libre-pensée

 

 

Affichage par année

20 affiches :

 

    [Fête de l’arbre de la science, mardi 25 décembre 1906 Mardi soir, Banquet annuel de la Libre-Pensée]

    notice :
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    [
    Fête de l’arbre de la science, mardi 25 décembre 1906 Mardi soir, Banquet annuel de la Libre-Pensée]. — Genève : Libre pensée, . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 66 × 99 cm.

    • Affiches par pays  : Suisse
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : libre-pensée
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    Libre-Pensée de Genève

    Salons Handwerk, 1er, Avenue du Mail, 4 (entrée par la rue du Vieux-Billard)

    Mardi 25 décembre 1906, à 2 heures précises

    Fête de l’arbre de la science

    offerte par les élèves du cours de morale sociale aux enfants de Genève, avec le gracieux concours d’un quatuor d’amateurs

    « L’Affaire tarte », arlequinade en 2 actes, jouée, en costumes, par Pierrot, Luis, Arlequin, Jean-Pierre, Polichinelle, Scapin et Margot — Chœurs et chants rationalistes, monologues, allocutions — Enfantine, pièce en un acte de Ch. F., jouée par 6 élèves

    distribution de rissoles et de cadeaux

    Cartes, à 50 centimes, en dépot chez : […].

    Attention. — Prenez vos cartes d’avance : à l’entrée, le prix sera de 1 fr. pour les personnes n’accompagnant pas d’enfants.

    Mardi soir 25 décembre 1906, à 8 heures, rue du Rhône, 5, au premier

    Banquet annuel de la Libre-Pensée

    cartes à FR. 2.75 vin compris, aux dépôts ci-dessus indiqués

    imprimerie […]


    sources :
     






    [Emancipiamo la donna !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Emancipiamo la donna !]. — Roma Rome : l’ Alleanza libertaria (1908-191), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 54 × 38 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  :
    • Liste des thèmes  : féminisme  ; femmes  ; libre-pensée
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Ciaffarri, Giuseppe
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    L’Alleanza libertaria

    Emancipiamo la donna !

    Abbattere la superstizione religiosa, spogliare dalle consunte forme tradizionali il pensiero umano con un’educazione che sviluppi l’individualità e la coscienza intima in modo che ogni essere agisca secondo il proprio volere e trovi de sè la via da percorrere, l’ideale al quale dedicarsi, la fede che risponda alle sue interiori convinzioni, questo è lo scopo a cui mira il libero pensiero. Combattere le vecchie idee di schiavitù e di asservimento, elevare la personalità femminile, aprire alla donna tutte le vie civili, e sociali in modo che essa non conduca più la vita parassitaria che le è imposta, ma possa scegliere liberamente tra tutte le attività umane la più adatta alla sua felicità epperciò la più utile agli altri, e possa la donna portare anch’essa in tutti i rami della via famigliare e civile il suo sano criterio, è compito di coloro che pensano a migliorare le condizioni morali dell’elemento femminile.

    Stretti rapporti esistono dunque tra questi due ideali basati sullo stesso principio : giustizia e dignità umana.

    Non è giusto che l’uomo porti il fardello degli errori, delle necessità del passato, e costringa la gioventù ad immobilizzarsi per timore di deviare da una via tracciata, non è giusto che la donna nuova stia ignobilmente sotto il peso di tradizioni ataviche ; non è dignitoso per tutti gli esseri umani di venir considerati come eterni minorenni a cui s’impone di ubbidire e tacere, di accettare senza discussione le idee, e supratutto di accogliere ciecamente sotte pretesto della fede, tutto un sistema d’idee non pensate, non sentite, spesso mandate a memoria meccanicamente, come le poesie dei bambini.

    Giustizia e dignità umana sono i moventi del libero pensiero che mira una altra rivendicazione : quella della personalità cosciente. Contro l’individualità cosciente di è levato sempre un formidabile nemico attraverso i secoli : il dogma religioso.

    Il dogma religioso (assai diverso dal sentimento religioso) è partito da un concetto assolutamente errano, volendo unificare il pensiero umano che è così vario e plasmare tutti gli esseri così diversi e molteplici ad un solo credo — ciò che è contro la natura che dà ad ogni essere un diverso organismo, con diverse attitudini, potenzialità e disposizioni. Il dogma religioso, come ha cercato di schiacciare la voce solitaria ed interna che si leva ribelle dal fondo d’ogni anima umana, ha cercato di annientare la donna decretandone l’inferiorità psichica.

