CDA (FA, Paris)

Centre de documentation anarchiste (CDA)

correspondance :
145, rue Amelot
F - 75011 Paris
France
 
tél. 33 (0)1 48 05 34 08, télécopie 33 (0)1 49 29 98 59

http://ficedl.info/spip.php?article39

 

Affichage par année

1164 affiches :

 












    [aff00720]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    aff00720]. — [S.l.] : [s.n.], . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Grèce
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : répression
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Tsouris, Vardis
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : soutien à militants …
    notes :
    descriptif :


     
    texte :
     

    traduction :

    Le terrorisme ne passera pas

    Libération immédiate de Vardis Tsouris,

    Relaxe avec décision parlementaire de tous les inculpés pour les événements de 23 juillet 1990

    signature : Comité des organisations de la ville de Chania-Crète contre les Bases (militaires des États-Unis) et contre la dépendance ( des drogues...?)


    sources :
     





















    [Politeama : tutto tace perchè ?]

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    [
    Politeama : tutto tace perchè ?]. — Carrara Carrare : [s.n.], . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : procès
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : lieux — librairies...
    notes :
    descriptif :


     
    texte :

    Politeama : tutto tace perche ?

    Martedi 16 et martedi 23 ottobre si sono tenute il Tribunale di Massa due udienze istruttorie per la causa promossa dal Comune di Carrara contro i « proprietari » del Politeama. Scopo del procedimento è appurare i diritti del Comune sullo stabile, come sostenuto dagli anarchici del Germinal.

    Nella prima udienza il Germinal si è presentato a confermare le tesi dei diritti comunali sullo stabile es immediatamente i legali della « proprietà » hanno chiesto che non venga ammesso in quanto « sprovvisto di legittimazione attiva ». Ovvero : esser sbattuti fuori dalle sede con l’uso della violenza poliziesca da parte degli usurpatori del bene collettivo è per questi signori atto cui si di deve sottomettere con rassegnazione e senza possibilità di far valere i propri diritti. Il Tribunale su questa richiesta non si è ancora pronunciato.

    Nei bisbigli fra avvocati e giudice (chi ha esperienza di un’udienza civile comprende il clima di sotterfugio che pervade l’intero tribunale) si è ascoltato che comunque vi è l’intenzione di arrivare ad una « soluzione negoziata » della vertenza. Cioè : il Comune ha initiato questa causa perché in qualche modo doveva salvare la faccia davanti alle precise e lampanti accuse degli anarchici di essere in combutta con la « proprietà », ma ha tutte le intenzioni di fare marcia indietro al più presto, non appena la questione cade nel dimenticatoio. E per favorire questo sottolineamo il totale silenzio de « Il Tirreno » e « La Nazione » per un fatto pubblico di cosi spiccata importanza : un volta dimenticata, si farà ciò che si vorrà.

    Un altro fatto poi denuncia a chiare lettere l’atteggiamento del Comune : non è ancora stata revocata e neppure sospesa la licenza di ristrutturazione alla « Caprice », nonostante la causa pendente, come minimo esponendo il Comune a degli oneri supplementari anche qualora il Tribunale riconoscesse il suo diritto sul Politeama. Se si tiene conto che Sindaco e Vicesindaca sono avvocati, e si suppone che di queste cose ne capiscano, allora vuol dire che il negoziato sotterraneo c’è già, che se ne possono indovinare i contenuti.

    Nella seconda udienza i « proprietari », non del tutto tranquilli sull’esito della causa (evidentemente non si sa mai in che mani possa andare a finire la cosa, visto che si parla di tre anni prima della sua conclusione, e in tre anni possono cambiare i sindaci, i giudici, il clima favorevole, ecc.), hanno fatto chiamare i precedenti « proprietari » « in solido », ad assumersi le eventuali responsabilità.

    La prossima udienza, per affrettare un po’ i tempi (?), è fissata per il 23 aprile 1991.

    Nel frattempo emergono a livello di governo locale i maneggi della Giunta per sovvenzionare con le classiche bustarellone le istanze leccaculesche a proprio sostegno : 100 milioni stanziati per l’ENDAS (PRI), 15 per la Lega Ambiente.

