noir

 

 
 

Affichage par année

3578 affiches :

 






    [FIAP]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    FIAP]. — Carrara Carrare : FIAP (Federazione Italiana Associazioni Pertigiane), (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : noir , orange ) ; 85 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : fascisme et antifascisme
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    Federazione Italiana Associazioni Partigiane

    FIAP

    Nel protestare contro i metodi ridivenuti ormai normali, e che noi riteniamo siano i più antidemocratici, solidarizza con tutti colori che, senza motivi plausibili, ne sono stati colpiti.

    Questi stessi metodi per vent’anni oppressero gli italiani, col pretesto che si trattava di anarchici, comunisti, socialisti o repubblicani, e spinarono la strada al fascismo col suo alto prezzo di sacrifici e vittime.

    Con questo vogliamo ricordare ancora una volta gli antifascisti e i democratici che anche allora i primi ad essere colpiti furono gli anarchici, ma che gli stessi metodi vennero poi applicati alla generalità della popolazione.

    Pertanto siamo dispiaciuti di fronte all’indifferenza di coloro che tanto sostengono l’antifascismo e che in queste occasioni tacciono o si astengono dal protestare per respingere i metodi che anche loro hanno conoscuto e subito.

    Carrara, 18.3.82

    FIAP
    Federazione Italiana Asspciazioni Partigiane
    Piazza Matteotti 31

    […]


    sources :
     




    [I sepolti vivi : terrorista è lo stato]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    I sepolti vivi : terrorista è lo stato]. — Carrara Carrare : Collettivo Carceri Bruno Filippi, (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (une  : noir ) ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : prison  ; terrorisme
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Filippi, Bruno (1900-1919)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : soutien à militants …
    notes :
    descriptif :


    Testo

    texte :

    I SEPOLTI VIVI

    TERRORISTA E’ LO STATO

    Oggi giorno si parla soltanto di ‘terrorismo’ : Terrorismo, che deriva da quelle persone, da quei giovani che vogliono cambiare qualcosa in questa società di merda... società basata sul potere, una società che non può più nascondere niente... una società putrefatta, dove scandali sopra scandali scoprono gli esseri che con le belle parole incantano e con i fatti tirano avanti il discorso del lupo e dell’agnello... ‘del più forte’ ; esseri che in questa società possono cambiare volto, possono cambiare figura, diventano i più spietati aguzzini, i più spietati torturatori, i più spietati assassini ; i finti profeti di nuove idee : ‘idee della saccoccia, idee di sopruso’.

    Noi ci domandiamo se questa gente ha il diritto di comandare, di assassinare, di torturare, di richiudere persone nei ‘lager’, in manicomi ; di torturare non solo fisicamente, ma anche psichicamente, per l’annientamento del fisico senza lasciare traccia alcuna... Altro che processo di Norimberga !!!
    Questi signori del potere possono, si sentono forti, si sentono protetti. Protetti da voi operai, da voi cittadini. Loro vi promettono, vi bastonano, vi ammazzano, vi aumentano le tasse. Ma voi siete come le pietre, non sentite nessun dolore ; brontolate, mugugnate, ma dopo siete ancora voi, i servi secolari, e non vedete che ogni giorno che passa perdete quel briciolo di libertà e un briciolo di vita.

    I sepolti vivi sono quei giovani che, nonostante tutte le lotte portate avanti, ‘lotte contro ogni sopruso, contro ogni assassinio di Stato’, adesso stanno pagando, come sepolti vivi, rinchiusi in numerosi carceri (speciali - normali) che avete fatto costruire voi tutti, poveri sciocchi ! 23 ore su 24 rinchiusi in cubicoli di cemento armato 2 metri per 3, isolamento assoluto da ogni forma di vita, sia vegetale che animale ; un’ora di ‘aria’ al giorno in una trincea di cemento armato 2X3, con mura alte 5-6 metri e come tetto una rete metallica. I colloqui (tra parenti stretti), vengono effettuati in una stanza 3X4 in cemento armato, anche le panchine per sedersi sono in cemento armato, e come parete divisoria (detenuto-parente) una vetrata blindata. Praticamente il detenuto non ha contatto con nessuno (un abbraccio, un bacio, una carezza), niente, sembra di andare a vedere grandi acquari, però al posto dei pesci ci sono gli esseri umani.

