Umanità Nova (1920-…)

 

 
 

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    [Gli anarchici, chi siamo, che cosa vogliamo]

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    Gli anarchici, chi siamo, che cosa vogliamo]. — Forlì Forlì, Forly : l’ Aurora, [ca ]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une  : noir , papier de couleur ) ; 50 × 35 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : propagande
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Bakounine, Michel (1814-1876)  ; Faure, Sébastien (1858-1942)  ; Kropotkine, Pierre (1842-1921)  ; Proudhon, Pierre-Joseph (1809-1865)  ; Reclus, Élisée (1830-1905)
    • Presse citée  : Libertario (Milano, il)  ; Umanità Nova (1920-…)  ; Volontà (Napoli)
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
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    [ texte (papier de couleur) ]

    texte :

    L’Aurora [pagina] 3

    Gli anarchici, chi siamo, che cosa vogliamo

    Nè ingenui nè violenti…

    Si ha degli anarchici, come individui, la più falsa delle idee.

    Gli uni ci considerano come degl’innocui utopisti, dei dolci sognatori, e ci trattano di spiriti chimerici dalle immaginazioni stravaganti il che è come dire dei semi-pani. Costoro propendono a ravvisare in noi dei malati che le circostanze possono rendere pericolosi, ma non dei malfattori sistematici e coscienti.

    Gli altri hanno di noi un giudizio ben differente pensano che gli anarchici siano dei bruti incoscienti, degli esseri odiosi, violenti e forsennati contro i quali non si è mai troppo premuniti nè si esercita una repressione abbastanza implacabile.

    Gli uni e gli altri sono nell’errore. Se noi siamo degli utopisti, lo siamo nello stesso modo di tutti quelli che ci hanno preceduti, i quali, hanno osato proiettare sullo schermo dell’avvenire delle immagini in contraddizione con quelle dei loro tempi... Noi siamo effettivamente i discendenti e i continuatori di questi Individui, i quali, dotati di una percezione e di una sensibilità più vive dei loro contemporanei, hanno intravveduto l’ alba, sebbene sprofondati nella notte.

    Noi siamo gli eredi di quegli uomini i quali, pur vivendo in un’epoca d’ignoranza, di miseria, d’ oppressione, di bruttura, d’ ipocrisia, d’ iniquità e di odio, hanno intravveduto una Città del sapere, del benessere, della libertà, della bellezza, della sincerità, della giustizia e della fratellanza, e che, con tutte le loro forze, hanno lavorato all’ edificazione di questa Città meravigliosa.

    Che i privilegiati, i soddisfatti e tutta la sequela immonda dei mercenarii e degli schiavi interessati al mantenimento e preposti alla difesa del Regime di cui sono o credono di essere i profittatori, lancino sdegnosamente l’epiteto peggiorativo d’ utopisti, dì sognatori, di spiriti stravaganti contro i coraggiosi artigiani e contro i chiaroveggenti costruttori di un’avvenire sociale migliore, è nel loro interesse. Essi sono nella logica delle cose.

    Ma è certo che, senza questi sogna-tori di cui noi facciamo fruttificare le idee ereditate, senza questi costruttori chimerici e malati — è così che in ogni tempo sono stati qualificati i novatori e i loro discepoli —noi saremmo ancora in quelle tenebrose epoche di schiavitù che stentiamo a credere che siano veramente esistite, tanto l’ uomo era ignorante, selvaggio e miserabile. Utopisti, perchè noi vogliamo che l’evoluzione segua il suo corso, liberandoci dalla schiavitù moderna, dal salariato, e faccia del produttore di tutte le ricchezze un’ essere libero, degno, felice e amorevole ?

    Sognatori, perchè noi prevediamo ed annunciamo la distruzione dello Stato la di cui funzione è di sfruttare il lavoro, d’asservire il pensiero, di soffocare lo spirito di rivolta, di paralizzare il progresso, di stroncare le iniziative, di perseguitare gli umili, d’ ingrassare gl’intriganti, di derubare i contribuenti, di sostenere i parassiti, di favorire la menzogna e I’ oscurantismo, di stimolare all’assassinio e all’odio, e, quando il suo potere è minacciato, di gettare sui campi di massacro tutte le esistenze che il popolo ha di più sane, di più vigorose, di più belle ?

    Spiriti chimerici, semi-pazzi, perchè, constatando le trasformazioni lente, troppo lente, ma inevitabili, che so-spingono le società unione verso nuove strutture edificate su basi rinnovate, noi consacriamo le nostre energie per demolire la struttura della società capitalista e autoritaria ?

    Noi sfidiamo gli spiriti informati e attenti del nostro tempo ad accusare seriamente di squilibrati gli uomini che progettano e che preparano consimili trasformazioni sociali.

    Insensati, al contrario, non solo a metà ma totalmente, quelli che s’ immaginano di poter sbarrare la strada alle generazioni contemporanee che marciano verso la Rivoluzione sociale, come il fluisse si dirige verso l’oceano : essi possono con I’aiuto di potenti dighe e d’ abili deviazioni, rallentare più o meno il corso del fiume, ma è fatale che questo tosto o tardi si precipiti nel mare.

    No ! Gli Anarchici non sono nè utopisti, nè dei sognatori, nè dei pazzi, e la prova è che ovunque i Governi lì attaccano e lì relegano nelle carceri alfine d’impedire alle parole di Verità ch’essi propagano di penetrare negli orecchi dei diseredati, mentre che, se I’ insegnamento libertario contenesse del chimerico o della demenza sarebbe loro facile farne emergere la sragione-volezza e I’assurdità.

    Nobiltà degli anarchici

    Certuni pretendono che gli anarchici siano dei bruti ignoranti.

