1948

 

 

10 affiches :

 





    [Gli anarchici e la guerra]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
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    Gli anarchici e la guerra]. — Genova Gênes : Amico del popolo (Genova) : Federazione anarchica ligure, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 70 × 50 cm.

    • Affiches par pays  :
    • Lieux d’archivages  :
    • Liste des thèmes  : antimilitarisme  ; guerre (généralités)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : Amico del popolo, L’
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    L’Amico del popolo

    Gli anarchici e la guerra

    Lavorafori !

    La Campagna Antimilitarista combattuta senza tregua dagli Anarchici, torna, oggi più che mai in primo piano.

    Nuove nubi si addensano all’orizzonte foriere di tempesta e, se voi non vi solleverete dal letargo in cui sembrate immersi per imporre con un supremo sforzo di volontà il "basta., ai governanti sarete inesorabilmente travolti.

    Intanto, mentre in convegni più o meno segreti, i Ministri degli Esteri di Oriente e di Occidente stanno confabulando per formare i blocchi della pace… (armata), si tengono ovunque sotto le armi milioni di lavoratori trasformati in strumenti di morte.

    Che cosa fanno i popoli ? I popoli stanno a guardare pronosticando secondo i loro particolari desideri, la vittoria dei "rossi„ se sono influenzati dagli "amici d’Oriente„ e la vittoria dei neri„ se sono asserviti ai preti o al "blocco Occidentale,,.

    Naturalmente chi farà poi le spese di questa prossima tragedia saranno, come in tutte le guerre, i lavoratori di tutti i Continenti, i quali vi rimetteranno la vita o comunque ne usciranno minorati.

    I Capi degli eserciti e dei Governi, i magnati dell’oro, i fabbricanti di cannoni, i mercanti di carne umana troveranno sempre un rifugio che li salverà dalle bombe e una laida Petacci che li consolerà, mentre il 50 dei figli dei lavoratori cadranno dilaniati dalla mitraglia, non importa se nelle sabbie Africane o in qualche altra parte del mondo.

    In questa scandalosa e ripugnante tragedia, il popolo oppresso, mentre istintivamente comprende tutta la falsità e l’inganno cui lo trascinano i politicanti non sa trovare la via della salvezza, non sa trovare un atto di ribellione.

    Vi sono si delle correnti politiche che si dicono contrarie alla guerra, ma intanto si prostituiscono alle ambasciate e nei Ministeri affiancandosi ai governi, mentre altre correnti, in mancanza di meglio, proclamano la loro "amicizia per un solo popolo„ come se i lavoratori degli altri Paesi fossero meritevoli d’essere considerati carne da cannone e logicamente distrutti.

    Attenzione lavoratori ! Non vi lasciate ingannare !

    Finchè esistono sfruttati e sfruttatori non possono esservi lavoratori "amici„ e lavoratori "nemici„.

    Gli sfruttati d’Oriente, come gli sfruttati d’Occidente, sono tutti schiavi dei loro governi e se c’è da prendere posizione contro qualcuno, questi altri non può essere che il criminale di guerra, che, ovunque si trovi, vi impone di marciare„.

    Oggi i pennivendoli variopinti non hanno il coraggio di sostenere apertamente la "inevitabilità della guerra„ ma domani, quando i padroni dei due blocchi lo ordineranno allora i detriti di tutte le cloache si daranno anima e corpo ad imbottire i crani per far credere che anche questa guerra è necessaria per la salvezza dell’umanità. — Il gioco è vecchio ed è l’ora di farla finita.

    Lavoratori ! La vostra vita è in mano dl pochissimi uomini, di pochi dittatori, imponete a costoro il rispetto della vostra esistenza ; fate si che la guerra non dipenda dalla vostra abulia.

    Dite ai Governanti che non voi avete voluto l’art. 52 (servizio mililoue ottilooloolo) e per tanto non siete tenuti all’osservanza che comporta. Dite a tutti i falsi "pacifisti„ (della politica, dei Governi, delle chiese), che nessuno deve impedirvi di vivere a vostro modo.

    La posizione degli anarchici nel conflitto latente tra gli imperialismi rivali e tiranni è chiara ed inconfondibile. Gli Anarchici sono contro tutte le guerre e non marceranno nè a fianco dei lavoratori americani per schierarsi contro i lavoratori russi nè con i lavoratori russi per andare contro i lavoratori americani. Tutti i lavoratori, Russi, Americani, Francesi, Cinesi ecc. soro i nostri fratelli, ai quali, inviamo la nostra solidarietà ; mentre ai governanti di tutti gli stati - accozzaglia di parassiti sempre pronti a barattare i loro loschi interessi con la vita dei lavoratori - va incondizionato il nostro disprezzo.