    Nessuna forma di vita, sia vegetale che animale, riuscirebbe a sopravvivere in questa maniera. Una tortura fisica e psichica : la pelle diventa piano piano (per il non contatto con aria, aria sana) di color bianco pallido ; comincia piano piano la putrefazione fisica ; subentrano malattie del sangue, polmonari, del fegato. Psichicamente l’individuo viene ridotto ad essere una macchina comandata (autonoma) ; non deve più essere se stesso (una persona capace di pensare). Se si ribella a queste angherie (torture), gli verranno imposti altri provvedimenti ancora più restrittivi, più severi, per far diventare l’essere come il cane : anche se viene bastonato leccherà sempre la mano del padrone.

    Questa è una condanna a morte fisica, senza che quegli aguzzini si sporchino le mani. E voi insieme a loro avete pronunciato questa condanna :

    SEPOLTI VIVI FIN CHE MORTE NON SOPRAGGIUNGA !

    Denunciamo questi inquisitori : RIBELLIONE NON E’ TERRORISMO, ma liberarsi di ogni forma di sopruso e di potere. Ribellarsi non vuol dire nascondersi dietro una sigla di partito, ma portare avanti idee di libertà e di uguaglianza.

    Collettivo Carceri Bruno Filippi

    P.te Baroncino - Carrara


    sources :
     



    [Ils donnent leur sang : donnez votre travail]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Ils donnent leur sang : donnez votre travail]. — [S.l.] : [s.n.], . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 62 × 45 cm.

    • Affiches par pays  : France
    • Lieux d’archivages  :
    • Liste des thèmes  : autonomie  ; lutte armée  ; terrorisme
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte ; dessin (silhouette rouge cagoulée et armée collée à un visage de soldat allemand de le 2de guerre mondiale, au-dessus d’une foule d’ouvriers se dirigeants vers des usines) ]

    texte :

    Ils donnent leur sang.

    Donnez votre travail

    1ère parution : Service du Travail Obligatoire - 1943 -
    Secrétariat au Terrorisme officiel - 1982 -


    sources :

    Détournement anonyme — en soutien aux groupes armés d’extrême gauche — d’une affiche publiée en 1943 au titre du STO.





    [Je suis anarchiste sympathisant de Solidarité]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Je suis anarchiste sympathisant de Solidarité]. — Bruxelles = Brussels Bruxelles : [s.n.], (22_mars, impr. du (Bruxelles) ; Édit 71 (Paris)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir ) ; x × y cm.

    • Affiches par pays  : Belgique
    • Lieux d’archivages  : CDA (FA, Paris)
    • Liste des thèmes  : communication : radio & audiovisuel*  ; prison
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Pologne
    • Noms cités (± liste positive)  : Noël, Roger « Babar » (1955-....)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : soutien à militants …
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

    [ texte (dans un cadre avec drapeau rouge et drapeau noir, rappelant un ordre de mobilisation générale) ; filigrane (sigle de Solidarność) ]

    texte :

    “Je suis anarchiste sympathisant de Solidarité”

    déclaration de “Babar” lors de son arrestation

    Roger Noël, “Babar”, est imprimeur à Bruxelles et animateur d’une radio libre, membre de l’Association pour le Libération des Ondes. Combattant depuis toujours pour la liberté de parole, il s’est senti solidaire de la lutte du prolétariat polonais.

    Mettant en pratique sa conviction qu’il fallait combattre l’oppression que ce dernier subissait, “Babar” a passé clandestinement un émetteur radio au syndicat “Solidarité”.

    Arrêté par les militaires polonais, il est incarcéré à Varsovie.
    Si nous n’y prenons garde, les dictateurs polonais peuvent être tentés de condamner sévèrement cet acte de solidarité internationale.