    È vero che tutti i libertari non possiedono I’alta coltura e I’ intelligenza superiore di Proudhon, di Bakounine. di Eliseo Reclus e di Kropotkine. È esatto che molti anarchici colpiti dalla sventura propria dei tempi moderni, la miseria, hanno dovuto dall’età di dieci o dodici anni abbandonare la scuola e lavorare per vivere ; ma il fatto solo di essersi elevati fino alla concezione anarchica denota una comprensione viva e attesta uno sforzo intellettuale di cui sarebbe incapace un bruto.

    L’anarchico legge, studia, medita, s’ istruisce ogni giorno. Egli prova il bisogno d’ allargare continuamente il circolo delle sue conoscenze, d’arrichire costantemente le sue cognizioni. Egli s’interessa alle cose serie ; si appassiona per la bellezza che lo avvince. Il suo sforzo per formarsi una coltura più profonda e più estesa, non si arre-sta mai. Egli non crede mai di saperne abbastanza. Più apprende e più gli piace educarsi. Per istinto egli sente che se vuole illuminare gli altri bisogna che prima faccia provvigione di luce.

    Ogni anarchico è un propagandista egli soffre a tacere le convinzioni che lo animano e la sua più grande gioia consiste nell’esercitare intorno a lui, in ogni circostanza, I’ apostolato delle sue idee. Egli pensa di aver perduto la sua giornata se non ha niente imparato e niente insegnato, e tiene sì alto il culto del suo ideale, che osserva, paragona, riflette, studia sempre, tanto per avvicinarsi all’Ideale e rendersene degno, quanto per essere maggiormente in grado di esporlo e di farlo amare.

    E quest’uomo può essere un bruto insensato ? Un simile individuo può essere un crasso ignorante ?

    Menzogna I Calunnia !

    Umanità degli anarchici

    L’ opinione la più diffusa è che gli anarchici siano dei violenti, delle anime gonfie d’ odio. Ciò è, e non è.

    Gli anarchici sentono dell’odio ; essi sono vivaci e multipli, ma il loro odio non è che la conseguenza logica, necessaria, fatale del loro amore. Essi odiano la servitù, perchè hanno l’amore dell’indipendenza essi detestano il lavoro sfruttato, perchè amano il lavoro libero : essi combattono violentemente la menzogna, perchè difendono ardentemente la verità : essi esecrano l’ iniquità, perchè hanno il culto del giusto ; essi odiano la guerra, perchè combattono appassionatamente per la pace.

    Noi possiamo prolungare queste enumerazioni e dimostrare come tutto l’odio che gonfia il cuore degli Anarchici ha per causa I’ ardente attaccamento alle loro convinzioni, e che quest’odio è legittimo e fecondo, è virtuoso è sacro.

    Non siamo naturalmente odiatori ; siamo al contrario di cuore affettuoso e sensibile, di temperamento accessibile all’amicizia, all’amore, alla solidarietà, a tutto ciò che è di natura tendente ad avvicinare gl’individui.

    E non potremmo essere diversamente, poichè il più caro del nostro sogno e del nostro fine, è di sopprimere tutto ciò che solleva gli uomini in stato di guerra gli uni contro gli altri Proprietà, Governo, Chiesa, Militarismo, Polizia, Magistratura.

    Il nostro cuore sanguina e la nostra coscienza si rivolta dí fronte al contrasto della miseria e dell’opulenza. I nostri nervi vibrano e il nostro cervello in-sorge alla sola evocazione delle torture che subiscono quelli che, in tutti i paesi e a milioni, agonizzano nelle prigioni e nei bagni penali. La nostra sensibilità freme e tutto il nostro essere è preso da indignazione e da pietà al pensiero dei massacri, delle barbarie, delle atrocità che col sangue dei combattenti imbevono i campi di battaglia.

    Gli odiatori, sono i ricchi che fissano gli occhi al quadro dell’indigenza che li circonda di cui sono la causa ; sono i governanti che, ad occhio asciutto, ordinano i rnassacri ; sono gli esecra-bili profittatori che raccolgono le (ultime nel sangue e nel calmarne ; sono i cani di polizia che stringono le ma-nette ai polsi dei poveri diavoli : sono i magistrati che, senza indulgere con-dannano in nome della Legge e della Società, gli sventurati che sono vittime della Legge e della Società.

    Quanto all’accusa di violenti con cui si pretende di colpirci, basta, per farne giustizia, aprire gli occhi e constatare che, nel mondo attuale come nei secoli passati. la violenza governa, domina, broglia e assassina. Essa è la regola ipocritamente organizzata e sistematica di ogni governo. Essa si pratica e si afferma tutti i giorni sotto la veste dell’agente fiscale, del proprietario, del padrone, del gendarme, del carceriere, del boia, dell’ufficiale, tutti professionisti, sotto forme multiple, della Forza, della Violenza, della Brutalità.

    Gli Anarchici vogliono organizzare I’ accordo libero, I’ aiuto fraterno, l’intesa armoniosa. Ma essi sanno - per esperienza, per ragionamento e per storia - che non potranno edificare la loro volontà di Benessere e di Libertà per tutti che sulle rovine delle istituzioni costituite. Essi hanno coscienza che solo una Rivoluzione violenta avrà ragione delle resistenze dei dominanti e dei loro mercenari. La violenza di-viene così, per essi, una fatalità ; essi la subiscono, ma non la considerano che come una reazione resa necessaria dallo stato permanente di legittima di-fesa nel quale si trovano posti ad ogni momento i deseredati.

    La logica dell’anarchismo

    La tesi anarchica importa nella pratica alcune conseguenze che è indispensabile segnalare.

    Una rapida esposizione di questi coronari basterà a situare gli Anarchici in faccia a tutti gli altri aggruppamenti e a tutte le altre tesi, ed a precisare i tratti mediante i quali noi ci differenziamo da tutte le altre scuole filosofiche-sociali.