    Concludiamo riprendendo una frase dei compagni che lo scorso 16 agosto hanno dato vita all’occupazione simbolica : nel Germinal ci rientriamo quando vogliamo, e se il locale non sarà degli anarchici, non sarà di nessun altro.

    24.10.90

    [… Carrara]

    […]


    sources :
     




    [A Massa chi comanda è la Montedison]

    notice :
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    [
    A Massa chi comanda è la Montedison]. — Carrara Carrare  ; Massa : Assemblea permanente dei cittadini di Massa e Carrara, [ ?]. — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : écologie
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : luttes : Montedison Farmoplant  ; meetings et manifestations
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    A Massa chi comanda è la Montedison

    PDS, DC, PSI, PSDI, PRI, istituzioni, amministrazioni ; Marcucci, Geloni, Badiali, Tramonti, Fruzzetti, Manfredi, Menchetti, Santi, Landucci, Raffi, Della Pina A., Nari, Della Pina L., Tazzini e il consiglio comunale di Massa, salvo alcuni consiglieri, hanno autorizzato la riaccensione dell’inceneritore, umiliando la popolazione e le sue lotte.

    Dimostrano cosi di essere solo dei fedelissimi, squallidi esecutori e complici dei programmi coloniali e disumani della Farmoplant, in questo territorio, contro la volontà popolare e qualunque parvenza di democrazia.

    Dal 17 luglio 1988, giorno dell’esplosione, hanno truffato sistematicamente la popolazione, per renderne vane l’indignazione e le lotte. Hanno spergiurato che non avrebbero mai permesso la riaccensione dell’inceneritore, ma appena la Farmoplant ha fatto la voce grossa, da buoni cani da guardia hanno a loro volta cominciato a latrare di sicurezza, di garanzia, di tempi definiti.

    Per giustificare la riaccensione hanno giurato che l’inceneritore sarebbe stato usato per 75 giorni, ma già ora cominciano a dire che, dopo la pausa estiva, potrà essere riacceso.

    Il progetto di reindustrializzazione Montedison prevede infatti non lo smantellamento ma il potenziamento dell’inceneritore e il suo uso come piattaforma dei rifiuti tossico-nocivi della Regione, delle navi dei veleni e delle situazioni di emergenza.

    Contro questi amministratori e partiti inaffidabili e privi di credibilità, democratici solo quando la Montedison glielo permette, continuiamo la mobilitazione e la lotta, come già facciamo da 16 anni.

    Non ci sarà pace sociale né sviluppo a Massa Carrara fino a quando la Montedison resterà qui con i suoi progetti criminali, la sua corruzione, i suoi impianti a cominciare dall’inceneritore.

    E non dimentichiamo che la regione non ha ancora trovato un luogo ove impiantare la piattaforma regionale dei rifiuti tossico nocivi. Inceneritore Farmoplant + discarica a Bedizzano… può essere la soluzione.

    Ma i cittadini, la gente comune, glielo consentirà ?

    Sabato 23 marzo, ore 9

    Manifestazione

    concentramento a piazza Garibaldi

    Comitato dei cittadini davanti alla Farmoplant
    Assemblea Permanente - Medicina Democratica

    [… impr. ]


    sources :
     





    [Contro tutte le guerre, diserta lo stato e tutti gli eserciti]

    notice :
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    [
    Contro tutte le guerre, diserta lo stato e tutti gli eserciti]. — Bologna Bologne : [s.n.], . — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : guerre (généralités)  ; solidarité
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : guerres : Guerre du Golfe , 2 (1990-1991) *  ; Irak  ; Koweït *
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

     
    texte :

    Contro tutte le guerre

    Diserta lo stato e tutti gli eserciti

    Solidarietà a chi lotta contro ogni forma di oppressione. Diffondere la disobbedienza e praticare la distribuzione delle cause e degli strumenti del massacro (eserciti, stati, fabbriche, FMI e ONU).

    Le guerre possono essere fermate attraverso la disobbedienza (sciopero generale, sciopero fiscale, diserzione, renitenza, non sottomissione, boicottaggio e sabotaggio).