    • parce que nous pensons aussi que la liberté ne doit pas avoir de frontière,
    • parce que nous sommes aussi du côté des opprimés qui relèvent la tête,
    • nous nous sentons du côté de ce camarade qui a mis en accord ses actes avec ses pensées,

    et nous exigeons sa libération immédiate

    contact à “ASBL du 22 Mars” - 2, rue de l’Inquisition - 1040 Bruxelles - Tél. : 021.736.27.76

    Imprimerie Edit 71 - 22, rue d’Annam - 75020 Paris - Tél. 636.89.09


    sources :
     



    [la mafia non è solo in sicilia]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    la mafia non è solo in sicilia]. — Carrara Carrare : comitato operaio e disoccupati organizzati, (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une  : noir , papier blanc ) ; 84 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : contestation  ; économie : chômage  ; luttes ouvrières
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : protesta
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    LA MAFIA NON è SOLO IN SICILIA

    L’avevamo previsto : anche questa volta la Compagnia Portuali, per mezzo di un concorso pubblico, è riuscita ad assumere solo parenti stretti, figli, generi, nipoti raccomandatissimi, di altri portuali. Anche questa volta il corso sui mezzi meccanici, riservato ai parenti stretti, è servito a coprire assunzioni decise prima ancora di iniziare il concorso.

    La P2 è ormai il simbolo dell’intero sistema di potere italiano. Di fronte a una compagnia portuali che violo ogni legge sul lavoro e si comporta con l’ipocrisia e l’arroganza del fascismo, nessun partito o sindacato ha trovato nulla da obiettare. Del resto i concorsi pubblici finiscono nella stesso modo clientelare, nepotistico e corporativo. L’assunzione spetta solo a chi è raccomandato da qualche potente, partito, sindacato che sono oggi il vero ufficio di collocamento, vedi tutti i concorsi della nostra provincia come quello delle maestre d’asilo, quello per 10 posti da cantoniere, ecc.

    Tutto ciò serve solo ad allontanare ogni giorno di più i lavoratori dalla politica e dalla attività sindacale, rafforza la reazione, indebolisce la democrazia, favorisce il facismo ! Tanto più che la maggioranza dei nuovi assunti non era senza lavoro e quindi questo concorso non ha neppure favorito l’aumento dell’occupazione.

    Nel 1982, nell’Italia "democratica", per quel che riguarda il lavoro, non è cambiato niente rispetto al tempo del duce.

    LA MAFIA NON è SOLO IN SICILIA. Quanto ai figli dei portuali esclusi, per ora, dall’assunzione possono stare tranquilli : entreranno alle dipendenze della Compagnia come smarcatori e al tempo giusto questo gli servirà per entrare al porto accanto ai fratelli maggiori, agli zii, ai cugini, ai cognati e ai loro padri.

    Carrara 1/2/’82 Comitato operaio
    e disoccupati organizzati


    sources :
     




    [Libération immédiate de Frédéric Oriach]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Libération immédiate de Frédéric Oriach]. — Paris : Partis et mouvements non anarchistes, . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 59 × 39 cm.

    • Affiches par pays  : France
    • Lieux d’archivages  :
    • Liste des thèmes  : prison  ; révolution  ; terrorisme
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Palestine
    • Noms cités (± liste positive)  : Oriach, Frédéric (1953-....)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    texte

    texte :

    Libération immédiate de Frédéric Oriach

    Peur des exploiteurs : espoir des exploités !
    Terreur des bourgeois : liberté des prolétaires !

    Plus de deux millions de chômeurs vont tomber encore plus bas dans la misère : le patronat et ses va-lets socialistes en ont ainsi décidé. Les restructurations, c’est-à-dire la rationalisation du profit, jettent à la rue des milliers de travailleurs, et ce n’est pas près de finir.

    Chaque jour les prix augmentent sur les marchés, pour les transports, pour tout. La sécurité sociale elle-même se voit remise en question par un grignotage incessant.

    Aurions-nous accepté de Giscard de telles attaques contre les acquis des travailleurs ?