    Prima conseguenza — Colui che nega e combatte I’Autorità morale (la Religione), senza negare e combattere le altre non è un vero anarchico e, aggiungo, non è un anarchico integrale, poichè, sebbene nemico della Autorità morale, egli resta partigiano dell’Autorità politica ed economica.

    È lo stesso e per il medesimo motivo, di colui che nega e combatte la Proprietà, ma ammette e sostiene la legittimità e la bontà dello Stato e della Religione.

    È ancora lo stesso caso di colui che nega e combatte lo Stato, ma ammette e sostiene la Religione e la Proprietà. L’ Anarchico integrale condanna con la medesima convinzione e attacca con eguale ardore tutte le forme e le manifestazioni dell’Autorità, e si eleva con eguale vigore contro tutte le imposizioni che esse comportano.

    Dunque, in fatto come in diritto, l’Anarchismo è antireligioso, anticapitalista ed antistatale. Esso non risparmia, i suoi colpi, nè allo Stato, nè alla Proprietà, nè alla Religione ; ma vuole sopprimerli tutti e tre.

    Seconda conseguenza — Gli Anarchici non accordano alcuna efficacia ad un semplice cambiamento tra il personale che esercita l’Autorità. Essi considerano i governanti e i possidenti, i preti e i moralisti, uomini come gli altri, i quali, non sono per natura nè peggiori nè migliori dei comuni mortali e che, se essi imprigionano, uccidono, se vivono del lavoro altrui, se menticono, se insegnano una morale falsa e convenzionale, è perchè sono funzionalmente nella necessità di opprimere, sfruttare, mentire.

    Nella tragedia che si svolge, è la parte del Governo, qualunque esso sia, quella di opprimere, di fare la guerra, d’ imporle le imposte, di colpire quelli che urtano la legge e dì massacrare quelli che insorgono ; è il compito del capitalista, qualunque esso sia, quello di sfruttare il lavoro e di vivere da parassita ; è il compito del prete e del professore di morale, chiunque essi siano, di soffocare il pensiero, oscurare la coscienza e d’ incatenare la volontà.

    Perciò noi combattiamo tutti i ciarlatani, qualunque essi siano, dei partiti politici, nessuno escluso, che tendono i loro sforzi a persuadere le masse, di cui mendicano i suffragi, che tutto và male perchè essi non governano e che tutto andrebbe bene se essi governassero.

    Terza conseguenza — Risulta da ciò che precede che, sempre logici, noi siamo gli avversari dell’Autorità da esercitare pel medesimo titolo e nel medesimo grado che lo siamo dell’Autorità da seguire.

    Non volere obbedire, ma volere comandare, non significa essere anarchici, Rifiutarsi di lasciar sfruttare il proprio lavoro, ma consentire a sfruttare il lavoro altrui, non è essere anarchici. Il libertario si rifiuta di dare ordine nello stesso modo che si rifiuta di riceverne. Egli prova per la condizione di capo tanta repugnanza quanto per quella di subordinato. Non consente a sfruttare gli altri come non consente di essere sfruttato lui stesso. È ad eguale distanza dal padrone e dallo schiavo. Ma possiamo in pari tempo dichiarare che, a conti fatti, noi accordiamo a quelli che si rassegnano alla sottomissione le circostanze attenuanti le quali rifiutiamo formalmente a quelli che consentono a comandare polche i primi si trovano forzatamente nella necessità — è per essi, in certi casi, una questione di vita o di morte — di rinunciare alla rivolta, mentre che nessuno è nell’obbligo di ordinare, di esercitare funzioni di capo o di padrone.

    Quì emergono le opposizioni profonde, le distanze irriducibili che separano i gruppi anarchici da tutti i partiti politici che si dicono rivoluzionari o passano per tali. Poichè, dal primo all’ultimo, dal più bianco al più rosso, tutti i partiti politici non cercano che di scacciare dal Potere il partito che lo detiene per impadronirsene essi e diventare padroni a loro volta. Tutti sono partigiani dell’Autorità... alla condizione ch’essi stessi la detengano.

    Quarta conseguenza — Noi non vogliamo solamente abolire tutte le forme dell’Autorità, ma vogliamo ancora distruggerle tutte simultaneamente e proclamiamo che la distruzione totale e simultanea. è Indispensabile.

    Perchè ?

    Perchè tutte le forme dell’Autorità si collegano ; esse sono indissolubilmente legate le une alle altre. Esse sono complici e solidali. Lasciandone sussistere una sola significa favorire la resurrezione di tutte. Sventura alle generazioni, che non avranno il coraggio di andare fino alla totale estirpazione del germe viscido, del focolare d’ infezione I Esse vedranno prontamente riapparire le germinazione. Inoffensivi in principio, per non allarmare, impercettibili e quasi senza forza i germi si svilupperanno, si fortificheranno e allorche il male, sarà perfidamente e nell’ombra ingrandito, apparirà in piena luce, occorrerà ricominciar la lotta per sotterrarlo definitivamente.

    No l no ! non mezze misure, niente concessioni. Tutto o niente.

    La guerra è dichiarata tra i due principi che si disputano l’ impero del mondo : Autorità o Libertà. Il democraticismo sogna una conciliazione ; I’ esperienza ha dimostrato la stolta assurdità d’ una associazione tra questi due principii che si escludono.

    Bisogna scegliere. Soli, gli Anarchici si pronunciano in favore della Libertà. Essi sono contro il mondo intero.

    Non importa ! Vinceranno.