    Tra le religioni europee, la cattolica è quella che più delle altre ha esercito questa malefica opera demolitrice dell’individualità.

    Ha torturato i ribelli, combattuto gli scienziati, perseguitato i dissidenti ed ha tenuta schiava la donna con paure, teorie, precetti mistici e la più oscura ignoranza. Ma se il libero pensiero è germogliato più sacro dal sangue dei martiri ribelli, la donna è stata oppressa e depressa dall’educazione clericale ed ha subite conseguenze gravissime e deplorevoli dalle quali, a stento e col tempo, potrà solo liberarsi.

    Poichè spesso avviene che la morale sociale è la morale religiosa, e ciò è anche più vero rispetto all’educazione della donna : il cattolicismo le ordinava di obbedire e di tacere, di servire l’uomo e di chiudersi fra le mura domestiche e le leggi conseguentemente la esclusero da ogni diritto, la condannarono ad una perenne tutela, ne vollero disconoscere la capacità, il buon senso e la più limitata intelligenza. Cristo aveva innalzato la dignità femminile parlando d’uguaglianza delle anime senza tener conto del sesso, ma la chiesa cattolica, i santi padri ed i grandi teologi la cercarono di annientare, perchè compresero la grandissima importanza di avere la donna con sè, e per asservirla le tolsero l’idea di quell’emancipazione, che sancirebbe una grande verità religiosa in base a tutte le altre unità del genere umano e associerebbe alla ricerca del vero e del progresso comune una somma di facoltà e di forze isterilite in oggi, da quella inferiorità che dimezza l’anima. E la chiesa cattolica non ha dimezzata, ma uccisa la cosciente femminile sotto il peso d’una rassegnazione pue ile e d’un servilismo avvilente.

    Se il Libero Pensiero si è mantenuto, anzi diffuso maggiormente attraverso i periodi di persecuzione, non atterrà però il finale trionfo se prima non avrà cercato d’avere con sè la donna, che informa l’anima umana, che getta i primi semi di luce nel cuore del fanciullo, che dà il carattere alla famiglia ; ed è proprio e solo la famiglia che può più delle scuole e della società formare la coscienza individuale.

    La scuola compie l’opera materna e deve essere necessariamente laica e diretta ad un concetto morale assai diverso da quello al quale si è fino ad oggi ispirata, e specialmente le scuole femminili devono essere riformate e si dovrebbe assolutamente impedire agli istituii religiosi d’impartire l’educazione. Come possono preparare alla vita esseri che ad essa hanno rinunciato e che la guardano da un punto di vista così lontano dalla realtà, dalla pratica e dalla morale umana ?

    Il Libero Pensiero deve volere non solamente la scuola laica ma la riforma nell’educazione attuale, il divieto di impartirla a chi non ha e non può averne l’esperienza necessaria ; deve volere che tutti gli sforzi siano diretti a sviluppare la coscienza individuale sanza distinzione di sesso.

    Il Libero Pensiero che non fa mai distinzione di sesso, è una rivolta dell’anima moderna contro le antiche forme della morale religiosa, che ancora mascherate, dominano la morale umana ; è un raggio del gran sole della libertà che vuole illuminare le grandi tenebre della notte medioevale non ancore, non mai superata.

    Rivolta calma et cosciente, che porti ad un’intima rivoluzione d’idee ; poichè noi non possiamo accettare ibridi connubî, connubî che la chiesa per solo opportunismo caldeggia, tra ideali moderni e vecchie consuetudini. Noi non possiamo accettare le nuove parole del progresso senza che ad esse risponda la sostanza, noi siamo assetati di sincerità dopo tanta ipocrisia, noi vogliamo liberarci da questa « menzogna di religione, sorgente perenne di corruttela e di immoralità, insegnamento di menzogna alle moltitudini » per arrivare (se vogliamo avere una religione) a quella che « costringe gli uomini a tradurre in fatto il pensiero, ad armonizzare la vita pratica col concetto morale ».

    Il Libero Pensiero non può e non deve fermarsi solo alle teorie ma scendere nel campo della vita pratica ed accogliere tutte le manifestazioni civili dell’anima umana e tra queste ; l’emancipazione della donna : e combattere per essa.

    Ma l’emancipazione della donna non si potrà fare senza demolire il dogma religioso che consiglia alla donna la rassegnazione, la passività ; agire invece bisogna, ribellarsi alla schiavitù e al dominio del maschio, estirpare la convinzione che la donna non abbia una vita a sè ; ma che quanto l’uomo essa ha un fine individuale un cervello proprio, una missione particolare e perciò anche il diritto alla stessa libertà d’agire e di pensare. E questa libertà, che i liberi pensatori propugnano sia data a tutti indistintamente, e più a quella parte dell’umanità che pure lavorando e soffrendo non solo contribuisce al progresso ed all’equilibrio della società, ma che avendo una particolare missione creatrice ed educatrice, ha nella mani le sorti dell’umanità stessa.

