verità, difendere sino in fondo Valpreda e la memoria di Pinelli, significa difendere la libertà e la dignità di tutti noi. I Porcelli con o senza toga che adesso scodinzolano infervorati e impuniti se lo possono permettere perché i tempi sembrano essere a loro favorevoli.

    Ma non si illudano ! Se oggi la rivoluzione appare lontana, essa è tuttavia sempre più necessaria, e la vecchia talpa continua il suo lavoro sotterraneo.

    Questa stessa società capitalistica in putrefazione, di cui sono i cani da guardia, prepara nelle sue viscere il terremoto che li seppellirà.

    I compagni che non dimenticano

    Milano, dicembre 1980
    Serigrafato in proprio c/o Radio Specchio Rosso - Fantasma (F.M. 103,500)
    Via Mancinelli 21 - 20131 Li. - Tel. 2850348


    sources :
     


    [La legge è di classe]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    La legge è di classe]. — Genova Gênes : [s.n.], ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une  : noir ) ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : répression
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Arnaldi, Edoardo (1925-1980)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : nécrologie
    notes :
    descriptif :


    testo e foto

    texte :

    La legge è di classe e dietro le sbarre ci stanno inevitabilmente i trasgressori di questa legge. Il diritto alla difesa è storicamente una conquista dei proletari, giacché loro e soltanto loro si sono ritrovati storicamente nella condizione di doversi difendere
    Edoardo Arnaldi

    i blitz, il riflusso, la cultura del sospetto e della sconfitta, una repressione sempre più cieca e brutale non sono riusciti a incrinare la coscienza della forza delle nostre idee, non ci impediscono di vivere, pensare, costruire antagonismo, sovversione.

    Finché esisterà questa società dello sfruttamento esisteranno uomini liberi che lavoreranno per abbatterla.

    Comunismo e libertà : per tutto ciò ha vissuto Edoardo, per tutto ciò continuano a vivere i proletari.

    I compagni di Genova

    […]


    sources :

    1981 d’après : http://www.archiviomovimenti.org/fondo.asp?ID=10




    [scriviamo questo manifesto da san vittore !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    scriviamo questo manifesto da san vittore !]. — Milano Milan : Movimento dei detenuti di S.Vittore, ([…] in proprio). — 1 affiche (sérigr. ) : n. et b. ; 85 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : prison
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    scriviamo questo manifesto da san vittore !

    perchè nella città di milano si sappia cosa dicono, fanno e vogliono i detenuti.

    questa è la voce dei detenuti !!!

    i giornali sono la voce del potere !
    i giornali dicono falsità : come sempre su tutte le lotte, i giornali su san vittore danno spazio solo alle guardie, aal direzione, ai carabinieri, alla magistratura, al governo.
    in realtà , a san vittore i detenuti stanno lottando da oltre un anno per conquistarsi una dimensione umana che gli è negata.
    è il carcere stesso che nega l’uomo !
    la violenza di cui si accusa i detenuti è soprattutto violenza subita dai detenuti, quotidianamente.
    perché il tenere uomini e donne in pochi metri quadrati per 20 ore al giorno è violenza. perché negargli identità, affetti, memoria, sesso, alberi, bambini, colori, significa negargli dignità umana, ed è quindi violenza !!!
    i detenuti, i "delinquenti" sono persone, come voi, che state leggendo ora !! hanno solo trasgredito la "regola", una regola fatta di sopprusi, violenza, poliziotti, disoccupazione, cassa integrazione, quartieri ghetto, case introvabili e schifose.
    i prigionieri, ciascuno a modo suo, non hanno accettato le regole imposte da altri uomini, questi sì veramente criminali, che detengono il potere, un potere profondamente anti-umano, che utilizza il sapere per trasformare l’intero pianeta in un immenso carcere, per distruggere la vita, prepararsi alla guerra atomica.
    oggi, invece, con la tecnologia di cui gli uomini dispongono è già possibile vivere la vita soddisfacendo i propri bisogni, realizzando i propri desideri, abolire lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

    la lotta dei detenuti è lotta sociale, lotta di trasformazione, lotta di liberazione umana.

    per un mondo senza galere !!!
    il movimento dei detenuti di s. vittore
    6 settembre 1981

    non è vero quello che dicono la stampa e la televisione : a s vittore non c’è stato un semplice trasfrimento, ma un vero e proprio massacro ; i detenuti sono stati picchiati con estrema vilonza, tanto da mettere in pericola la loro vita (fratture, teste e denti rotti ; i detenuti rifiutati dai carceri dove erano stati trasferiti per le loro precarie condizioni fisiche ; detenuti messi in isolamento per non rendere pubblico l’effetto delle botte...).