    Sébastien Faure

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    [Primo maggio libertario : una rivoluzione libertaria, nelle coscienze e negli strumenti di vita, per l’umanità]

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    Primo maggio libertario : una rivoluzione libertaria, nelle coscienze e negli strumenti di vita, per l’umanità]. — [S.l.] : FAI_ (Federazione anarchica italiana) : Umanità nova, (GATE (Roma)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 60 × 43 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)  ; Libreria Anomalia (Roma)
    • Liste des thèmes  : Premier Mai
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    Umanità Nova

    29 aprile 1967

    FAI — Federazione Anarchica Italiana — FAI

    Primo maggio libertario

    Il Primo Maggio è ormai più celebrazione della Chiesa e dei governi che giorno di rivendicazioni sociali dei lavoratori, come i cinque anarchici precursori impiccati a Chicago nel 1887 avevano voluto con il loro supremo sacrificio.

    I partiti ed i sindacati esaltano le programmazioni governative di conservazione del sistema capitalistico invece di affrontare decisamente, con armi moderne di lotti, la rivoluzione tecnologica che sta trasformando la società, senza Marx e contro l’uomo, addossandone il prezzo ai soli lavoratori che duramente pagano con la disoccupazione.

    La pretesa « rivoluzione » giovannea, continuata de Paolo VI, ci vorrebbe presentare una Chiesa ansiosa di rinnovamento della società, ma in realtà la Chiesa è ferma nel voler perpetuare il suo potere sulle coscienze, pur la sciando invulnerato il potere dell’uomo su altri uomini.

    La rivoluzione socialista, da un lato tende ad inserirsi sempre più nell’economia capitalistica e seguirne le leggi, annullando ogni aspirazione ad una vera società socialista e libera e, dall’altro, ricrea il culto della personalità ed il mito dello Stato-guida totalitario e dello Stato-padrone.

    Tutto, invece, dovrebbe portare portare ad una rivoluzione libertaria che ponga il progresso tecnico e scientifico al servizio dell’uomo, la produzione al servizio del consumatore e non della speculazione e dello sfruttamento : al servizio di tutti, infine, con la libertà come cardine di una società che associ i propri sforzi per soddisfare i bisogni e l’espansione culturale della collettività, partendo dal singole, nella pace.

    Questo vogliono gli anarchici con la loro lotta di sempre, nel ricordo dei loro martiri :

    Una rivoluzione libertaria, nelle coscienze e negli strumenti di vita, per l’umanità

    Supplemento al n° 16 di « Umanità Nova » del 29 aprile 1967 - Giornale murale sul Registro Stampa al n. 4891, Tribunale di Roma, 31-10-1955 — Stabilimento tipografico GATE, Roma


    sources :
     


    [Non votare, ma autogoverno]

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    Non votare, ma autogoverno]. — Roma Rome : FAI_ (Federazione anarchica italiana) : Umanità nova, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 50 × 35 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : autogestion  ; délégation de pouvoir (élections)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    [ texte (journal mural) ]

    texte :

    4 maggio 1968 Umanità Nova

    Federazione Anarchica Italiana

    Non votare

    Ma autogoverno

    Cittadini

    Ancora una volta i partiti chiedono voti in nome della sovranità popolare. Gli anarchici a più riprese affermato la loro posizione astensionista : ancora una volta non voteranno.

    I candidati alla promissa legislatura non sono nè migliori nè peggiori dei loro predecessori. Non si tratta, quindi, degli uomini, ma delle istuzioni che non sono valide, del sistema che è marcio, dello Stato che divora le coscienze e vegeta in atti che si ispirano all’esperienza fascista, alle leggi del regime non defunto, malgrado il fallimento, per volontà di popolo, dei tentati colpi di Stato Tambroni e SIFAR, preparati sotto l’ampio mantello delle irresponsabilità parlamentari.

    Cittadini, lavoratori

    Lo Stato ci spoglia dei nostri averi e non dà conto del contributo che noi gli versamio : ci spoglia della sovranità popolare restringendola a potere direzionale di pochi, della libertà, soffocando le iniziative spontanee dell’individuo ed annullando la personalità umana nelle sue più genuine espressioni.

    Il voto non porta rimedio ai nostri mali. Il sistema rappresentativo, compresso nel frantoio dello Stato, si trasforma in strumento di potere.

    Cittadini

    Le avanguardie giovanili hanno compresso che una esigenza libertaria pervade il mondo contemporaneo, dall’occidente all’oriente, e non perdonano le acquiescenze al potere costituito, le concessioni al sistema autoritario, i paternalismi che intendono deviare dalla strada intrapresa. Esse respingono un gerarchismo anacronistico, schemi, leggi e ordinamenti di un mondo ormai superato ; esse danno un senso libertario a metodi di autogoverno, antiautoritari, con cui costruire, su proposte e progetti deddati da indirizzi costanti di libertà, di autodeterminazione, di sviluppo sociale, una prassi nuova, che conferisca alle assemblee compiti ieri riservati al corpo scelto direzionale, in funzione di autonomia e di contropotere. Gli universitari hanno ottenuto molto di più col metodo dell’azione diretta di quanto potranno attenere dalla consultazione elettorale.

    Col non votare e operando l’avvio ad una rivoluzione liberatrice, gli anarchici vogliono anticipare i fattori di progresso che essa contiene, rivendicare la libertà come mezzo e come fine, lottare contro privilegi e monopoli, assicurare l’emancipazione dei lavoratori ad opera dei lavoratori stessi.

    La Federazione Anarchica Italiana

    [Supplemento al n. … di] « Umanità Nova » del 4 maggio 1968 — Giornale murale Iscritto sul Registro Stampa al n. 4891, Tribunale di Roma, 31-10-1955 — Stabilimento tipografico GATE ; Roma


    sources :
     

    1968
    Affiche liée



    [12-15 dicembre 1969]

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    [
    12-15 dicembre 1969]. — [S.l.] : FAI_ (Federazione anarchica italiana), [ca ] (GATE (Roma)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 60 × 43 cm.