    Aurions-nous accepté sous Giscard l’amputation directe des revenus des travailleurs pour engraisser par d’incessant cadeaux le grand patronat multinational et pour répondre aux revendications avides des sangsues mercenaires que sont les cadres, petits commerçants et autres salopards de privilégiés ?

    Non ! et il faut bien aujourd’hui la force des révisionnistes, des réformistes collaborateurs, des traîtres à la classe ouvrière que sont le parti soi-disant communiste français et ses larbins des directions bureaucratiques syndicales, pour tenter d’étouffer la colère des prolétaires.

    Plus les bourgeois s’engluent dans leurs contradictions et plus ils doivent faire suer les prolétaires. Pour cela l’internationale des exploiteurs fonctionne bien. Giscard envoyait ses paras garantir l’esclavage des prolétaires africains dans les mines de cuivre de Kolwézi, aujourd’hui le colonialiste Mitterrand lance ses chiens de guerre sur Beyrouth pour faire la police aux cotés de ses complices sionistes, obéissant ainsi fidèlement aux directions du lobby sioniste, contre les peuples libanais et palestiniens.

    Et pourquoi les porcs se gèneraient-ils donc ? Ils peuvent bien nous dire : „vous avez voté, et bien payez maintenant."

    De droite ou de gauche, les bulletins de vote et les soi-disantes réformes ne correspondent qu’aux éternelles magouilles des politicards, tous plus véreux et valets de la bourgeoisie les uns que les autres.

    De gauche ou de droite, tous sont des escrocs qui nous trompent avec ce cirque qu’est leur parlement pourri et leur démocratie qui n’est que le masque écœurant de la dictature des bourgeois !

    Mais tout cela finira !

    Tous les travailleurs, tous les exploités en ont plus que marre de ce système sans cesse replâtré et qui, rose ou blanc, n’a d’autre fonction que de pomper notre sueur et notre sang au profit d’une poignée de parasites bouffis de suffisance, d’hypocrisie, de cynisme et de rapacité.

    De ceux qui ne veulent plus ramper, de ceux qui en ont assez de supporter toute cette merde, de ceux qui sont des prolétaires ou des révoltés, se lèvent des partisans.
    Eh bien nous sommes quelques uns à être de ceux-là.

    Et peu à peu, malgré la répression, malgré l’intoxication, les calomnies et les déformations de notre combat, je sais que nous serons forts et nombreux à constituer dans ce pays où n’existe plus même un simulacre d’opposition politique, et qu’alors la guérilla enflammera la vieille Europe des feux de la guerre de classe !

    Ce qui m’est reproché par la police politique de Mitterrand est de penser cela et de le dire ; parce qu’il est dangereux de penser librement, dangereux tout simplement de penser sans au préalable faire acte d’allégeance à la social-démocratie, sans avoir léché les bottes de Mitterrand et de ses laquais.

    Dangerosité de l’interrogation sur ce qui sépare la brutalité dominatrice de la violence vitale bouleversant l’ancien pour faire naître le nouveau.
    Dangerosité de crier la permanence de l’espoir.
    Dangerosité de s’acharner au-delà des prisons, de nos peurs et de nos déchirures, à vivre les risques d’une vie à vivre.

    C’est être partisan que de penser cela, que de crier cela, que de tenter de vivre cela. Et, de cette dangerosité du partisan, ceux qui veulent freiner l’histoire, en nous confisquant la volonté vécue d’un autre monde, se font pour tâche de nous figer un profil de mort : terroristes.

    Aujourd’hui, prisonnier de l’État social-démocrate, c’est de moi dont il peut être question et de ma vie dont ils veulent faussement décalquer ce profil, sclérosé parce qu’unique, immobile et faux.

    "Profil de terroriste", image spectaculaire dont les gestionnaires de la soumission veulent recouvrir et salir ceux qui portent la volonté communiste.

    Lorsque Mitterrand faisait guillotiner des partisans du F.N.L. algérien, il les appelait terroristes. Tous les Hitler, Pétain, Mitterrand, Begin, Khomeyni, nomment terroristes les résistants anti-nazis, les moudjahidins algériens, les fédayins palestiniens, les guerilléros iraniens… si c’est ça être "terroriste", eh bien, j’en suis !