    La maniera migliore per denunciare questo massacro è quello di pubblicizzare le loro idee e gli obiettivi della loro lotta.

    22/9/’81


    sources :
     



    [Contro tutti gli eserciti]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Contro tutti gli eserciti]. — Forlì Forlì, Forly : La Serpe, ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : antimilitarisme  ; procès
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Valastro, Orazio
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : soutien à militants
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

    Testo e grafica (dessin d’un gradé souriant dont les dents enferment un prisonnier)

    texte :

    Contro tutti gli eserciti

    Insubordinazione subito

    (...)
    Se oggi sono qui è per sottolineare la funzione repressiva dello Stato esercitata su tutti coloro — come me e tanti altri compagni - che disertano l’esercito e lottano per una società senza sfruttamento e senza privilegi. Fin quando esisterà lo Stato esisteranno le leggi che difendono le classi dominanti e i loro interessi.
    Orazio Valastro

    Orazio Valastro, anarchico, arrestato provocatoriamente da polizia e carabinieri a Catania, il 4 marzo di quest’anno, in occasione di un’assemblea anti-militarista.

    Accusato di diserzione, è stato condannato in prima istanza dal Tribunale militare di Palermo a 5 mesi senza condizionale. Il processo di appello si terrà al Tribunale militare di appello di Roma in data 14 luglio 1982.

    [Serigraprop ?] La Serpe — Forlì


    sources :
     


    [Denunciamo l’Atan per "occupazione abusiva"]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Denunciamo l’Atan per "occupazione abusiva"]. — Napoli Naples : gli Anarchici : vico montesanto 14, ([…] in proprio). — 1 affiche (sérigr. ), coul. (une  : rouge ) ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : contestation  ; révolte
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : ATAN
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : spectacle, concert, fête…  ; protesta
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    DENUNCIAMO L’ATAN PER "OCCUPAZIONE ABUSIVA" !

    Da anni gli anarchici hanno occupato l’ex - centralina sita sulle scale di Montesanto, abbandonata da decenni e ridotta in rudere.

    Da anni nessuno si era più occupato della sorte di questo stabile, divenuto pericolante per l’abbandono in cui versava.

    Da anni gli anarchici ci stanno lavorando per renderlo agibile e per realizzare una serie di iniziative socio - culturali autogestite (cinema, teatro, concerti, corsi serali aperti a tutti, consultorio, ecc.),affinché ne potesse usufruire il quartiere.

    Oggi l’ATAN ne rivendica non la proprietà - perché non può dimostrarlo - ma il possesso (?!?!!) tentando così di annullare ogni lavoro e fatica.

    Oggi è l’ATAN, che avalla questo ennesimo sopruso per contrastare i momenti di organizzazione diretta dei propri bisogni.

    Lunedì 27 dicembre ’82 l’ATAN con l’appoggio del Comune, della Polizia e della Magistratura, ha occupato abusivamente questo edificio sottraendolo così alle necessità del quartiere.

    ECCO CHI C’E’ DIETRO L’ATAN !

    Gli anarchici continueranno a lottare per restituire questo edificio ai progetti ai quali era destinato.

    Gli anarchici

    ser in prop — vico montessano 14 na


    sources :
     


    [Mobilitiamoci sui nostri obiettivi]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Mobilitiamoci sui nostri obiettivi]. — Napoli Naples : Coordinamento Lavoratori della Scuola, ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une  : bleu ) ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : contestation  ; éducation  ; luttes sociales (mouvement social)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : journal mural  ; meetings et manifestations  ; protesta
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    Mobilitiamoci sui nostri obiettivi

    La legge cosidetta “del precariato”, in discussione alla Camera con l’accordo sostanziale di partiti e sindacati, comporta :
    — aumento dell’orario per tutti i lavoratori e riduzione dell’occupazione (3 ore di straordinario obbligatorio e aumento del numero di alunni per classe) ;
    — decimazione di incaricati e supplenti non abilitati (concorso selettivo con prove scritte e orali) ;
    — discriminazione nei confronti dei supplenti non abilitati : saranno contrapposti agli incaricati delle scuole private, ammessi ai concorsi abilitanti riservati, il tutto per premiare ancora i covi di lavoro nero che sono le scuole private.