    • Affiches par pays  :
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : répression
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Pinelli, Giuseppe (1928-1969)
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    12-15 dicembre 1969

    A tre anni dalla strage di piazza Fontana e dall’assassinio del compagno Pinelli, il regime chiarisce la logica del suo disegno liberticida.

    L’acutizzarsi della persecuzione delle forze rivoluzionarie tende :
    — a contrastare la presa di coscienza dei lavoratori ;
    — a comporre i conflitti sociali attraverso patteggiamenti di vertice ;
    — ad assicurare la « pace sociale » con il terrorismo di uno stato di polizia.

    Contro questi tentativi, contro lo sfruttamento, contro il potere, per la liberazione di tutti i compagni arrestati, gli anarchici rinnovano il loro impegno di lotta contro lo Stato e le sue istituzioni.

    Commissione di corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana

    « Umanità Nova » - Pag. 6-7 - Autorizzazione giornale murale Registro Stampa n. 4891 (Tribunale di Roma del 31-10-1955) — Stampato dalla Tipografia GATE, Roma, via del Taurini 19


    sources :
     


    [1° maggio 1972]

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    [
    1° maggio 1972]. — Roma Rome : Umanità nova, (GATE (Roma)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 59 × 43 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)  ; Libreria Anomalia (Roma)
    • Liste des thèmes  : Premier Mai
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    1° maggio 1972

    I partiti riformisti e lo Stato ne fanno un giorno di festa pre - elettorale
    Noi ne facciamo un giorno di lotta

    — Contro i padroni e il capitalismo
    — Contro la disoccupazione
    — Contro la repressione antipopolare
    — Contro le elezioni-truffa, in cui ravvisiamo un modo per rinsaldare le strutture dello Stato, principale strumento di oppressione di sfruttamento e di violenza
    — Per realizzare una società senza sfruttati e senza oppressori

    Il comunismo deve essere anarchico

    Collettivo redazionale « Umanità Nova »

    « Umanità Nova » - Giornale murale iscritto sul Registro Stampa al n. 4891 (Tribunale di Roma del 31-10-1955) - Tip. GATE, Roma, Via dei Taurini, 19


    sources :
     


    [Libertà per l’anarchico Giovanni Marini]

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    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Libertà per l’anarchico Giovanni Marini]. — Napoli Naples : Umanità nova, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 60 × 43 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  :
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Marini, Giovanni (1942-2001)
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte (rouge et noir) ]

    texte :

    Libertà per l’anarchico

    Giovanni Marini

    La sera del 7 luglio 1972 il compagno Giovanni Marini, nel difendersi da una ennesima e premeditata aggressione, stato costretto a ferire mortalmente un fascista.

    Il compagno ha agito in evidente stato di legittima difesa.

    I fascisti, l’ala più retriva del padronato, servi e strumenti dello Stato, da anni imbastiscono una serie di provocazioni contro il movimento degli sfruttati e le loro minoranze organizzate.

    Marini e colpevole, per la giustizia di Stato, di non essersi lasciato massacrare dai fascisti.

    Noi chiediamo l’immediata liberazione del compagno Giovanni Marini invitando alla lotta tutti quegli antifascisti e rivoluzionari che individuano nello Stato e nei padroni i nemici di sempre.

    Tutti a Napoli il 25 aprile
    a piazza Carlo III alle ore 10,30
    comizio a Porta Nolana alle 11,30

    « Umanità Nova » — Giornale murale iscritto sul Registro Stampa al n. 4891 (Tribunale di Roma del 31-10-1955) — Tip. GATE Roma, via del Taurini, 19


    sources :
     






    [Irlanda : due compagni anarchici condannati alla forca !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Irlanda : due compagni anarchici condannati alla forca !]. — [S.l.] : FAI_ (Federazione anarchica italiana) : Umanità nova, [ca ] (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une  : noir , papier de couleur ) ; 83 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)  ; CDA (FA, Paris)  ; Libreria Anomalia (Roma)
    • Liste des thèmes  : justice  ; mort
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Irlande du Nord  ; Peine de mort
    • Noms cités (± liste positive)  : Mc Phillips, Marie  ; Murray, Noel
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : soutien à militants
    notes :
    descriptif :


    [ Sur la condamnation à mort de deux anarchistes accusés d’avoir tué un policier. Dessin d’une corde ]

    texte :

    Irlanda : due compagni anarchici

    condannati alla forca !

    Il capitalismo sta vivendo un periodo di profonda crisi economica e politica dovuta alle sue difficoltà interne ed allo sviluppo delle lotte proletarie in tutte il mondo.

    L’applicazione di nuove leggi (in Italia la legge Reale) e il rafforzamento degli apparati repressivi dello Stato (magistratura, polizia, esercito) in Europa rientro nel progetto di costruzione di un sistema sempre più perfezionato di repressione e di controllo ideologica che freni le spinte delle masse sfruttate.

    In particolare nella Repubblica d’Irlanda, per opera di un governo a composizione socialdemocratica, la lotta aperta antiproletaria raggiunge punte assai elevate coll’impiego sistematico della tortura, l’uso della provocazione e l’estenzione dei poteri polizieschi. Non è quindi un caso che proprio in questo paese due anarchici, Noel Murray di 25 anni e la sua compagna, Marie Mc Phillips di 27 anni, siano stati condannati alla pena di morte mediante impiccagione perchè sospettati di aver participato, nel settembre scorso, ad una rapina in banca conclusati con la morte di un poliziotto. Il barbaro omicidio di stato verrà eseguito a Dublino il 27 luglio.

    Contro i compagni non c’è l’ombra di una prova, ma solo la volontà del governo in carica di presentarsi alle prossime elezioni come garante dell’ordine e dell’autorità : la loro condanna è una condanna politica comme Sacco e Vanzetti ed altri nella storia.

