deux

 

 
 

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2153 affiches :

 










    [Piano di emergenza per lo stabilimento Montedison-Diag]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Piano di emergenza per lo stabilimento Montedison-Diag]. — Carrara Carrare : Coordinamento dei cittadini e dei comitati contro l’inquinamento : Medicina Democratica : Movimento di lotta per la salute, (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir ) ; 61 × 84 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : contestation  ; écologie  ; économie : industrie
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : protesta
    notes :
    descriptif :


    Testo e grafica (estratto del piano di emergenza della prefettura di Massa Carrara)

    texte :

    Dal piano di emergenza redatto dalla prefettura di Massa-Carrara per lo stabilimento Montedison-Diag in comune di Massa

    “Ciò deriva dal fatto che di fronte a fughe di gas tossico la difesa più efficace consiste nell’esodo della popolazione della zona investita, esodo che deve essere effettuato inderogabilmente in tempi brevissimi” (Capo I par. 7)

    “Le si tuazioni di pericolo possono derivare principalmente dagli impianti e depositi nell’ambito dei reparti ‘Pilota’, nell’area di stoccaggio ‘1’ e ‘1bis’, nell’area ‘Rogor’ e ‘DTC’ nonchè - una volta terminati - anche nei reparti ed impianti relativi alla ‘Unità Poivalente’.

    Infine un’altra possibile fonte di rischio può essere individuata nelle aree dove sostano o transitano le ferro ed autocisterne contenenti i prodotti chimici in arrivo (fosgene ecc.).

    Nelle zone predette sono conservate e manipolate normalmente quantità più o meno rilevanti di fosgene, cloro, ammoniaca, solfuro di carbonio, ecc” (Capo II - par. 2 -3 -4)

    “(...) E’ stata predisposta l’allegata mappa in scala 1:25.000 sulla quale sono stati disegnati quattro cerchi concentrici di raggio rispettivamente pari a 1.550, 3.000, 5.000 ed 8.000 mt.

    L’area così delimitata è stata poi suddivisa mediante raggi concentrici in 12 settori numerati progressivamente.

    Il nord geografico corrisponde al settore n. 1.

    I cerchi sopra menzionati delimitano, all’interno i ogni settore, quattro zone distinte di ampiezza via via crescente man mano che si allontana dal centro (...)” (Capo III - par. 7 - 8 - 9 - 10)

    Si fa presente infine che NON sono sate ipotizzate procedure varie e diverse a seconda che l’incidente coinvolga un tipo di gas invece di un altro ; in proposito appare infatti estremamente difficile programmare gli interventi di protezione civile in considerazione della molteplicità dei prodotti trattati e dei diversi vari gradi di pericolo che essi possono comportare.” (Capo III - par. 15)

    A cura di : Medicina Democratica - Movimento di Lotta per la Salute - Coordinamento dei cittadini e dei Comitati contro l’inquinamento


    sources :
     



    [Pretura di Massa]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Pretura di Massa]. — Carrara Carrare  ; Massa : Assemblea permanente dei cittadini di Massa e Carrara, (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir ) ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : écologie  ; justice
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : luttes : Montedison Farmoplant
    notes :
    descriptif :


    [ texte ; cadre rouge ]

    texte :

    Pretura di Massa

    Il Pretore

    Viste le risultanze delle analisi cliniche su campioni di acqua prelevata il 26/8/80.

    Viste le ordinanze del Sindaco n. 36705 del 22/8/80 e n. 30080 del 26/9/80 di divieto di approvvigionamento di acqua a scopo potabile ed uso domestico dei pozzi esistenti nella fascia di territorio tra il torrente Ricortola ed il fosso Lavello dallo Stabilmento Montedison fine al mare e nella zona tra il suddetto torrente e Via Bondano, da Via Massa-Avenza sino al mare ;

    Vista la segnalazione in data 5.11.80 del laboratorio Prov.le di Igiene e Profilassi con cui si evidenzia la presenza di vari fattori inquinanti (e precisamente una notevole quantità di P organico, S organico e Manganese) nelle acque prelevate la morte in alcuni pozzi esistenti in suddetta zona e che risultano pertanto avvelenate ;

    Vista la pericolosità sottolineata anche dalle analisi [ittiotossiche ?] in corso che hanno evidenziato sintomatologie nervose dopo 4 ore nonché la morte di un animale dopo 14 ore e degli altri nel giro di 40 ore ;

    Rilevato che tali fatti emergono elementi del reato p. e p. dall’art. 452 C.P. in relazione all’art. 439 C.P., salvo altri ;