    Lavoratori ! Seguite la chiara posizione Antimilitarista degli Anarchici.

    Non seguite coloro, che, domani, vi spingeranno contro i vostri fratelli.

    Dite a questi farisei che, piaccia o non piaccia loro mai indosserete la divisa che uccide il fratello ; rifiutate il vostro concorso alla guerra : sia rifiutando di obbedire a chiunque vi imponga di "marciare„ sia rifiutando di costruire strumenti di sterminio.

    Aspettate al varco i falsari della pace, i camaleonti delle crociate della bontà (che non tarderanno a cambiar di colore) e quando vi diranno di partire per salvare la patria„ gridate loro in faccia :

    Basta con la "servitù„ Basta con la frode.

    Il vostro no alla guerra sia conseguente in tutte le direzioni.

    Al delitto della guerra, risponda la rivolta degli oppressi : con la Rivoluzione Sociale liberatrice !.

    Solo così la belva militare sarà ricacciata nella sua tana.

    La Federazione anarchica ligure.

    Mortara - Ferraris & C. - Genova-Cornigilano


    sources :

    Verso di L’Amico del popolo, Genova 30 novembre 1948 (anno III, n. 15).




    [La tragique liste ne s’arrête pas là...]

    notice :
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    [
    La tragique liste ne s’arrête pas là...]. — [S.l.] : [s.n.], (ICC (Imprimerie Centrale du Croissant)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une  : noir , papier jaune ) ; 42 × 27 cm.

    • Affiches par pays  :
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : parti politique
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Espagne
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    [ texte (journal mural) ]

    texte :

    La tragique liste ne s’arrête pas là...

    Des informations qui nous sont parvenues après la publication de ce résumé font état d’une nouvelle série de crimes commis par les franquistes.

    ENCORE HUIT FUSILLES A OCAÑA

    Les antifranquistes dont les noms suivent :
    Eugenio Parra Rubio, Manuel Villalobos Villamuelas, Rogelio Garcia, Pedro Martînez Magro, B. Calero Vàzquez, Daniel Elola Gômez, Luciano Arroyo Coblanque, Felix Gômez Casares,
    qui figurent sur le tableau ci-joint, des condamnés à mort, ont été assassinés dans le bagne d’Ocaña, le 21 août 1948. On ne l’a su à l’extérieur que le 10 septembre. Franco n’a osé publier avant cette date aucun communiqué sur le crime que ses hommes avaient commis dans le plus profond secret.

    Ceci fait craindre que le même danger, grave et imminent, ne pèse sur tous les autres antifranquistes espagnols condamnés à mort ou sur le point de l’être à la suite des pétitions fiscales de peine capitale dont ils sont l’objet.

    NOUVELLES PÉTITIONS DE PEINE DE MORT

    Le soi-disant « procès » contre José SATUE s’est ouvert à Madrid le 25 août. Il est inculpé d’avoir dirigé la réorganisation de l’Union Générale des Travailleurs Espagnols. Piétinant toutes les normes juridiques, le juge spécial militaire requiert contre lui la peine de mort. Compte tenu des méthodes fascistes utilisées par Franco — l’assassinat des huit antifranquistes sus-mentionnés en est une nouvelle preuve — il y a lieu d’affirmer que les plus graves dangers pèsent sur la vie de José Satué et de ses compagnons.

    ARRESTATIONS MASSIVES

    Ces derniers temps, la police franquiste a pratiqué, dans la Galice espagnole, des arrestations massives de citoyens, républicains ou simplement « suspects » de l’être. Parmi les détenus se trouvent :
    José Gômez Gayoso, instituteur ; Antonio Seoane, ouvrier ; Juan Romero Ramos, ouvrier ; José Bar trina, médecin ; José Ramôn Diaz, tailleur ; José Rodriguez Campos, ouvrier ; Juan Martînez, paysan.

    On compte également. parmi les détenus, quatre femmes :
    Maria Blâzquez, Clementina Gallego, Carmen Orozco et Josefina Gonzâlez Cudeiro.

    Tous ont été et sont soumis pur la police à de brutales torture. On éprouve de sérieuses craintes pour leur vie.

    ASSASSINES PAR LA « LOI DES ÉVASIONS » OU LES TORTURES

    Pendant ce temps, c’est-à-dire au cours des semaines qui se sont écoulées entre la publication du résumé ci-joint et le 1er octobre, de nouveaux crimes ont été commis par la Garde civile parmi les paysans.