    Contro l’internationale della repressione rispondiamo con una vasta mobilitazione internazionale per salvare i due compagni irlandesi dalle mani del boia !

    Mobilitiamoci per dimostrare che, nonostante la censura dei giornali e dei mezzi d’informazione, gli occhi dei proletari sono puntati sui carnefici di Dublino !

    FAI-Federazione Anarchica Italiana — Umanità nova , settimanale anarchico

    Supplemento al n. 29 du Umanità Nova - Giornale murale iscritto sul Registro Stampa al n. 4891 (Trib. di Roma) - Stampa : Tipographia "Il Seme" - Carrara


    sources :
     

    [ca  1976]
    Affiche liée



    [Solidarietà rivoluzionaria con la Spagna libertaria]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Solidarietà rivoluzionaria con la Spagna libertaria]. — Carrara Carrare : Umanità nova, (Tipografia "il Seme" (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une  : noir ) ; 61 × 41 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : histoire
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Espagne : histoire : 1931-1936  ; Espagne : histoire : 1936-1939
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    foto e testo

    texte :

    19 luglio

    40 anni fa il proletariato spagnolo organizzato nella CNT (sindacato anarcosindacalista) e nella FAI (Federazione Anarchica Iberica) insorgeva contro il colpo di stato del fascista Franco e dava inizio alla rivoluzione sociale. Tre anni durissimi durava la sua lotta contro il fascismo internazionale, la borghesia repubblicana e lo stalinismo, tutti, anche se in forme diverse, nemici irriducibili dell’instaurazione del comunismo libertario. Militarmente sconfitto il proletariato libertario doveva sopportare 40 anni di fucilazioni di massa, di campi di concentramento, di intensificazione dello sfruttamento. Ma tutto questo non è bastato a sconfiggere la sua volontà egualitaria di emancipazione. Ne è dimostrazione il fatto che dopo 40 anni con la radicalizzazione della lotta anticapitalistica ed antistatale, con l’uso costante della solidarietà operaia, con la violenza sociale e collettiva e tutte le forme di azione diretta, la CNT e il movimento libertario si stanno ricostruendo al di fuori di ogni compromesso e tendono ad influenzare sempre di più la maggioranza del proletariato cosciente nella sua lotta per l’emancipazione.

    Solidarietà rivoluzionaria alla Spagna libertaria

    Umanità Nova settimanale anarchico

    19 luglio 1970


    sources :
     






    [Lo Stato processa Valpreda, processiamo lo stato]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Lo Stato processa Valpreda, processiamo lo stato]. — [S.l.] : FAI_ (Federazione anarchica italiana), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : justice  ; procès
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Italie : histoire : 1968—>
    • Noms cités (± liste positive)  : Pinelli, Giuseppe (1928-1969)  ; Valpreda, Pietro (1933-2002)
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : soutien à militants
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

     
    texte :

    Lo Stato processa Valpreda

    Processiamo lo Stato

    1969-1980

    Dopo undici anni lo stato italiano ripropone con arroganza la consunta teoria degli opposti estremismi chiedendo la condanna all’ergastolo di Pietro Valpreda per la strage di piazza Fontana.

    Lo stato non potendo accusare se stesso, vero ed unico mandante di quella strage, cerca nuovamente un capro espiatorio per occultare i suoi delitti nel momento in cui esiste più una reale opposizione e cresce la sua impunità. Oggi come allora dobbiamo impedire che quell’episodio, emblematico della criminalità del potere, venga paradossalmente usato per ridare credibilità allo stato e alle istituzioni. Gli anarchici accusano lo stato italiano sia per la diretta responsabilità nella strage (governo, magistratura, polizia e servizi segreti) sia per aver usato (partiti d’opposizione) la verità sulla strage per acquisire maggiore potere ricattando il governo.

    Gli anarchici ribadiscono che Valpreda è innocente, che Pinelli è stato assassinato, che la strage è di Stato.

    [A]

    Federazione Anarchica Italiana, commissione di corrispondenza

    Umanità nova […]


    sources :
     

    1980
    Affiche liée





    [Via Correggio non va sgomberata, l’autogestione deve continuare]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Via Correggio non va sgomberata, l’autogestione deve continuare]. — Milano Milan : gli occupanti di Via Correggio, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  :
    • Lieux d’archivages  :
    • Liste des thèmes  : squatt
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : A rivista anarchica (Milano)  ; Autogestione : rivista anarcosindacalista  ; Collegamenti Wobbly (Genova)  ; Controinformazione  ; Lotta Continua  ; Primo Maggio  ; Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : spectacle, concert, fête…
    notes :
    descriptif :


    Testo e foto

    texte :

    VIA CORREGGIO NON VA SGOMBERATA L’AUTOGESTIONE DEVE CONTINUARE

    4000 firme di solidarietà

    Via Correggio 18 occupata 7 anni fa da giovani e famiglie senza tetto fu autogestita da subito, come abitazione e centro sociale dagli abitanti e dal comitato di quartiere. In seguito alla pressione di questa realtà l’area ex Mellin venne vincolata nel piano regolatore ad uso sociale. Negli anni successivi l’occupazione è stata oggetto di varie evoluzioni, varie esperienze culturali, alcune nate poi morte, altre che continuano ad esprimersi insieme alle nuove :
    — gruppo del “Cortile” e il “Corpo” come ricerca, teatro e animazione
    — ex “Vidicon” spazio aperto allo spettacolo e ad uso collettivo
    — “virus” spazio aperto a realtà giovanili di tutta Italia e anche estere, che organizza concerti su problemi sociali autogestendosi all’interno un bar con prezzi inesistenti in tutta Milano
    — “Nero”, un foglio anarchico milanese
    — botteghe di giovani artigiani
    — coordinamento di lotta per la casa
    — coordinamento di lavoratori precari
    — ed un futuro centro di ecologia sociale “Cerchio Apaches”.