    Il trionfo del Libero pensiero non potrà avverarsi senza la redenzione della coscienza della donna, e l’uno e l’altro di questi ideali si possono e si debbono accompagnare e sorreggere nell’aspro cammino da percorrere.

    Il progresso dell’una idea segna la vittoria dell’altra, e nessuna forma dogmatica può riconciliarsi colla sincera convinzione del libero pensiero, che sdegna ogni restrizione dogmatica e si lancia all’avvenire per la conquista d’una giustizia e felicità terrena, in nome di una fede che ha le sue radici non nella potenza divina ma nella logica es esperienza razionale, non nella rassegnazione e nell’ignava ma nella ribellione e nella vita attiva ; ha le sue radici non in un mondo ignoto, lontano ed incompreso, ma nel cuore stesso dell’uomo che porta in sè il proprio destino lieto o triste, fede umana in una grandezza morale verso la quale l’umanità cammina.

    La donna non conquisterà quindi la uguaglianza di libertà, di diritti e di morale se non dopo aver abbattuti i dogmi delle religioni che hanno ispirato i dogmi convenzionali e morali, che oggi sanciscono la sua inferiorità, la sua schiavitù.

    ***

    L’ora della rassegnazione e delle sommissione predicata da tutte le chiese è oramai oltrepassata. Abbiate dunque il coraggio di affermare questa vostra nuova fiera personalità d’individui coscienti.

    Unitevi in una più grande e forte lega emancipatrice, voi che sentite tutta la bellezza della lotta femminile integrata nella lotta contro tutti i dogmatismi ; in una più grande et forte lega che senza titubanze, con azione libera, ferma ed energica muova alla conquista dei vostri diritti.

    Venite a noi, o libere pensatrici con solidarietà d’indirizzo, di tendenze e di aspirazioni, formate il drappello d’avanguardia che scuota la generale apatia e l’incertezza del presente movimento che aspira alla vostra redenzione.

    Nel nome del Libero Pensiero - formate la nuova falange sacra alle conquiste dell’Avvenire.

    I gruppi femminili aderenti all’Assoc. Giordano Bruno

    Roma, giugno 1911.

    Dalla sede sociale di Porta Angelica 25
    di fronte al Vaticano.

    Giuseppe Ciaffarri, gerente responsabile

    Tip. « Iride »Via Muzio Clementi, 70 a


    sources :

    Pubblicato nell’Alleanza libertaria : contro ogni forma di sfruttamento e di autorità, Roma, n. 125 (29 giugno 1911), p. 4.



    [Il censimento laico]

    notice :
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    [
    Il censimento laico]. — Roma Rome : l’ Alleanza libertaria (1908-191), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 54 × 38 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  :
    • Liste des thèmes  : contrôle social  ; libre-pensée  ; religion et spiritualité (en général)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Ciaffarri, Giuseppe
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    L’Alleanza libertaria

    Il censimento laico

    Cittadini !

    L’11 giugno avrà luogo il censimento generale della popolazione italiana, e la scheda individuale conterrà anche questa volta l’8. quesito sulla religione. I preti quindi se ne potranno destramente servire, premendo sulle beghine e approfittando degli analfabeti, per dimostrare che l’Italia è totalmente cattolica, e con diritto aspira al potere papale. Pertanto noi dobbiamo metterci in guardia contro queste mene pretesche, e anzi dobbiamo additarvi il dovere che incombe in chiunque non abbia perduto la memoria dell’antico servaggio, ma abbia compresso la missione civile dei tempi.

    Voi sapete quante lacrime, quanto sangue, quanta vergogna costi ai popoli la religione cattolica ! Sapete com’essa abbia violate, calpestate le leggi più sante della Natura, col Sacerdozio ; dell’Umanità, colla Inquisizione ! Sapete com’abbia reietto, maledetto, coll’Indice, il Genio e il Progresso ; col Monachismo, il Lavoro l’Amore e la Vita ! Col cattolicismo, per salire alle immaginarie beatitudini celesti, bisogna ben discendere nelle materiali abbiezioni umane, come il beato Labre e sant’Antonio ! Col cattolicismo è per cattolicismo, legittimata, santificata è in Lojola l’ipocrisia, è in Guzman la ferocia, è in Alfonso l’immoralità. E osereste dichiararvi cattolici ?