    Il movimento dei precari e lavoratori della scuola è in lotta da più di quattro anni contro questa logica e ripropone con la lotta i suoi obiettivi unificanti :
    — NO ai licenziamenti nella scuola. NO al concorso. Illicenziabilità dopo 180 giorni di servizio nell’anno. Graduatorie automatiche di reclutamento.
    — NO all’aumento dell’orario di lavoro.
    — Difesa e ampliamento degli attuali livelli occupazionali. 20 alunni per classe.

    Su questa piattaforma, dopo lo sciopero nazionale del 14/12/81, sono già scesi in lotta i lavoratori di alcune provincie, anche attuando il BdS a febbraio.

    Anche a Napoli sta crescendo la mobilitazione contro i licenziamenti e l’aumento dei carichi di lavoro. I lavoratori di molte scuole si sono pronunciati contro il DDL 2777 aderendo alla proposta di lotta del Coordinamento Nazionale dei Lavoratori della Scuola :

    una settimana di agitazione dal 29/3 al 3/4 con articolazione provinciale
    sciopero nazionale il 23/4 con delegazione di Massa al ministero P.I. e all’assemblea nazionale a Roma

    Mobilitiamoci per queste scadenze :
    a Napoli assemblea regionale il 26/3 ore 17 al politecnico
    sciopero provinciale il 31/3 con concentramento al provveditorato alle ore 10 e conferneza stampa

    Discutiamo nelle scuole dei nostri problemi, indicendo assemblee in orario di lavoro. Formiamo comitati di zona. Partecipiamo alle riunioni del Coordinamento Lavoratori della Scuola di Napoli che si tengono tutti i venerdi, alle ore 18, al Politecnico.

    [stampa…]


    sources :
     


    [tortura]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    tortura]. — Milano Milan : CAF_ Vittoria : Centro Sociale Garibaldi : Centro Sociale Viale Piave : Collettivo Compagni del Ticinese : Comitato contro la repressione Circolo romana : Comitato famiglie proletari detenuti : Coordinamento Milanese Contro la Repressione : Lotta Continua per il Comunismo , ([…] in proprio). — 1 affiche (sérigr. ), coul. (une  : noir , papier blanc ) ; 84 × 61 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : torture
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Di Rocco, Ennio  ; Fornoni, Gianfranco  ; Petrella, Stefano
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : soutien à militants
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    TORTURA

    Nuove norme giudiziarie sono state introdotti "segretamente" dal consiglio dei Ministri :
    - ABOLIZIONE DEI COLLOQUI SENZA VETRO NELLE CARCERI SPECIALI
    - ABOLIZIONE DELLE TELEFONATE MENSILI
    - RESTRIZIOE DEI COLLOQUI FAMILIARI
    Introduzione dell’alimentazione forzata nei casi di sciopero della fame.

    IL SEQUESTRO DI PERSONA E’ DIVENTATO PRATICA NORMALE IN ITALIA
    MANCANO NOTIZIE SUL LUOGO DI DETENZIONE DI NUMEROSI COMPAGNI

    Gli arrestati, sequestrati in luoghi segreti, spesso fuori dalle stesse caserme, in appartamenti privati vengono TORTURATI.

    Stefano Petrella ed Ennio Di Rocco sono stati incappucciati e percossi al volto, alla testa ed in ogni altra parte del corpo, è stata versata acqua salata nello stomaco e sulle ferite.
    A Gianfranco Fornoni dopo i pestaggi è stato esploso un colpo di pistola a fior di pelle.

    La tortura e gli altri criminali mezzi di coercizione sono solo l’aspetto più evidente di un progetto dello Stato di creare terra bruciata attorno ad ogni forma di espressione di antagonismo in Italia.
    L’obiettivo è criminalizzare ogni opposizione che si esprime al di fuori degli schemi istituzionali, imponendo così una pace sociale che permetta anche la riacquisizione dei margini di profitto attraverso la ristrutturazione economica, i licenziamenti, l’aumento dello sfruttamento, la riduzione dei salari.