    Queste realtà che hanno sempre mirato ad una libera aggregazione giovanile sono state e continuano ad essere anche un reale momento di lotta contro la diffusione di EROINA (prima con la commissione contro l’eroina e poi con grossi concerti contro la droga).

    Nonostante la precarietà della situazione, tutto questo è stato reso possibile grazie anche alla continua manutenzione di risanamento da parte degli occupanti degli stabili in via di degrado. Stiamo studiando inoltre un ampio progetto di AUTOCOSTRUZIONE DIRETTA per migliorare maggiormente la situazione di vita abitativa.

    Una nuova ordinanza di sgombero seguita da 11 debubce di occupanti da parte della proprietà Mantovani minaccia il nostro lavoro, teso anche a eliminare quei disguidi causati a volte dal volume della musica che alcuni abitanti del quartiere ci hanno fatto notare.

    Nonostante gli impegni presi dal Comune e dal CDZ quest’area vede, ancora oggi, un’iniziativa speculativa. Buon parte dell’area è tornata di fatto nelle mani della proprietà : lo verifichiamo dalla costruzione della casa di lusso da parte dell’immobiliare EDILCOLOR e dagli interventi di ristrutturazione già avviati nella parte che si affaccia su via A. Mario.

    L’OCCUPAZIONE E’ STATA ED E’ TUTTORA IMPEGNATA NELLA LOTTA COMPLESSIVA SUL PROBLEMA SOCIALE DELLA CASA CONTRO GLI SFRATTI, LE VENDITE FRAZIONATE ecc.....

    Chiediamo quindi a tutti la solidarietà ad un impegno reale affinchè questa realtà continui ad esprimersi.
    Gli occupanti di Via Correggio 18

    (seguono le firme)
    Libreria Utopia, Via Moscova, Milano - redazione di ‘A’ Rivista anarchica - redazione di Lotta Continus per il Comunismo - Libreria Sapere, Piazza Vetra, Milano - Libreria Calusca, Corso di porta Ticinese, Milano - Redazione della Rivista Primo Maggio - Redazione della Rivista Controinformazione - Libreria Internazionale, Piazza S. Eustorgio, Milano - Cinema Tetaro Cristallo, Via Castelbarco, Milano - libreria Feltrinelli, Via S.Tecla, Milano - Cooperativa La Comune, Via festa del Perdono, Milano - Circolo La Comune di Franca Rame e Dario Fo - Redazione di Umanità Nova - Redazione della rivista Autogestione - Federazione Anarchica Milanese - Consiglio dei Delegati dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano - La Fornace - Radio Black Out, Via S. Rocco, Milano - Comitato Operaio dei Cassaintegrati dell’Alfa Romea - Comitato di Lotta S.I.P. Milano - Collettivo dei Lavoratori Citroen, Milano - Coordinamento Lavoratoei 285 Enti Locali - Redazione della rivista Collegaenti per l’Organizzazione Diretta di Classe - Circolo Romana, Corso Lodi 8, Milano - redazione della rivista Sciopero - Redazione de Il Programma Comunista - Comitato d’Occupazione di Via Farini 8, Milano - Comitato d’Occupazione di Via Montello 6, Milano - Officina della Comunic/Azione Diretta, Milano - Centro Sociale Anarchico di Via Conchetta 18, Milano - Gruppo di Controinformazione Anarchico Salvatore Cinieri, Via Conchetta 18, Milano - Comitato di Lotta per la Casa, Via Savona 13, Milano - Comitato d’Occupazione di Via Sanzio 8, Milano - Circolo Culturale di Via rembrandt 2, Milano - OLTRE A 4000 FIRME DI SOLIDARIETA’ IN DIFESA DELLA CASA
    (seguono firme aggiunte a mano)

    Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa (MI) - Nucleo Anarchico Gratosolio (MI) - Collettivo Musicale Metropolitano (MI) - Collettivo Fotoserografico (MI) - Musicinetetaro Anteo (MI) - Centro Sociale Garibaldi (MI) - Redazione di Wobbly - Lega de "Il Manifetso" (MI) - Libreria Cento Fiori (MI) - Libreria l’Incontro (MI) - Centro Sociale Gaetano Amoroso - Lega Comunista Rivoluzionaria (MI) - Nuova Cultura Editrice (MI) - Teatro dell’Elfo (MI) - Coop. Punti Rossi (MI) - Casa Editrice macchina Libri (MI) - Comitato Occupanti Corso Garibaldi 89 (MI) - Centro Sociale Anarchico Porta Romana (MI) - Libreria Paranoia City (Zurigo) - Ditta Edile Artigiana (MI) - TeAter (Zurigo - New York) - Collettivo libertario di Como


    sources :
     









    [Buone notizie... per i padroni]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Buone notizie... per i padroni]. — [S.l.] : [s.n.], [ ?]. — 1 affiche (manuscr. ), coul. (deux  : rouge , noir ) ; 100 × 68 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  :
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    Buone notizie...
    per i padroni

    I provvedimenti antioperai concordati tempo fa tra Confindustria e CGL-CISL-UIL per aumentare lo sfruttamento in fabbrica stanno dando buoni frutti. Infatti ci dice il Corriere della Sera : L’indice delle ore lavorate mensilmente per operaio della grande industria ha registrato un aumento del 6,6% nel corso del 1° semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del ’96. Va comunque sottolineato che nel periodo in esame è stata registrata una sensibile contrazione sia delle ore di lavoro perdute per conflitti di lavoro, sia quelle concesse dalla Cassa Integrazione. Inoltre nel solo mese di giugno di quest’anno vi sono state tre giornate lavorative in più.
    E chi credeva che quei provvedimenti dovessero servire a ridurre la disoccupazione, così come sbandieravano ai quattro venti i burocrati del sindacato, resta servito ; citiamo sempre dal Corriere della Sera : La situazione occupazionale non accenna a migliorare ma le industrie del tessile-abbigliamento riescono ancora a mantenersi su basi produttive piuttosto buone. Secondo le ultime rilevazioni ISTAT, nel mese di giugno l’occupazione alle dipendenze delle industrie tessile-abbigliamento-calzature è scesa rispetto allo stesso mese del 1976 del 3,8%. Produzione in salita invece per le industrie del settore ; la produzione, infatti, delle calzature è aumentata del 12,1%, vestiario 8,9%, tessili 11%.