    V’è al contrario una face radiosa che illumina le coscienze, e le nobilita, e le dischiude all’amore di tutto ciò che è bello, di tutto ciò che è buono ; una face che s’accende nelle menti, e le ravviva, e le feconda, e dà loro il volo dell’aquila per esplorare gli orizzonti più lontani, per raggiungere le regioni più eccelse ; una face che procura all’Umanità tutt’un patrimonio meraviglioso di conquiste e di scoperte le più svariate e poderose ; una face che la muove quotidianamente sempre più avanti e sempre più in alto, all’ultima conquista della Città zoliana della scienza e della giustizia.

    Questa face radiosa che non conosce nazionalità, perchè dovunque un uomo cammini, ella s’accende, è il Libero Pensiero ; e quindi dovrà per voi esser anche un onore chiamarvi militi di questa potenza che ha strappato il nome di quelle religioni che le si oppongon barbare, rispondere all’8. quesito che siete solamente Liberi Pensatori, perchè il nuovo censimento dimostri al mondo che pur l’Italia cammina, che l’Italia è laica, l’Italia è civile !

    Senigallia… La Sezione del Libero Pensiero.

    ***

    Il manifesto lanciato dalla Sezione Senigalliese del Libero Pensiero accenna cosa di non trascurabile importanza. È avvenuto nell’ultimo censimento, che quasi tutti coloro che non credevano alla religione cristiana nè ad altra religione, lasciarono in bianco lo spazio destinato ad indicare la specifica della confessione religiosa a cui appartenevano ; onde ne venne che costoro furono arbitrariamente classificati tra i cattolici, per il fatto — si volle insinuare — che la omissione doveva autorizzare la commissione del censimento a ritenerli per individui comunemente seguenti le pratiche della religione che è riconosciuta per culto ufficiale dallo Stato italiano.

    Figuriamoci con quale giubilo la pretaglia, pur consapevole dell’equivoco, deve avere scroccato i seguaci che le sue statistiche non sapevano, ma che un artificioso censimento, pur tuttavia laico, al prete regalava ingrossando le decimate orde del fanatismo e della superstizione.

    Noi intendiamo provvedere onde stavolta il caso non si ripeta, giacchè non crediamo che le conseguenze di questa alterazione di cifre sieno così trascurabili come finora si è creduto. Il trionfo del prete, ossia della preponderanza della religione nella popolazione, è importante trionfo per tutti i poteri dell’oscurantismo il quale vedutesi ingrossate le fila da insperato soccorso, si promette poi maggiori trionfi. E continua allora non maggior zelo a predicare la menzogna e l’infamia ovunque, arcisoddisfatto dell’insperato risultato attenuto, auspicando maggiori successi nell’avvenire.

    Che figura faremo allora noir, che diciamo ormai sempre debellato il serpente clericale, che in tutte le occasioni annunziamo portentosi e proficui i risultati della nostra propaganda antipretesca ed antireligiosa, quando per nostra istessa trascuratezza e negligenza, ci vedremmo dar torto dalle cifre, che sono, senza attenuazioni, le inesorabilissime misuratrici della validità effettiva delle maggioranze e delle minoranze !?

    Di qui la necessità di fare appello a tutti coloro che davvero sono liberi pensatori, onde facciano in modo che l’attuale censimento parli con la veritiera eloquenza delle sue cifre, dimostrando ai parassiti che popolano le chiese ed i conventi, che la grande maggioranza dei cittadini non crede più alle religioni, qualunque esse siano, e così persuadere maggiormente il maiale nero ad andarsene altrove.

    ***

    Gli anarchici d’Italia diano l’adesione a questa utilissima e cosciente iniziativa che costa solamente della convinzione ed un po’ di buona volontà. Noi non siamo dei mangiapreti di professione, nè combattiamo il clericalismo per quistione di concorrenza nella corsa alla conquista del potere. L’Anarchismo è dottrina di libertà e questa reclama per tutti, ma è ben lungi dal tollerare o giustificare ogni influenza religiosa. Quindi non dobbiamo trascurare il minimo particolare che possa metterci in buone condizioni di offensiva contro il peggiore nemico della Umanità.

