Proche et Moyen-Orient

 

 

Affichage par année

18 affiches :

 






    [Fermare la guerra, fermare il massacro]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Fermare la guerra, fermare il massacro]. — [S.l.] : USI_ (Unione sindacale italiana), [ ?]. — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : armée
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : guerres : Guerre du Golfe , 2 (1990-1991) *  ; Irak  ; Israël  ; Koweït *  ; Kurdistan  ; Liban  ; Palestine  ; Proche et Moyen-Orient
    • Noms cités (± liste positive)  :
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    descriptif :


    [ texte ; photo (massacre d’Halabja ?, Kurdistan)

    texte :

    Fermare la guerra

    fermare il massacro

    Ogni giorno di più la guerra del Golfo mostra il suo volto : non « operazione di polizia internazionale » ma strage di civil inermi ed innocenti.

    Non ripristino del diritto internazionale violato ma guerra da parte del nord del mondo per il controlo delli fonti energetiche e dell’assetto futuro della regione mediorentale. Tutto questo a prezzo di decine di migliale di vite umane e un’enorme catastrofe ambientale.

    [photo]

    La guerra deve cessare immediatamente ed il diritto internazionale deve essere ristabilito con un’urgente azione diplomatica
    — Per garantire libertà, sicurezza e autodeterminazione del popolo del Kuwait, al popolo curdo, al popolo palestinese, al popolo libanese ed a quello israeliano.
    — Per costruire in Medio Oriente un assetto pacifico e giusto nella solidarietà e nel dialogo. Contro ogni sopraffazione, dominio e distruzione.
    — Per il ritiro di tutte le forze militari dal Golfo Per una informazione non deformata e mutilata dalla censura dei signori della guerra.

    Presidio ogni sabato

    Piazza Mentana — Dalle ore 16.00

    […]


    sources :
     


    [Il massacro continua ; il popolo kurdo é minacciato di genocidio !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Il massacro continua ; il popolo kurdo é minacciato di genocidio !]. — La Spezia : Kronstadt (La Spezia) ; [et al.], [ca ]. — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

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    [ texte ]

    texte :

    Il massacro continua

    Raccolta di fondi a favore del popolo kurdo e della popolazione civile irakena devastata dal bombardamenti aerei.

    Lo sterminio del popolo kurdo e la tragica situazione in cui si trovano i 18 milioni di irakeni sono entrambe conseguenze spaventosa della (?)

    Le Nazioni Unite pubblicato un rapporto ufficiale sulle condizioni in cui si trova attualmente la popolazione civile irakena dopo le decine di migliaia di bombardamenti aerei subite durante la guerra del Golfo Persico.

    Il termine che viene usato per definire la situazione è « Apocalittica » ; oltre 100.000 persone hanno avuto la casa distrutta ; entro poche settimane il paese non avrà praticamente più nulla da mangiare ; distrutti gli impianti per l’acqua potabile e quelli del sistema fognario, con la conseguenza dello scatenarsi delle epidemie ; molti ospedali civili distrutti, quelli in funzione devono lavorare privi di energia elettrica e dei medicinali più elementari ; solamente a Bagdad ogni giorno almeno 50 bambini muoiono per mancanza di cure.

    Questo rapporto che in USA ha prodotto sull’opinione pubblica un effetto che è stato definito sconvolgente, è stato invece tranquillamente passato sotto silenzio nel nostro paese. Evidentemente ai nostri governanti ed ai nostri organi di informazione sta a cuore che nessuno venga sconvolto : la guerre l’abbiamo fatta, non pensiamoci più.

    Questa agonia di milioni di persone è qualcosa che ci tocca in prima persona, perché anche noi, come paese, abbiamo partecipato a quella scelta di guerra che l’ha prodotta.

    Così come ci tocca di persona il massacro del popolo kurdo da parte di Saddam Hussein : anche questo è un terrificante frutto della guerra del Golfo, delle logiche ciniche e perverse che ne hanno ispirato la condotta.

    Il popolo kurdo è minacciato di genocidio !