    Tratto da Umanità Nova
    settimanla anarchico
    n°33 del 2 ottobre

    Umanità Nova è in vendita in tutte le edicole


    sources :
     





    [Scuola : né di Stato né privata, per una trasmissione antiautoritaria del sapere, noi non smobilitiamo]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Scuola : né di Stato né privata, per una trasmissione antiautoritaria del sapere, noi non smobilitiamo] / Clifford Peter Harper. — Bologna Bologne  ; Carrara Carrare : FAI_ (Federazione anarchica italiana) : Umanità nova, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir ) ; 84 × 56 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : éducation  ; fédérations anarchistes  ; mouvement anarchiste : congrès
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : meetings et manifestations
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

    [ texte ; gavure (une ville dans laquelle il y a une manifestation, un chat noir au premier plan) : dessin de Clifford Harper ]

    texte :

    Scuola : né di Stato ni Privata

    per una trasmissione antiautoritaria del sapere

    Come ogni anno, il nuovo governo, spalleggiato dalle burocrazie di CGIL-UIL, impone nuovi tagli alla scuola e all’università, a scapito dei ceti meno abbienti e dello stesso valore pedagogico dell’insegnamento.

    Come ogni anno, si mobilita per alcune settimane il movimento studentesco, che come al solito viene fermato attorno a Natale dalle forze politiche che, dietro l’ipocrisia dell’"apolitica", nascondono i loro tentativi egemonici sul movimento.

    Noi non crediamo che la riposta di chi vive la scuola sia la società, perché non ci va bene lo Stato né il Privato : vogliamo autogestire la scuola, la società e la nostra esistenza. Perché l’autogestione non è un surrogato dell’"okkupazione", ma l’autogoverno delle scuole, delle fabbriche e dei quartieri, senza la sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla donna e sull’ambiante.

    Per rovesciare in senso antiautoritario l’intera istruzione, ci mobilitiamo dal basso, lontano dai partiti e dalle burocrazie, per un progetto rivoluzionario che riguardi tutti coloro, studenti, lavoratori della scuola e genitori, che vogliono impegnarsi nella scuola per costruire in prima persona un mondo nuovo.

    Il nostro metodo è antiautoritario e assembleare. E proprio per combattere l’autorità, non ci basta discutere una legge, ma tutto un sistema, e per questo non ci limitiamo a rivendicazioni settoriali ma sosteniamo, tramite i meccanismi della solidarietà, le lotte sociali espresse dai sindacati di base contro i padroni e contro i sindacati di Stati CGIL-CISL-UIL, e le lotte antimilitariste ed antiautoritarie espresse dai relativi movimenti.

    Una riforma cambia solo la forma.

    noi non smobilitiamo !

    Umanità nova : settimanale anarchica - Per copie saggio, diffusione, abbonamenti : CCP 12 93 15 56 intestato a Italino Rossi, CP 90-55046 Querceta (LU) — FAI - Federazione Anarchica Italiana - Convegnio di Bologna del 3-4 dic. ’94, Commissione di Corrispondenza : CP 14-54033 Carrara


    sources :

    Pubblicato in pagine centrale di Umanità nova anno 74 n. 36 (18 dicembre 1994)


    [s.d.]
    Affiche liée







    [Gruppo anarchico Camillo Berneri Carrara]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Gruppo anarchico Camillo Berneri Carrara]. — Carrara Carrare : Gruppo anarchico Camillo Berneri (Carrara), . — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une  : noir ) ; 81 × 61 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  :
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : Umanità Nova (1920-…)
    • Vie des mouvements  : anniversaire, commémoration
    notes :
    descriptif :


    testo e foto

    texte :

    Gruppo Anarchico “Camillo Berneri”
    Carrara

    Gli Anarchici del gruppo “Camillo Berneri” ricordano il loro compagno Musetti Primo e con quanti vollero fare di Carrara una città di avanguardia per le sue conquiste per la giustizia e la libertà.
    Partecipò sempre alla lotta per la conquista dei sempre più grandi valori della civiltà, con metodi civili e con tolleranza verso coloro che non condividevano le sue posizioni.
    Fu tra gli amministratori del giornale “Umanità Nova” per la divulgazione della nostra propaganda. Fu tra i primi nella lotta contro il fascismo. Fu sempre attivo in tutte le iniziative che nel dopoguerra contribuirono a superare le grandi difficoltà del nostro popolo. partecipò alle iniziative per l’installazione di monumenti che ricordano i martiri del movimento anarchico, con l’approvazione della lapide a Francesco Ferre, fucilato in Spagna dal cattolicesimo oscurantista.
    Alla lapide ai fratelli Lazzari, uccisi dal famigerato Dumini. Al monumento a tutte le vittime del fascismo. Al monumento che ricorda Franco Serantini, ucciso dalla polizia. Fu, fino agli ultimi giorni della sua vita, attivo per la costituzione del monumento a Gaetano Bresci. Soprattutto fu un sostenitore e un collaboratore della Cooperativa del Partigiano, della Cooperativa Gino Lucetti e delle colonie per bambini.
    A questo proposito ripubblichiamo la foto riportata a suo tempo nel giornale “Carrara domani”.


    sources :