    Per questo siamo solidali con chi disobbedisce qui come un Irak, Kuwait, Palestina, USA, URSS, Francia, Inghilterra ecc.

    Questa solidarietà nella comune pratica della disobbedienza è il nostro mode di costruire un mondo di liberi in cui tutte le frontiere siano abbattute.

    No al governo mondiale che questa guerra vuole costruire, si alla solidarietà internazionale di tutti i popoli e di tutte le etnie

    Prodotte nel corso dell’assemblea nazionale anarchica riunita a Bologna il 24/2/1991

    SIP Cassero dit Via S. Sarteno - 80

    [A cerclé]


    sources :
     


    [Fermare la guerra, fermare il massacro]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Fermare la guerra, fermare il massacro]. — [S.l.] : USI_ (Unione sindacale italiana), [ ?]. — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : armée
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : guerres : Guerre du Golfe , 2 (1990-1991) *  ; Irak  ; Israël  ; Koweït *  ; Kurdistan  ; Liban  ; Palestine  ; Proche et Moyen-Orient
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ; photo (massacre d’Halabja ?, Kurdistan)

    texte :

    Fermare la guerra

    fermare il massacro

    Ogni giorno di più la guerra del Golfo mostra il suo volto : non « operazione di polizia internazionale » ma strage di civil inermi ed innocenti.

    Non ripristino del diritto internazionale violato ma guerra da parte del nord del mondo per il controlo delli fonti energetiche e dell’assetto futuro della regione mediorentale. Tutto questo a prezzo di decine di migliale di vite umane e un’enorme catastrofe ambientale.

    [photo]

    La guerra deve cessare immediatamente ed il diritto internazionale deve essere ristabilito con un’urgente azione diplomatica
    — Per garantire libertà, sicurezza e autodeterminazione del popolo del Kuwait, al popolo curdo, al popolo palestinese, al popolo libanese ed a quello israeliano.
    — Per costruire in Medio Oriente un assetto pacifico e giusto nella solidarietà e nel dialogo. Contro ogni sopraffazione, dominio e distruzione.
    — Per il ritiro di tutte le forze militari dal Golfo Per una informazione non deformata e mutilata dalla censura dei signori della guerra.

    Presidio ogni sabato

    Piazza Mentana — Dalle ore 16.00

    […]


    sources :
     




    [Il CSA Kronstadt vive !!!]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Il CSA Kronstadt vive !!!]. — La Spezia : [s.n.], [ ?]. — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : logement, habitat  ; police  ; squatt
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : lieux — librairies...
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

    [ texte ; photo (immeuble en flammes) ; sigle squatt (flèche cerclée) ]

    texte :

    Il CSA Kronstadt vive !!!

    Il 26 gennaio l’assessore socialista al patrimonio Quber annuncia con un articolo su La Nazione che ha intenzione di vendere a privati l’ex scuola del Vignale, sede del Centro Sociale Autogestito Kronstadt (?!?).

    Dalle settimane successive iniziano raid di teppisti per danneggiare il centro.

    28 marzo, ignoti con metodo tipicamente fascista appiccano fuoco al CSA distruggendo il tetto e parte del salone.

    2 aprile, nonostante le feste di pasqua e pasquetta, superando ogni lungaggine burocratica, l’amministrazione comunale spezzina, famosa per i tempi secolari con cui si appresta a riparare le strade, ordina lo sgombero del CSA, perizia di inagibilità alla mano per il tetto, muri e pavimenti (?!?).

    Noi rivendichiamo il diritto nostro e di tutti di avere spazi sociali autogestiti, dove i soggetti sono protagonisti nella loro realtà, in una città dove i giovani sono costretti alla disoccupazione, alla noia e all’eroina, dove mancano strutture per iniziative culturali e dove vengono invece spesi 54 miliardi per il nuovo inutile palazzo di giustizia e 13 per la questura.

    Non sarà certo il fuoco dei fascisti e lo sfratto del comune ad interrompere l’esperienza di questi 5 anni di occupazioni.