    Ogni compagno procuri perchè la società dica per mezzo del censimento quali sono le vere forze dell’oscurantismo e quali quelle della libertà. E lo faccia accogliendo la buona proposta degli anticlericali di Senigallia, cioè contribuendo con la pubblica affermazione della nostra antireligiosità, nei quadri del censimento, a ridurre nei veri termini la potenza del clericalismo ed il numero dei suoi accoliti. La pochezza delle schiere della ipocrisia e della scellerataggine , dica che anche gli anarchici hanno contribuito a smantellare gli equivoci in cui il prete sempre viole indugiarsi.

    L’Alleanza libertaria

    Giuseppe Ciaffarri, gerente responsabile

    Tip. « Iride »Via Muzio Clementi, 70 a


    sources :

    Pubblicato nell’Alleanza libertaria : contro ogni forma di sfruttamento e di autorità, Roma, n. 122 (8 giugno 1911), p. 4.



    [Dieu n’existe pas]

    notice :
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    [
    Dieu n’existe pas]. — Bordeaux : Lucifer (1929-1939), . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : France
    • Lieux d’archivages  :
    • Liste des thèmes  : libre-pensée  ; religion et spiritualité (en général)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  : Lucifer (Bordeaux : 1929-1934)
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    Lucifer organe de Pensée libre & de culture individuelle — 125, rue Lagrange, Bordeaux

    Dieu n’existe pas

    Le Mal existe : mal physique, mal moral.

    Le mal physique, c’est la maladie, l’accident, la vieillesse, la mort : c’est, dans le domaine de la nature, les fléaux, les cataclismes, les incendies, les sécheresses, les famines, les inondations, les tempêtes.

    Le mal moral est celui qu’engendre l’égoïsme méchant de nos semblables, c’est l’exploitation de l’homme par l’homme, l’assassinat sous toutes ses formes.

    Le mal existe.

    Dieu qui sait ne peut pas l’ignorer.

    Or, de deux choses, l’une :
    1° Ou bien Dieu voudrait supprimer le mal, mail il ne pet pas ; il n’est donc pas tout puissant ? Hypothèse inadmissible,
    2° Ou bien Dieu pourrait supprimer le mal, mais il ne le veut pas ; il n’est donc pas infiniment bon ? Dieu serait le Dieu du Mal ! Hypothèse inadmissible,

    aucune autre hypothèse n’étant possible

    Dieu n’existe pas

    Hommes, cessez de croire !

    Imp. A. Lavielle Fils aîné - 183, rue Malbec, Bordeaux, tél. 84.052


    sources :

    Affiche parfois collée au dos du journal Lucifer de juin 1929.









    [Geen nieuwe kruistocht = Pas de nouvelle croisade]

    notice :
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    [
    Geen nieuwe kruistocht = Pas de nouvelle croisade]. — Bruxelles = Brussels Bruxelles : [s.n.], (22_mars, impr. du (Bruxelles)). — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 61 × 41 cm.

    • Affiches par pays  : Belgique
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : contrôle des naissances  ; libre-pensée  ; religion et spiritualité (en général)  ; sexisme et homophobie
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : meetings et manifestations
    notes :
    descriptif :


    [ texte (néerlandais et français) ; photo (cimetière militaire surmonté d’un crucifix, avec appel à manifester pour la séparation de l’Église et de l’État, l’abrogation des lois réprimant l’avortement et l’homosexualité) ]

    texte :

    Geen nieuwe kruistocht

    Betoging, Brussel, 12 mei, 15u. Rogierplein

    tegen de morele herbewapening

    Wei eisen :
    • de totale scheiding van kerk en staat, als noodzakelijke voorwaarde voor een echte demokratie
    • de volledige emancipatie van het individu en in het bijzonder :
    • de schrapping van abortus uit het strafrecht
    • de afschaffing van artikel 372bis.

    Koördinatie tegen de Morele Herbewapening
    G. Van Roosbroeck, Geraniumstraat 19, 2008 Antwerpen.


    Pas de nouvelle croisade

    Manifestation, Bruxelles, 12 mai, 15 h place Rogier

    pour la liberté des personnes

    Nous exigeons :
    • la séparation totalet et effective de l’Église et de l’État, condition nécessaire pour une démocratie réelle,
    • la liberté de nos consciences et de la maitrise de nos corps : la libération complète de l’individu et plus particulièrement :
    • l’abrogation de la loi réprimant l’avortement
    • l’abrogation de l’article 372bis réprimant l’homosexualité.

    Coordination pour la liberté des personnes
    Robyn J., rue du Gran Hospice 11, 1000 Bruxelles.


    sources :

    “Tegen de morele herbewapening” qui signifie littéralement “Contre le réarmement moral” [soit aussi : “Contre le nouvel ordre moral”] est ici traduit par “Pour la liberté des personnes”.