    En voici une liste de ceux dont la nouvelle est parvenue à notre connaissance :

    Noms et circonstances Date Lieu
    Eugenio Rueda VEROZAN
    Arrêté sous l’inculpation d’aider les « guerrilleros ». Après être soumis à de brutales tortures, il fut sorti du cachot et assassiné par l’application de la « loi des évasions »
    2 septembre 1948 Coruña
    Manuel RODRIGUEZ
    Assassiné par la Garde Civile qui fit feu sans préavis sur un groupe de paysans qui rentraient de leurs travaux
    2 septembre Coruña
    Trois paysans
    Assassinés par la Garde Civile alors qu’ils rentraient de leurs champs
     5 septembre Lugo (province)
    Justino ISABEL et Florencio MARTIN
    Arrêtés sous l’inculpation d’aider les « guerrilleros ». Après être soumis à de brutales tortures, ils furent sortis du cachot et assassinés dans la campagne
     13 septembre  Ciudad Real (province)
    José NOSTEIRO
    Assassiné par la Garde Civile par l’application de la « loi des évasions » à cause de ses idées républicaines
     15 septembre  Tuiriz (Pontevedra)
    Antonio ARAGON
    Assassiné à cause de son hostilité au régime de Franco ; la « loi des évasions » fut appliquée contre lui
     15 septembre Alhaurin el Grande (Málaga)
    Deux paysans
    Assassinés par la Garde Civile sous prétexte qu’elle les soupçonnait d’aider les « guerrilleros »
    16 septembre Zalamea (Badajoz)
    Guillermo ALVAREZ et Julio PRADA
    Assassinés par la Garde Civile. Ils avaient été arrêtés sous l’inculpation d’aider les « guerrilleros »
     16 septembre  Puente dt-Domingo Florez (Leon)
    Manuel VELA
    Arrêté, il fut brutalement torturé jusqu’à la mort par la police ; son cadavre fut ensuite pendu au cachot du Commissariat pour simuler un suicide
     16 septembre  Santander
    Rafael QUEIADA et Antonio GOMEZ
    Arrêtés alors qu’ils travaillaient dans une ferme, sous l’inculpation d’aider les « guerrilleros » ; ils furent assassinés avant d’être arrivés au poste
     16 septembre  Adamuz (Cordoba)
    Fernando GALLEGO
    Accusé d’être en liaison avec les « guerrilleros », il était conduit au poste et fut assassiné en chemin
     18 septembre  Villanueva del Duque (Cordoba)
    Salvador Giménez GARCIA et Salvador Herrera RUEDA
    Assassinés par la Garde Civile qui appliqua contre eux la « loi des évasions » sous prétexte qu’ils étaient « suspects »
     22 septembre  Cartarna (Málaga)
    Leonardo GONZALEZ
    Assassiné par un caporal de la Garde Civile, nommé Morado Rico
     22 septembre  Horta (Lugo)
    Francisco Revilla MARTIN
    Arrêté sous l’inculpation d’aider les « guerrilleros ». Après de barbares tortures, les gardes le sortirent à la campagne pour faire soi-disant une « reconnaissance des campements des républicains », et l’assassinèrent
     23 septembre  Motilla del Palancar

    Edition de « MUNDO OBRERO ». — Paris, 7 octobre 1948.
    Le Directeur-Gérant : F. Fernandez-Lavin, 15, rue Montmartre, Paris (1er).

    ICC, 13, rue de la Grange-Batelière, Paris (9e)


    sources :

    Journal mural publié par le Parti communiste espagnol (PCE), liste de personnes assassinées et arrêtées par les franquistes.
    Mention de responsabilité : Mundo Obrero.



    [Mineurs !, la Fédération anarchiste vous parle]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Mineurs !, la Fédération anarchiste vous parle]. — Paris : FA__ [1] (Fédération anarchiste : 1945-1953) : Le Libertaire (1944-1956), (ICC (Imprimerie Centrale du Croissant)). — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 60 × 51 cm.

    • Affiches par pays  : France
    • Lieux d’archivages  :
    • Liste des thèmes  : économie : industrie  ; grève  ; Révolution [sociale]
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : URSS
    • Noms cités (± liste positive)  : Joyeux, Maurice (1910-1991)
    • Presse citée  : Libertaire (1944-1956), le
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    La Fédération anarchistes vous parle :

    Mineurs !