    Chiediamo che il governo italiano e tutti gli altri governi che sono stati corresponsabili della guerra nel Golfo Persico prendano tutte le iniziative in loro potere, sia a livello politico che unitario, in difesa del popolo kurdo ;
    Chiediamo inoltre che le vicende della guerra ed i costanti interessi in gioco non servano a far dimenticare la decennale tragedia del popolo palestinese continua e si aggrava.

    Chiediamo a tutti i cittadini di contribuire alla raccolta di fondi in favore dei Kurdi e della popolazione irakena vittima della guerra.

    Le offerte possono essere inviate c/o : Caritas Diocesana di La Spezia, via Don Minzoni 73 versamento sul C.C. Postale N° 129888 192 intestato a Caritas La Spezia.
    Sede Nazionale UNICEF, C.C. Postale N° 745000 intestato a Unicef Roma (nelle causali di versamento specificare la destinazione : kurdi e civili irakeni vittime guerra Golfo)
    Comunità kurda in Italia C.C. Bancario N° 1813608/93 Cassa di Risparmio di Torino filiale n° 134 (versamento a favore del popolo kurdo)
    Salaam Ragazzi dell’Olivo (iniziativa per l’affido e distanza di bambini palestinesi) c/o Arci, via Paleocapa n° 19 La Spazia

    Sinistra Giovanile, Verdi, Comitato contro la guerra del Golfo Persico, LAV Centro Evangelico, Arci, Salaam ragazzi dell’olivo, Kronstadt.

    [… impr. …]


    sources :
     



    [L’Italia entra in guerra contro l’Irak chiamata alle armi]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    L’Italia entra in guerra contro l’Irak chiamata alle armi]. — [S.l.] : Alcuni obiettori totali, [ca ]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (trois  : rouge , noir , vert , papier blanc ) ; x × y cm.

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    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte : imitation d’une affiche de mobilisation générale (signet bicolore dans l’angle haut-droit ]

    texte :

    L’Italia entra in guerra contro l’Irak

    chiamata alle armi

    Tutti i cittadini abili sono chiamati a presentarsi al distretto militare di appartenenza.

    Coloro che hanno prestato servizio civile sostitutivo sono anch’essi, a termine di legge, obbligati ad arruolarsi nei corpi ausiliari dell’esercito italiano.

    L’Italia entra in guerra per consolidare il suo prestigio di potenza armata nella scacchiera mondiale per difenderi con le armi i profitti delle multinazionali e dei petrolieri

    Noi obiettori totali, abiamo rifiutato il servizio militare e quello civile sostitutivo per affermare nella pratica la ribellione a questo stato repressivo e liberticida.

    La nostra lotta è qui, contro questo sistema che genera sfruttamento, e tutela solo i diritti di chi ha soldi e potere ; politicanti pronti a riempirsi la bocca di pa e autodeterminazione dei popoli da un lato, e dall’altro macellare la povera gente che di ogni guerra subisce solo i danni, per difendere i loro interessi e quelli del capitale.

    Per questo non saremo mai né soldati né complici di questo stato.

    Non sottometterti a nessuna imposizione.

    Rifiuta, diserta

    Alcuni obiettori totali

    […impr.]


    sources :
     





    [Mobilitazione contro la guerra, 22 febbraio 1991]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Mobilitazione contro la guerra, 22 febbraio 1991]. — [S.l.] : Coordinamento cittadino contro la guerra : USI_ (Unione sindacale italiana) ; [et al.], ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : armement  ; guerre (généralités)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : guerres : Guerre du Golfe , 2 (1990-1991) *  ; Israël  ; Koweït *  ; Palestine  ; Proche et Moyen-Orient
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    22 febbraio 1991

    Mobilitazione contro la guerra

    Il Coordinamento cittadina contro la guerra sostiene lo scopero generale intercategoriale indetto da
    COBA Scuola, Confederazione Italiana di Base UniCobas, Unione Sindacale Italiana, CdF, Metalmeccanici Autoconvocati dell’Emilia Romagna, Coordinamento Metalmeccanici Autoconvocati di Roma, RdB ecc.