    Coordinamento Milanese Contro la Repressione
    CAF Vittoria
    Centro Sociale Garibaldi
    Lotta Continua per il Comunismo
    Collettivo Compagni del Ticinese
    Centro Sociale Viale Piave
    Comitato Contro la Repressione Circolo Romana
    Comitato Famiglie Proletari Detenuti

    […]


    sources :
     


    [vogliamo un posto e faremo di tutto per averlo !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    vogliamo un posto e faremo di tutto per averlo !]. — La Spezia : movimento per la creazione di un centro autogestito, ([…] in proprio). — 1 affiche (sérigr. ), coul. (une  : noir , papier blanc ) ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : autogestion
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : spectacle, concert, fête…
    notes :
    descriptif :


    testo e disegno

    texte :

    nei primi mesi del’82

    con l’occupazione dell’ex collocamento, affermavamo per la prima volta il nostro diritto ad avere uno spazio autogestito, che fosse luogo di aggregazione e di lavoro, di crescita e di produzione culturale. Non un ghetto ne’ un’isola, ma la nostra realtà, la possibilità collettiva di rispondere alle esigenze individuali.

    La cosa fece scalpore in città ne hanno parlato in molti, partiti, giornali, associazioni, tutti dispiaciuti per le 35 denunce che ci sono piovute addosso..... le reazioni sono state indulgenti, tolleranti, paterne...... MA NIENTE POSTO.

    Due mesi fa sono state iniziate trattative con l’amm. comunale su un progetto di ristrutturazione e di utilizzazione dell’ex scuola del Vignale, stabile abbandonato da 10 anni ; tanti discorsi, ma alla verifica dei fatti..... NIENTE POSTO.

    così ancora una volta viene ignorato un bisogno di moltissimi giovani e di fatto negata la sua soddisfazione senza nessun motivo, visto che esistono strutture vuote e inutilizzate che vanno deteriorandosi nel tempo.

    Noi rivendichiamo, invece, il diritto di tutti ad avere uno spazio dove poter essere protagonisti e non fruitori nella gestione del proprio tempo e della propria vita.

    VOGLIAMO UN POSTO E FAREMO DI TUTTO PER AVERLO !

    programma delle attività del centro :

    settore musica : organizzazione di concerti, sala di ascolto, sala di prova per i gruppi locali, nastroteca, impianto di una radio.

    settore arti visive : cinema-video : rassegne, seminari e sperimentazione.

    fotografia : laboratorio camera oscura, corsi di fotografia, allestimento di mostre.

    pittura grafica : laboratorio di serigrafia.

    settore teatro : prove e rappresentazioni di gruppi locali e non, seminari di movimento ed espressione corporea.

    libreria : vendita e consultazione di libri, riviste, dischi, manifesti, ecc.

    laboratorio artigianale : produzione e vendita di prodotti artigianali.

    pub.

    movimento per la creazione di un centro autogestito.


    sources :
     


    [cambiare la società costruire l’anarchia]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    cambiare la società costruire l’anarchia]. — Reggio nell’Emilia Reggio d’Émilie : FAI_ (Federazione anarchica italiana), ([…] in proprio). — 1 affiche (sérigr. ), coul. (une  : rouge , papier blanc ) ; 84 × 64 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : mouvement anarchiste : congrès
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : congrès
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    16° congresso della FAI - Federazione Anarchica Italiana

    Reggio Emilia - 23/24/25 aprile 1983

    Sala Franchetti - Via Franchetti 5

    Camviare la società

    Costruire l’anarchia

    le compagne ed i compagni anarchici e comunisti libertari di Reggio Emilia e privincia

    Salutano

    tutti i militanti anarchici che partecipano al 16° congresso della FAI,
    augurando loro un proficuo lavoro nella comune ricerca di tutte quelle strategie e pratiche d’azione diretta indispensabili per riaffermare l’unico progetto di emancipazione sociale passante al di fuori e contro qualsiasi logica istituzionale e statale. Progetto rivoluzionario che, nell’immediato, sappia spezzare la politica autoritaria e militarista delle istituzioni, nonchè l’attacco capitalistico alle condizioni ed ai bisogni proletari, e che, nel futuro più prossimo, sappia gettare le basi per la società autogestionaria e libertaria, quale autentica condizione per l’effettiva liberazione delle classi subalterne e meno abbienti, dallo sfruttamento capitalista e dall’oppressione statale.