    Ritenuto altresì che allo stato non può essere formulata con certezza la imputazione il carico di nessuno e si procede contro ignoti, essendo appurato il fatto ma non ancore sicura la provenienza dell’avvelenamento ;

    Rilevato altresì che, essendo il fenomeno tuttora in atto, appare opportuno evitare che il reato sia portato a conseguenze ulteriori con possibili danni alle persone e agli animali ;

    Ritenuto che appare necessario procedere a chiusura dei pozzi onde mantenere immutato lo stato delle cose ed assicurare una prova et il corpo di reato ;

    Visti gli artt. 337 / C.p.p.

    dispone
    il sequestro dei pozzi esistenti nelle zone dianzi descritte e precisamente tra il torrente Ricortola et il fosso Lavello dallo Stabilimento Montedison fino al mare e tra il suddetto torrente e Via Bondano da Via Massa-Avenza sino all’Autostrada ;

    delaga
    per l’esecuzione del provvedimento i Vigili Sanitari con facoltà di subdelega e con facoltà di richiedere l’intervento di altri ufficiali o agenti di polizia giudiziaria ;

    dispone
    che l’esecuzione avvenga mediante apposizione di sigilli ad ogni pozzo ed ammonimento scritto apposto ugualmente ad ogni pozzo, previa lettura o comunicazione del testo del presente provvedimento ai cittadini interessati ;

    incarica
    i Vigili Sanitari coadiuvati dalle persone sopraindicata di assicurare l’osservanza del presente provvedimento.

    Massa il 6/11/1980

    Il Pretore
    Dr. M.T. Spagnoletti

    Pozzi chiusi in tutto il territorio. Falda inquinata per chilometri interno. E il mare ? E l’aria ? Non è ancora valutabile per intero il costo alla collettività. Altro che sviluppo dell’agricoltura !
    Un provvedimento tardivo, ad inquinamento avvenuto. Lo smantellamento della Montedison di Massa-Carrara si impone.
    Uniti per una soluzione alternativa del problema occupazionale.

    Assemblea permanente dei Cittadini di Massa e Carrara

    Massa Carrara, 8/11/1980

    [ impr. … ]


    sources :
     








    [Valpreda è innocente, la strage è di Stato, Pinelli è Stato ucciso]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Valpreda è innocente, la strage è di Stato, Pinelli è Stato ucciso]. — Milano Milan : [s.n.], ([…] in proprio). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , texte en défonce ) ; 70 × 49 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)  ; CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : prison  ; terrorisme
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Pinelli, Giuseppe (1928-1969)  ; Valpreda, Pietro (1933-2002)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : journal mural  ; soutien à militants
    notes :
    descriptif :


    [ texte }

    texte :

    Valpreda è innocente

    la strage è di Stato

    Pinelli è Stato ucciso

    Era un fallito, un ballerino di infimo ordine di avanspettacolo, incapace di trovare un posto di lavoro, costretto a dividere una baracca alla periferia di Roma con altri sbandati come lui. Dedito al vizio dell’hascisc e per questo facilmente manovrabile.”

    È con simili considerazioni giuridiche che il "dott." Domenico Porcelli (!), procuratore generale al processo di appello di Catanzaro, ha chiesto nella sua requisitoria-delirio l’ergastolo per Valpreda. Come già ai tempi della sentenza di rinvio a giudizio degli anarchici firmata nove anni fa dai magi-strati romani Cudillo e Occorsio, unica "chiave del processo" la "testimonianza genuina" - pilotata, pagata e a futura memoria -del tassista Rolandi.

    Medesimo il linguaggio, ottuso e spudorato, medesimi gli argomenti, nulli.

    In avanscoperta era venuto, pochi giorni prima, il lurido scriba Indro Montanelli, servo risentito di tutti i regimi, capofila, da sempre, dei calunniatori forcaioli. E vero che il suo tentativo grottesco di sporcare la memoria di Pinelli (con "rivelazioni" di una tale consistenza che gli erano valse un "Se ne vada !" persino da parte del presidente del tribunale) era fallito miseramente, ma la porta era stata di nuovo spalancata : da essa potevano tornare all’attacco, in questo clima di "ritirata", "pentimenti", "riflusso" e infamie, tutti i professionisti della menzogna, tutti gli sciacalli della diffamazione.