    Per :
    — Il ritiro immediato del contingente italiano ;
    — l’immediata cessazione di tutti i bombardamenti e la fine di ogni forma di ostilità ;
    — l’immediata conseguente, convocazione di una conferenza di pace medio-orientale, sotto l’egida dell’ONU ed il contestuale ritiro delle forze di occupazione irakene dal Kuwait, di quelle israeliane dai territori occupati, di tutte le forze straniere a qualsiasi titolo presenti dallo scacchiere medio-orientale ;
    — il disarmo multilaterale.

    Invitiamo tutti i lavoratori, gli studenti, i cittadini a partecipare alla Manifestazione di venerdi 22 febbraio (concentramento in Piazza S. Antonio ore 9) e all’assemblea cittadina che si terrà nell’aula magna della Sapienza a termine del corteo.

    A pontedera nel pomeriggio, ore 17 incontro fra il lavoratori alla Biblioteca Comunale.

    Per ulteriori informazioni [rivolgetti ?] alla tenda del Coordinamento presso le legge dei Banchi.

    Coordinamento cittadino contro la guerra

    [… impr.]


    sources :
     


    [Syndicat du crime : une nouvelle guerre des familles. Le prix du pétrole, on s’en fout. Vers un vrai krach ! Rendons partout notre sueur et notre sang hors de prix !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Syndicat du crime : une nouvelle guerre des familles. Le prix du pétrole, on s’en fout. Vers un vrai krach ! Rendons partout notre sueur et notre sang hors de prix !]. — Paris : les Mutins de la mer Noire, (Utopie, impr. (Paris)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une  : bleu , papier blanc ) ; 72 × 51 cm.

    • Affiches par pays  : France
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  :
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : guerres : Guerre du Golfe , 2 (1990-1991) *  ; Irak  ; Proche et Moyen-Orient
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte slnd, signé du pseudonyme Les mutins de la mer Noire. Sur la guerre en Irak et au Koweit. ]

    texte :

    Syndicat du crime :

    Une nouvelle guerre des familles

    Golfe : le gang de Saddam le boucher et le gang de Bush de Cuellar veulent en découdre. On ne sait pas qui va gagner, mais on sait qui va perdre : nous, les prolétaires de tous les États belligérants.

    Notre soumission par le sang et la terreur, voilà le vrai butin de cette guerre, bien plus précieux pour eux que le pétrole, le Koweït ou autres Alsace-lorraine.

    Pour nous internationalistes, la cause est entendue : la barbarie se trouve dans les deux camps. Saddam et la France, aujourd’hui fâchés, ont massacré et gazé pendant sept ans les prolétaires en Irak et en Iran, tué les mutins, écrasé au canon les tentatives de fraternisation. Le clan occidental, toutes bandes confondues, a fomenté, dirigé et armé cette guerre Irak-Iran (la bande à Droidelom-URP-en-gaz-moutarde pensait récolter tranquillement les profits de la paix des tombes dans cette aire, mais le boucher s’est retourné contre les mandataires ).

    « Nation arabe » en formation contre « nation occidentale » : dans cette nouvelle croisade, nous ne serons ni avec le Prophète, ni avec les « chiens d’infidèles ».

    Nous connaissons trop bien tous les hymnes guerriers : défense du droit international, droit des nations à disposer d’elles-mêmes, Jihad contre les riches, anti-impérialisme, etc. Ces mots de sergents-recruteurs veulent tous dire : bombardements près du front et pogroms en Europe, ou embargos meurtriers qui satisfont autant Saddam le Versaillais que Bush-Mitterrand le Prussien.

    Notre fraternité active va aux manifestants de Mossoul contre la guerre (80 morts), aux marins qui ont refusé de convoyer l’armée française, aux ouvriers turcs qui ont arrêté un bateau d’armes chimiques européennes, comme aux régiments mutinés d’Irak il y a quelques années.

    À ceux qui s’opposent à l’intérêt national, à tout sacrifice, nous lançons l’appel :

    Le prix du pétrole, on s’en fout ! Vers un vrai krach !

    Rendons partout notre sueur et notre sang hors de prix !

    Les Mutins de la mer Noire

    Imprimerie Utopie 41-41bis, rue Piat 45020 Paris. Tél. 47.97.63.51


    sources :