    Per il comunismo anarchico

    Per la rivoluzione sociale

    Buon lavoro compagni !

    Federazione Anarchica di Reggio Emilia della FAI - Redazione di Assemblea Generale -
    Collettivo Libertario di Castelnuovo Monti - Coordinamento Anarchico Bassa Reggiana

    Serinprop v. Donminzoni - RE


    sources :
     







    [Campagna mondiale contro la sporca dozzina]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Campagna mondiale contro la sporca dozzina]. — Avenza ; Carrara Carrare : Assemblea permanente dei cittadini di Massa e Carrara : Medicina Democratica, ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une  : noir , papier blanc ) ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)  ; CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : écologie  ; économie : industrie
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Perellin, prof.  ; Sansoni, Pino
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : conférence, débat…  ; luttes : Montedison Farmoplant  ; meetings et manifestations
    notes :
    descriptif :


    [ texte long ]

    texte :

    Campagna mondiale contro la « Sporca Dozzina »

    Un programma minimo
    — La sicurezza e il benessere delle persone devono essere considerati prioritari rispetto ad ogni profitto, produzione o consumo.
    — Nessuna sostanza chimica deve essere prodotta, usata e commercializzata fino a quando non siano state fornite le prove della sua assoluta atossicità.
    — I formulati considerati nocivi (come ad esempio il DDT) e vietati sul territorio nazionale devono essere elimitati anche dalle produzioni.
    — Abolizione del segreto industriale.
    — Politica di informazione completa, ogni cittadino deve essere in grado, in ogni momento, di accedere a tutti i dati tecnici, produttivi e scientifici di qualsiasi sostanza chimica.
    — Potenziamento della ricerca scientifica di metodi di lotta contro le erbe e gli insetti infestanti con tecniche alternative, che non prevedano i uso di principi attivi, come è d’altronde già sperimentato in molte parti del mondo con risultati soddisfacenti.
    — Inizio o sviluppo di un opera di sensibilizzazione fra quel lavoratori, come gli agricoltori o gli addetti degli Enti Pubblici alle disinfestazioni, che usano con disinvoltura e facilità e spesso maneggiano senza nessuna cognizione specifica i prodotti da abolire.

    — Contro la « sporca dozzina »
    — Contro la chimica di morte
    — Per lo smantellamento della Montedison-Farmoplant e dell’Anic-Enichem
    — Per l’immediata bonifica del territorio dalla diossina e da ogni altro contaminante pericoloso
    — Contro l’impiego sconsiderato di pesticidi da parte degli enti locale e delle FS
    — Contro l’impiego di agenti chimici in agricoltura
    — Per lo sviluppo di metodi alternativi e sistemi naturali nella lotta contro i parassiti

    Mercoledì 5 giugno 1985 alle ore 17,30 presso la Sala Amendola ad Avenza

    Dibattito

    interverranno : il dott. Pino Sansoni dell’USL n. 2 (Massa-Carrara) et il prof. Perelli del Politecnico di Milano.

    La popolazione è invitata a partecipare.

    Giugno 1985 — Assemblea Permanente dei Cittadini di Massa-Carrara, Medicina Democratica


    sources :
     









    [no alle spese militari]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    no alle spese militari]. — Genova Gênes : [s.n.], ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc. ) : n. et b. ; 84 × 61 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : antimilitarisme  ; nucléaire
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : meetings et manifestations
    notes :
    descriptif :

    grafica, disegno,testo

    texte :

    No alle spese militari

    servizi sociali per i proletari

    blocchiamo l’inaugurazione della mostra navale bellica

    genova 9 giugno 86

    fiera mare

    le autorità genovesi inaugureranno
    quello che considerano un buon business, nonchèun fiore all’occhiello della "Nuova Genova". Le più micidiali armi da guerra saranno esposte all’attenzione di rappresentanti di governi come in Sudafrica, Iran,Iraq, Israele, tutte le dittature Latino Americane. Come e contro chi verranno usate queste armi è ovvio e scontato.

    Non lasciamo che Genova rimanga polo nazionale delle industrie di armi e del nucleare.

    Sabato 7
    ore Concerto autogestito.