    Del resto, era ora che per la Giustizia il cerchio si chiudesse : nell’ottobre 1975 la magistratura aveva già stabilito, per bocca del progressista D’Ambrosio, che la caduta di Pinelli dal quarto piano della questura doveva, "verosimilmente", essere attribuita a un "malore" (quindi, Calabresi e la sua gang di assassini risultavano, per la legge, innocenti) ; oggi bisognava, finalmente, regolare i conti anche con Valpreda.

    Chi può stupirsi se il verminaio statale assolve personaggi come Gioia e Bisaglia e allo stesso tempo chiede il carcere a vita per Valpreda ?

    Esattamente undici anni fa, poche ore dopo l’omicidio di Pinelli, in piena "caccia all’anarchico", da alcuni rivoluzionari fu letta una dichiarazione all’Assemblea Generale dell’Università di Milano e poi tenuta, il 17 dicembre, una conferenza stampa, in cui si affermava senza mezzi termini che : Pinelli era stato ucciso, Val-preda era innocente, le bombe le aveva messe lo Stato.

    Oggi come allora,sostenere a viso scoperto la verità, difendere sino in fondo Valpreda e la memoria di Pinelli, significa difendere la libertà e la dignità di tutti noi. I Porcelli con o senza toga che adesso scodinzolano infervorati e impuniti se lo possono permettere perché i tempi sembrano essere a loro favorevoli.

    Ma non si illudano ! Se oggi la rivoluzione appare lontana, essa è tuttavia sempre più necessaria, e la vecchia talpa continua il suo lavoro sotterraneo.

    Questa stessa società capitalistica in putrefazione, di cui sono i cani da guardia, prepara nelle sue viscere il terremoto che li seppellirà.

    I compagni che non dimenticano

    Milano, dicembre 1980
    Serigrafato in proprio c/o Radio Specchio Rosso - Fantasma (F.M. 103,500)
    Via Mancinelli 21 - 20131 Li. - Tel. 2850348


    sources :
     















    [Basterà un voto ?]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Basterà un voto ?]. — Milano Milan : FAI_ (Federazione anarchica italiana) : Federazione anarchica milanese, [ca ]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir ) ; 70 × 50 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)  ; Libreria Anomalia (Roma)
    • Liste des thèmes  : armement  ; contrôle des naissances  ; délégation de pouvoir (élections)  ; prison
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte (contre un quadruple référendum : sur l’avortement, la loi COSSIGA, le port d’armes et la prison) ; fond graphique ]

    texte :

    Basterà un voto ?

    Aborto
    Difendere la vita ?
    In realtà vogliono riportare la società sotto il controllo della chiesa. Dal canto loro i radicali illudano che il problema dell’aborto possa trovare une definitiva soluzione all’interno della partecipazione democratica.

    Contro l’oscurantismo clericale, la disinformazione sulla contraccezione, i sensi di colpa ed i pregiudizi che ci hanno inculcato, per una vita che è tale solo se amata,accettata e vissuta nella piena libertà : per questo basterà un voto ?

    Legge Cossiga
    Difendere la libertà da uno Stato che diventa sempre più aggressivo e autoritario ? Ma è già pronto un provvedimento del Governo Forlani che sostituirà le disposizioni della leggo Cossiga poiché con la scusa del terrorismo vogliono eliminare ogni opposizione sociale. In realtà la natura dello Stato è di per sé stessa coercitiva : per cambiarla basterà un voto ?

    Ergastolo
    Umanità solo perché si vuole abolire la “formalità” dell’ergastolo ? Intanto si intensificano le condanne di 30 anni alla stessa persona, si istituiscono le carceri speciali, si usano i pestaggi. Con il fermo di polizia ti fanno dire quello che vogliono, con la carcerazione preventiva (fino a 12 anni) ti tengono a marcire in galera senza neppure un processo. Noi siamo per una società senza galere : per questo basterà un voto ?

    Porto d’armi
    Sconfiggere la violenza solo perché si vuole togliere il permesso di portare le armi ai privati ? Intanto con la legge Reale le forze dell’ordine possono “inciampare” quando vogliono. Le armi loro le possono portare. In realtà, la violenza è frutto dell’autorità e del privilegio che vogliono garantire ad ogni costo ; la violenza è negli eserciti e nelle bombe atomiche che impestato il nostro paese. Bisogna abolire la produzione di armi per impedirne la circolazione : basterà un voto ?

    Con il voto, non è cambiato mai nulla di sostanziale. In realtà il voto favorisce sempre il disimpegno individuale e la deleteria pratica della delega alimentando l’illusione che si possa ottenere qualcosa senza lottare
    per un aborto libero e gratuito
    per un mondo senza galere
    per abolire la produzione delle armi
    per una società senza lo stato

    Il voto non serve !
    solo la lotta et l’organizzazione contano !