    Invitiamo tutti ad un dibattito aperto su questi problemi.
    Sabato 20/4, al pomeriggio, al Palco della Musica, Giardini Pubblici SP


    sources :

    1985 ou 1991 ?



    [Il massacro continua ; il popolo kurdo é minacciato di genocidio !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Il massacro continua ; il popolo kurdo é minacciato di genocidio !]. — La Spezia : Kronstadt (La Spezia) ; [et al.], [ca ]. — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : armée
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Irak  ; Kurdistan  ; Proche et Moyen-Orient
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ]

    texte :

    Il massacro continua

    Raccolta di fondi a favore del popolo kurdo e della popolazione civile irakena devastata dal bombardamenti aerei.

    Lo sterminio del popolo kurdo e la tragica situazione in cui si trovano i 18 milioni di irakeni sono entrambe conseguenze spaventosa della (?)

    Le Nazioni Unite pubblicato un rapporto ufficiale sulle condizioni in cui si trova attualmente la popolazione civile irakena dopo le decine di migliaia di bombardamenti aerei subite durante la guerra del Golfo Persico.

    Il termine che viene usato per definire la situazione è « Apocalittica » ; oltre 100.000 persone hanno avuto la casa distrutta ; entro poche settimane il paese non avrà praticamente più nulla da mangiare ; distrutti gli impianti per l’acqua potabile e quelli del sistema fognario, con la conseguenza dello scatenarsi delle epidemie ; molti ospedali civili distrutti, quelli in funzione devono lavorare privi di energia elettrica e dei medicinali più elementari ; solamente a Bagdad ogni giorno almeno 50 bambini muoiono per mancanza di cure.

    Questo rapporto che in USA ha prodotto sull’opinione pubblica un effetto che è stato definito sconvolgente, è stato invece tranquillamente passato sotto silenzio nel nostro paese. Evidentemente ai nostri governanti ed ai nostri organi di informazione sta a cuore che nessuno venga sconvolto : la guerre l’abbiamo fatta, non pensiamoci più.

    Questa agonia di milioni di persone è qualcosa che ci tocca in prima persona, perché anche noi, come paese, abbiamo partecipato a quella scelta di guerra che l’ha prodotta.

    Così come ci tocca di persona il massacro del popolo kurdo da parte di Saddam Hussein : anche questo è un terrificante frutto della guerra del Golfo, delle logiche ciniche e perverse che ne hanno ispirato la condotta.

    Il popolo kurdo è minacciato di genocidio !

    Chiediamo che il governo italiano e tutti gli altri governi che sono stati corresponsabili della guerra nel Golfo Persico prendano tutte le iniziative in loro potere, sia a livello politico che unitario, in difesa del popolo kurdo ;
    Chiediamo inoltre che le vicende della guerra ed i costanti interessi in gioco non servano a far dimenticare la decennale tragedia del popolo palestinese continua e si aggrava.

    Chiediamo a tutti i cittadini di contribuire alla raccolta di fondi in favore dei Kurdi e della popolazione irakena vittima della guerra.

    Le offerte possono essere inviate c/o : Caritas Diocesana di La Spezia, via Don Minzoni 73 versamento sul C.C. Postale nº 129888 192 intestato a Caritas La Spezia.
    Sede Nazionale UNICEF, C.C. Postale nº 745000 intestato a Unicef Roma (nelle causali di versamento specificare la destinazione : kurdi e civili irakeni vittime guerra Golfo)
    Comunità kurda in Italia C.C. Bancario nº 1813608/93 Cassa di Risparmio di Torino filiale nº 134 (versamento a favore del popolo kurdo)
    Salaam Ragazzi dell’Olivo (iniziativa per l’affido e distanza di bambini palestinesi) c/o Arci, via Paleocapa nº 19 La Spazia

    Sinistra Giovanile, Verdi, Comitato contro la guerra del Golfo Persico, LAV Centro Evangelico, Arci, Salaam ragazzi dell’olivo, Kronstadt.