    Domenica 8
    ore 18 Assemblea casa studente via Asiago

    Lunedì 9 Blocco
    concentramento ore 7,30 Piazza Verdi.

    Sabato 14
    Manifestazione e Corteo ore 17 fiera del Mare.

    Kollettivo Spazi Metropolitani.Centro Documentazione Comunicazione Antagonista. Kollettivi di Base Studenti Medi.Compagni Universitari. Mostri & Rifiuti Vari (spa)

    […]


    sources :
     


    [Ricordando Pino Pinelli]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Ricordando Pino Pinelli] / Edgar Lee Masters. — Milano Milan : [s.n.], [ & ante] ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (quadri ) ; 70 × 50 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  :
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : De André, Fabrizio (1940-1999)  ; Pinelli, Giuseppe (1928-1969)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ peinture (tableau carré) ; texte en-dessous (tiré de Spoon River Anthology, dans la traduction de Fabrizio de André : « La macchina del Clarion di Spoon River venne distrutta ») ]

    texte :

    Ricordando “Pino” Pinelli

    La macchina del “Clarion” di Spoon River venne distrutta,
    e io incatramato e impiumato,
    per aver pubblicato questo, il giorno che gli Anarchici
    furono impiccati a Chicago :
    "lo vidi una donna bellissima, con gli occhi bendati
    ritta sui gradini di un tempio marmoreo.
    Una gran folla le passava dinanzi,
    alzando al suo volto il volto implorante.
    Nella sinistra impugnava una spada.
    Brandiva questa spada,
    colpendo ora un bimbo, ora un operaio,
    ora una donna che tentava ritrarsi, ora un folle.
    Nella destra teneva una bilancia ;
    nella bilancia venivano gettate monete d’oro
    da coloro che schivavano i colpi di spada.
    Un uomo in toga nera lesse da un manoscritto
    "Non guardo in faccia a nessuno".
    Poi un giovane col berretto rosso
    balzò al suo fianco e le strappò la benda.
    Ed ecco, le ciglia eran tutte corrose
    sulle palpebre marce ;
    le pupille bruciate da un muco latteo ;
    la follia di un’anima morente le era scritta sul volto.
    Ma la folla vide perché portava la benda".

    sources :

    Timbre : Stampato in proprio, MI



    [Liberarsi ; Il drago è stato evocato, risvegliato dal sonno del mito...]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Liberarsi ; Il drago è stato evocato, risvegliato dal sonno del mito...]. — Torino Turin : Nautilus, ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 65 × 47 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : criminalité et délinquance  ; drogue  ; édition
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ photos (portraits de jeunes femmes et hommes) ; texte (sur la drogue et la mafia) ]

    texte :

    Liberarsi

    Il drago è stato evocato, risvegliato dal sonno del mito, lo si è fatto aggirare tra i gas delle metropoli affinché fiammeggianti potessero stagliarsi le immagini dei nuovi San Giorgio rilucenti d’armi e di parole.

    Il Drago di oggi si chiama Droga. Ma ovviamente, trattandosi di professionisti della menzogna, nessuno dice la verità : né gli specialisti d’ogni specialismo, né i terapeuti interessati, né i preti voraci d’anime, né i "liberals" illuminati dalla vanità, né, certo, i poliziotti, i giudici, gli avvocati, i giornalisti.

    Né i mafiosi e gli spacciatori. Nessun dice : in verità siamo tutti amici del Drago, l’abbiamo costruito, imposto, prodotto e riprodotto, sceneggiato, è la merce per eccellenza, quella che tutte le contiene e le spiega, spiegandone i perversi meccanismi.

    Nessuno dice : abbiamo gonfiato e arricchito le mafie perché Stato e Mafia devono vivere in simbiosi mutualistica, devono presupporsi ed alimentarsi a vicenda, rappresentarsi come Società, la Seconda Natura, per la maggior gloria del Dio-Capitale, della sua Merce, del suo Spettacolo.

    Liberarsi dalla subordinazione alla droga, compresa quella ideologica e produttivistica, significa liberarsi dalle società mercantil-spettacolare. Liberarsi dalle Mafie è liberarsi dallo Stato.

    Il Draghi e i San Giorgio stanno dalla stessa parte. Già solo questa ragione, e mille di più ne esistono, basterebbe per scegliere di stare dalla parte opposta : quella della liberazione.