    Viale Monza 225
    Milano
    Tel. 2551994

    Federazione anarchica italiana
    Federazione milanese


    sources :
     



    [CNT CCT contra el Acuerdo Nacional de Empleo]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    CNT CCT contra el Acuerdo Nacional de Empleo]. — Barcelona Barcelone : CCT_ (Confederació catalana del treball) : CNT_ renovada/congreso Valencia, [ca ]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 42 × 30 cm.

    • Affiches par pays  : Espagne
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : syndicalisme  ; travail, emploi
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ photos, texte ]

    texte :

    CNT [CCT]

    contra el Acuerdo Nacional de Empleo

    Contra el paro : 35 horas, jubilación 55 años, no a las horas extras y no y o al pluriempleo

    ANE mas paro :
    Acción directa y autogestión
    Superación de los topes salariales
    ¡No ! a la intervención del Estado y la burocracia sindical
    Demos un contenido antifascista a nuestras luchas
    Por la solidaridad entre los trabajadores

    CNT para lucha contra los pactos
    ¡¡organízate !!

    Aragón : Zaragoza
    Juana de Ibarburo, 1, pral. B
    Tel. 41 06 43

    Asturias : Gijón
    C/. Luanco, 1-1.° C - Tel. 34 34 56

    Canarias :
    Sta. Cruz de Tenerife,
    C/. Progreso, 45 - Tel. 28 29 59

    Cantabria : Santander
    C/. Peña Redonda, 15
    Tel. 23 74 76

    Cataluña : Barcelona
    C/. Diputación, 338 - Tel. [XXXXXX] 318 62 95

    Andalucía : Sevilla
    C/. Luis Montoto - Tel 25 11 63

    Castilla : Madrid
    C/. Sta. Isabel, 22 - Tel 227 44 97

    País Valencià : Valencia :
    Pasaje de la Sangre, 5-2.°
    Tel. 321 67 35

    Euskadi : Pamplona
    C/. Prol. monasterio de la Oliva, 5
    Of. 5.°

    Galicia : Vigo
    Av. José Antonio, 91, local 6
    Tel 41 36 05

    [Confederación catalana del trabajo]


    sources :

    Affiche CNT en N&B, surchargée en rouge avec le texte : « CCT » et « Confederación catalana del trabajo ».









    [Le cul entre deux chaises ou la farce tranquille de M. Faure]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Le cul entre deux chaises ou la farce tranquille de M. Faure]. — Toulouse : [s.n.], (Imprimerie 34__ (Toulouse : 1973-2014)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : noir , rose ) ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : France
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : justice  ; prison
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Action directe  ; GARI (Groupes d’action révolutionnaire internationalistes, 1974)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : soutien à militants
    notes :
    descriptif :


    [ texte (long) ; dessin (bas de personne se tenant assise à cheval sur deux chaises) ]

    texte :

    Le cul entre deux chaises

    ou la farce tranquille de M. Faure

    Un gouvernement de gauche doit proclamer une Amnistie Générale !

    J’ai lutté sous Giscard contre le nucléaire, l’expulsion des immigrés, le QHS, la peine de mort, le franquisme, le centralisme ; on m’a bâillonné et on m’a jeté en prison.

    Je me suis dit « Comment la droite autoritaire et liberticide une fois balayée, les socialistes me traiteraient-ils en ennemi ! »

    Pourtant, Maurice Faure a parlé de simple remaniement de ce tribunal d’exception, la Cour de Sûreté de l’État. Pourtant Maurice Faure envisage que pour des actes de même nature on puisse amnistier ceux d’entre nous condamnés à 8 ans et garder en prison ceux d’entre nous condamnés à 8 ans et un jour. Alors il suffira que les Tribunaux aient prononcé des peines de 8 ans et un jour ! Pourtant Maurice Faure a permis aux flics d’arrêter et de faire inculper six camarades libertaires comme le pouvoir précédent se l’est toujours permis grâce à cette juridiction.

    Nous n’en pouvons plus d’avoir combattu pour plus de liberté et d’être encore dans les cachots du pouvoir giscardien devenu socialiste parce que Faure écoute flics et juges de l’ancien régime.

    On ne danse pas à la Bastille. On la détruit.

    Amnistie généreuse : non

    Amnistie générale : oui

    [… impr. ?]


    sources :