    • Vous menez depuis 35 jours, sans faiblesse, une grève que vous avez librement déclenchée, grève légitime, grève pour défendre vos conditions de vie.
    • Vous ne faites pas la grève pour telle ou telle politique, pour ou contre l’ONU, pour ou contre Staline ou Truman.
    • Vous sentez, au contraire, combien vous devez donner à la grève des buts qui en vaillent la peine.

    MAIS VOUS SAVEZ AUSSI :
    • Que la plupart de vos dirigeants syndicaux voient dans la grève un instrument pour leur politique.
    • Que l’État veut écraser votre mouvement et que la victime serait la classe ouvrière tout entière.
    • Or, l’État est votre patron, le patron féroce que vous ont donné les nationalisations, duperie honteuse, car la mine n’est pas plus aux mineurs qu’en 1938. Et vous trouvez en face de vous, comme au temps de Briand et de Clemenceau, les forces de répression, dirigées cette fois par un ministre socialiste.
    • De leur côté, toutes les grandes centrales syndicales vous trahissent : FO et CFTC condamnent votre action. Et la CGT dirigée par les politiciens au service de Staline, vous pousse à l’action sans vous donner les moyens de vous battre et de vaincre.
    • La CGT refuse de lancer la grève des cheminots, alors que ceux-ci ont voté pour la grève.
    • La CGT a fait le silence sur la grève gestionnaire, sur la mine aux mineurs.

    Or, en refusant de lancer la grève générale, comme en refusant de lui donner pour but la gestion ouvrière, première étape de la Révolution Sociale, la CGT vous envoie à l’action en vous refusant les armes nécessaires :

    C’EST UNE TRAHISON.

    De même qu’en ne donnant pas de but précis et élevé à la grève, elle nuit à la solidarité. Car aujourd’hui les autres corporations ne bougent pas, mais elles marcheraient pour une grève générale, pour une véritable transformation sociale.

    De même que la politique de production de Thorez à Waziers a permis à Lacoste d’édifier des stocks et de vous narguer. De même que vous ressentez aujourd’hui la trahison de Thorez, vous faisant déposer les armes en 44 pour complaire à De Gaulle, alors que vous en avez besoin aujourd’hui.

    De même que la trahison d’aujourd’hui n’est que la suite de celles de toute l’histoire du parti prétendu « communiste », et de Staline combattant les révolutionnaires d’Ukraine en 1921, ceux de Chine à Canton en 1927, ceux d’Allemagne en 1933, ceux d’Espagne en 1938, calomniant les grévistes du Livre, des PTT, de chez Renault, ces dernières années, capitulant brusquement en novembre dernier.

    Camarades mineurs !

    Posez la question à vos dirigeants, demandez-leur pourquoi ils n’ont pas déclenché la grève générale, pourquoi ils n’ont pas fait un seul meeting de solidarité, en dehors des pays miniers, pourquoi ils ne vous ont pas dit : « Prenez les mines et exploitez-les pour vous tous, vous mêmes, sans l’État ». Ils ne vous répondront pas.

    La réponse est celle-ci :
    ILS ONT PEUR- Peur de votre force immense, peur d’être dépassés, peur que le peuple fasse sa Révolution, sans eux, contre eux dont les buts ne sont que le soutien de l’impérialisme de Staline.

    Pour dépasser la trahison stalinienne,
    Pour vaincre la réaction gouvernementale,

    PASSONS A L’ACTION VÉRITABLE !

    IL FAUT :
    • Remplacer les dirigeants syndicaux politiciens par des délégués sous votre contrôle et formant à tous les échelons des comités de grève responsables,
    • Appeler les travailleurs à l’union pour la grève gestionnaire ouvrière, c’est-à-dire, en ce qui concerne les mines, la réalisation du mot d’ordre : la mine aux mineurs, pour le service de la communauté.
    — Travailleurs étrangers pour que la grève soit sans fissure ;
    — Travailleurs sous l’uniforme ;
    — Travailleurs des autres corporations pour généraliser la grève, condition essentielle de victoire. • Organiser les milices ouvrières armées.

    Les anarchistes sont avec vous à la pointe du combat.

    Vive la grève révolutionnaire !

    La Fédération anarchiste

    Cette affiche doit être rayée d’un trait de couleur et timbrée d’un timbre fiscal à 6 fr. plus les taxes locales.

    Le Gérant : M. Joyeux
    [marque syndicale] Impr. Centr. du Croissant — 30, r. du Croissant, Paris-2e.


    sources :

    Affiche parue en dernière page dans Le Libertaire n° 153 (29 octobre 1948, 53e année).