    [logo] Nautilus

    Questo manifesto è inserito nel volume "Interno al Drago" pubblicato de Nautilus - CP 1311 - 10100 Torino - Stampato in proprio, aprile 1990.


    sources :
     


    [Mobilitazione contro la guerra, 22 febbraio 1991]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Mobilitazione contro la guerra, 22 febbraio 1991]. — [S.l.] : Coordinamento cittadino contro la guerra : USI_ (Unione sindacale italiana) ; [et al.], ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : armement  ; guerre (généralités)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : guerres : Guerre du Golfe , 2 (1990-1991) *  ; Israël  ; Koweït *  ; Palestine  ; Proche et Moyen-Orient
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    22 febbraio 1991

    Mobilitazione contro la guerra

    Il Coordinamento cittadina contro la guerra sostiene lo scopero generale intercategoriale indetto da
    COBA Scuola, Confederazione Italiana di Base UniCobas, Unione Sindacale Italiana, CdF, Metalmeccanici Autoconvocati dell’Emilia Romagna, Coordinamento Metalmeccanici Autoconvocati di Roma, RdB ecc.

    Per :
    — Il ritiro immediato del contingente italiano ;
    — l’immediata cessazione di tutti i bombardamenti e la fine di ogni forma di ostilità ;
    — l’immediata conseguente, convocazione di una conferenza di pace medio-orientale, sotto l’egida dell’ONU ed il contestuale ritiro delle forze di occupazione irakene dal Kuwait, di quelle israeliane dai territori occupati, di tutte le forze straniere a qualsiasi titolo presenti dallo scacchiere medio-orientale ;
    — il disarmo multilaterale.

    Invitiamo tutti i lavoratori, gli studenti, i cittadini a partecipare alla Manifestazione di venerdi 22 febbraio (concentramento in Piazza S. Antonio ore 9) e all’assemblea cittadina che si terrà nell’aula magna della Sapienza a termine del corteo.

    A pontedera nel pomeriggio, ore 17 incontro fra il lavoratori alla Biblioteca Comunale.

    Per ulteriori informazioni [rivolgetti ?] alla tenda del Coordinamento presso le legge dei Banchi.

    Coordinamento cittadino contro la guerra

    [… impr.]


    sources :
     



    [Perché noi anarchici non votiamo ? ]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Perché noi anarchici non votiamo ? ]. — Imola : Gruppi anarchici imolesi, ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CRAS (Toulouse)
    • Liste des thèmes  : délégation de pouvoir (élections)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    Perché noi anarchici non votiamo ?

    Da tempo, ormai, lo spettacolo offerto dalla politica è arrivato al gradino più basso dello sfacelo morale, fornendo un’immagine di degrado mai raggiunta in precedenza. Governi sempre più corrotti e collusi con le varie organizzazioni mafiose, politici di destra e, purtroppo, anche di sinistra, che intascano illegalmente soldi pubblici, approfittando di tutte le agevolazioni concesse loro dal sistema.

    Da sempre gli anarchici ribadiscono di non volere essere né eletti né elettori. Nessuno aspirerebbe al potere se questo non favorisse vantaggi morali, politici ed economici.
    I mali sociali si eliminano eliminando le cause che li generano.
    Quindi non legittimiamo lo Stato e la classe politica, non abbiamo bisogno di loro per fare andare avanti il paese. Loro vogliono solo scalare le vette del potere con il consenso degli elettori, per cui non lamentiamoci se quelli che vengono eletti possono essere disonesti e non onorano le promesse fatte in campagna elettorale.

    Come sempre ci dicono che l’ultimo governo era il peggiore e che il prossimo sarà molto meglio : ci ingannano perché per loro siamo solo dei frutti da cogliere, ci adulano, ci dicono che tutto dipende da noi, che siamo belli e intelligenti, che l’ultima parola sarà sempre la nostra, ma in effetti vogliono solo il nostro voto.

    Astenersi per noi anarchici significa non essere governati, non essere corresponsabili dello sfruttamento e dell’oppressione ma creare una rete di libere associazioni federate.

    Siamo convinti della necessità dell’indipendenza dei singoli individui, tale da permettere lo sviluppo di ogni ramo d’attività, senza il fardello di una dannosa burocrazia. Per non permettere a un uomo di diventare padrone di un altro uomo.