    [… impr. …]


    sources :
     



    [Kronstadt 1921-1991, perché i giovani sappiano ed i vecchi non dimentichino]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Kronstadt 1921-1991, perché i giovani sappiano ed i vecchi non dimentichino]. — [S.l.] : [s.n.], . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : marxisme
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Hongrie  ; Russie : histoire : 1917-1921  ; Tchécoslovaquie  ; URSS
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :

    [ texte (beaucoup) : dessin : Lénine en babouchka (ou sorcière ?) au chaudron éclaboussant (de sang ?) l’icône de saint-Marx sous titré "Continuità…", de nombreux noms de dirigeants marxiste sortent du chaudron et trois petits personnages sont au pied de celui-ci (Staline, xx1, xx2) ]

    texte :

    Kronstadt 1921-1991

    Perchè i giovani sappiano ed i vecchi non dimentichino

    Esattamente 70 anni fa, nel marzo del 1921, i marinai della base navale del golfo di Finlandia, « onore et gloria della rivoluzione russa » insorsero contro la dittatura del partito Comunista di Lenin, Trotskij, Zinoviev e compagnia ; la loro rivolta si concretizzò con l’instaurazione del sincero sovietismo, quello stesso per cui avevano lottato contro lo Zar e contro il socialdemocratico Kerenski, che dava l’autogestione economica, politica, sociale et culturale agli individui ed alle collettivà esistenti nel paese.

    Questa insurrezione fu repressa violentemente dai burocrati del Partito Comunista che impiegarono ogni mezzo a loro disposizione, massacrando contadini, anziani, anarchici, socialisti rivoluzionari e comunisti stessi, rei solamente di non condividere il modello rivoluzionario Marxista-Leninista (ovvero la controrivoluzione rossa).

    Dopo Kronstadt tante altre carneficine sono state fatte per mantenere al potere la burocrazia e un modello di sviluppo socio-economico nefasto quale è e sarà il Marxismo, con le sue code storiche (leninismo, trotskijsmo, stalinismo, breznevismo, castrismo, ceauseschismo) ; ricordiamo, la rivolta ungherese del 1956, quella Cecoslovacca del 1968 e tante altre conosciute e meno conosciute.

    Il ruolo storico del pensiero e dell’azione marxista-leninista è quí davanti a noi, hanno reso odioso alle masse il termine comunismo ; ma il comunismo non può esistere senza libertà, il comunismo è uguaglianza, ed essa non potrà mai affermarsi senza l’anarchia.

    Contro tutti gli Stati, neri, rossi o bianchi


    sources :
     


    [L’Italia entra in guerra contro l’Irak chiamata alle armi]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    L’Italia entra in guerra contro l’Irak chiamata alle armi]. — [S.l.] : Alcuni obiettori totali, [ca ]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (trois  : rouge , noir , vert , papier blanc ) ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : guerre (généralités)
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : guerres : Guerre du Golfe , 2 (1990-1991) *  ; Irak  ; Proche et Moyen-Orient
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte : imitation d’une affiche de mobilisation générale (signet bicolore dans l’angle haut-droit ]

    texte :

    L’Italia entra in guerra contro l’Irak

    chiamata alle armi

    Tutti i cittadini abili sono chiamati a presentarsi al distretto militare di appartenenza.

    Coloro che hanno prestato servizio civile sostitutivo sono anch’essi, a termine di legge, obbligati ad arruolarsi nei corpi ausiliari dell’esercito italiano.

    L’Italia entra in guerra per consolidare il suo prestigio di potenza armata nella scacchiera mondiale per difenderi con le armi i profitti delle multinazionali e dei petrolieri

    Noi obiettori totali, abiamo rifiutato il servizio militare e quello civile sostitutivo per affermare nella pratica la ribellione a questo stato repressivo e liberticida.

    La nostra lotta è qui, contro questo sistema che genera sfruttamento, e tutela solo i diritti di chi ha soldi e potere ; politicanti pronti a riempirsi la bocca di pa e autodeterminazione dei popoli da un lato, e dall’altro macellare la povera gente che di ogni guerra subisce solo i danni, per difendere i loro interessi e quelli del capitale.

    Per questo non saremo mai né soldati né complici di questo stato.

    Non sottometterti a nessuna imposizione.

    Rifiuta, diserta

    Alcuni obiettori totali

    […impr.]


    sources :