    Vogliamo far trionfare la libertà e la giustizia sociale, per questo non vogliamo eletti e non vogliamo essere elettori.

    Stampato in proprio, 4 febbraio 2013
    Gruppi anarchici imolesi
    Via F.11i Bandiera, 19 Imola


    sources :
     


    [Diserta !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Diserta !]. — [S.l.] : antimilitaristi anarchici, ([…] in proprio). — 1 affiche (sérigr. ), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : antimilitarisme
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

    [ grafica (officier médaillé saluant debout dans le cuvette de WC, une main tire la chasse) ; testo ]

    texte :

    stai facendo il servizio militare ?

    non tisenti un idiota quando marci per quattro al suono di una banda ?
    non senti la tua dignità calpestata quando scatti sull’attenti davanti ad assassini gallonati ?

    l’uomo libero non indossa divise :

    Diserta !

    devi partire per il servizio di leva ?

    la politica militarista dei signori della guerra nazionali ed internazionali cresce sul consenso, attivo o passivo, implicito in ogni forma di subordinazione.
    il servizio civile è comunque una forma di legittimazione delle strutture autoritarie e militariste che gestiscono la tua vita.

    non c’è pace senza libertà :

    rifiuta

    il servizio militare ed il servizio civile

    antimilitaristi anarchici

    serinprop in via della libertà di stampa


    sources :
     


    [È ora, è ora, miseria a chi lavora !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    È ora, è ora, miseria a chi lavora !]. — Milano Milan : Organizzazione Lotta anarchica, ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une  : rouge , papier jaune ) ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : étudiants (et luttes étudiantes)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

    [ texte ; photo (manifestants poing levé) ]

    texte :

    È ora, è ora, miseria a chi lavora !

    In molte università italiane (particolarmente a Roma) è in atto il tentativo riformista di sabotare la esperienza di organizzazione diretta e di lotta degli studenti, spingendo sull’isolamento, sul frazionamento del movimento, sull’interruzione del contatti con settori operai combattivi. Fa da contorno a questo tentativo una forsennata campagna di stampa in sostegno del ministro Cossiga e della sua politica di criminalizzazione delle lotte.

    Parallelamente, nelle fabbriche e nei posti di lavoro, il padronato porta avanti il proprio disegno di recupero del margini di profitto, attaccando l’occupazione e ristrutturando, con la copertura a « sinistra » di riformisti e sindacati che inneggiano al « sacrifici ». Questo disegno si salda nelle scuole con i progetti di legge tendenti all’intensificazione della selezione e della meritocrazia per creare da una parte nuove élite studentesche funzionali allo sviluppo del capitale tecnoburocratico e dall’altra una massa di giovani disoccupati ed emarginati da usare come ricatto sui lavoratori e come riserva per incrementare il lavoro nero.

    A Roma il movimento ha dimostrato di saper rispondere a questo disegno di intensificazione dello sfruttamento, manifestando una notevole crescita politica basata su :

    1) una forte carica antiriformista ; per la prima volta un movimento di lotta ha apertamente riconosciuto come controparte il PCI ed i vertici sindacali ed ha rifiutato ogni forma di collaborazione nella gestione della crisi ;

    2) una notevole volontà antigerarchica ed antiautoritaria — di fatto libertaria — espressa con lo scavalcamento del gruppi et del partiti, con la costituzione di comitati di lotta, espressione reale dei bisogni del movimento, con una rivalutazione delle assemblee viste momento effettivo di democrazia diretta e di contropotere ;

    3) una presa di coscienza della propria condizione di giovani proletari disoccupati e un faticoso, ma reale allargamento della lotta dall’università al territorio.

    È questa la strada da battere, con una sempre maggiore determinazione, per sviluppare i contenuti anticapitalisti ed antistatali dell’opposizione proletaria alla svendita riformista e all’attacco padronale.

    Occorre abbandonare le illusioni e capire che lo scontro oggi è tra esigenze proletario di libertà e comunismo e necessità capitalistica di conservazione del sistema, tra difesa intransigente degli interessi immediati e collaborazione riformista, tra azione diretta e controllo burocratico.

    Organizziamo la lotta, sviluppiamo l’opposizione proletaria al regime del sacrifici !

    Serigrafato in proprio - Vial Monza 255 - Milano — Organizzazione Lotta anarchica


    sources :