    L’État impérialiste bourgeois ne fait que montrer sa peur et donc la justesse de notre combat quand il me jette en prison sans la moindre preuve, en m’accusant de toutes les légitimes actions armées qui ont été menées cet été 82 à Paris contre les représentants des assassins et exploiteurs sionistes, mercenaires de l’impérialisme mondial.

    Devant la juste ligne de la révolte, de combat et d’internationalisme révolutionnaire que portaient ces actions anti-sionistes, la social-démocratie impérialiste montre au grand jour sa peur et sa faiblesse en m’emprisonnant sur la seule base de mes écrits dont je réaffirme ici l’engagement :

    — Je revendique pleinement ma fraternité révolutionnaire avec tous les camarades tels que les Fractions Armées Révolutionnaires Libanaises, Action Directe et autres groupes combattants internationalistes qui mènent la guérilla contre l’impérialisme.

    — J’affirme ainsi mon total engagement aux côtés de la Palestine pour que triomphe la lutte armée de libération nationale et de classe du peuple palestinien. Pour que l’exemple de la Palestine indique toujours d’avantage aux peuples du Moyen-orient la voie de la révolution. Pour que les prolétaires d’Occident s’emparent eux aussi du souffle de la Palestine et qu’ici également de l’exigence d’une autre terre surgissent des fédayins ! Parce que lorsqu’au coeur même de la bête impérialiste les étincelles de la guérilla se font jour et que rouge se fait le drapeau de Palestine, c’est l’espoir de la Révolution mondiale qui est à naître.

    Palestine vivra, Palestine vaincra !

    Par la construction d’une politique révolutionnaire, par l’internationalisme prolétarien combattant, par l’offensive sur tous les terrains de la lutte des classes, organisons et menons la guérilla !

    Contre la dictature et ses gestionnaires socio-démocrates, action directe dans la lutte armée pour le communisme !

    TOUT LE POUVOIR AUX PROLETAIRES !

    POUR LE COMMUNISME.

    PRISON DE LA SANTE, LE 20 NOVEMBRE 1982

    Frédéric ORIACH
    Prisonnier politique
    211 564 3/19
    42, rue de la Santé
    75014 Paris

    Subversion
    revue internationale pour le communisme

    Pour la Belgique :
    Boîte Postale 150
    rue Sterckx 5
    1060 Bruxelles


    sources :
     





    [Los anarquistas somos peligrosos]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Los anarquistas somos peligrosos]. — Santa Coloma de Gramenet : [s.n.], [ca ]. — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 61 × 42 cm.

    • Affiches par pays  : Espagne
    • Lieux d’archivages  : collection particulière
    • Liste des thèmes  : manifeste
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :
    Symbole(s) utilisé(s) :

    [ texte ; logo (A cerclé) ; logo (signature ?) ]

    texte :

    Los anarquistas somos peligrosos

    Somos peligrosos porque

    Queremos :

    • Una sociedad de abajo arriba
    • Una sociedad solidaria y con apoyo mutuo
    • Una sociedad igualitaria y diversa
    • Una sociedad sin fronteras

    Rechazamos :

    • La sociedad jerarquizada y explotadora
    • La sociedad militarizada y nuclearizada
    • La sociedad “parada” y sin calidad

    El hombre libre es un peligro para cualquier forma de estado

    La anarquía es tu orden natural

    Sta. Coloma de Gramanet


    sources :
     

    1984
    Affiche liée





    [Mathais assassiné]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Mathais assassiné]. — Toulouse : CANT (Comité anti-nucléaire de Toulouse), . — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 42 × 30 cm.

    • Affiches par pays  : France
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : nucléaire
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Mathais, Claude-Henri (ca1948-1982)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ texte (article de C.-H. Mathais) ; filigrane (photo de Mathais) ]

    texte :

    Mathais assassiné

    Claude-Henri Mathais était un des porte-parole de la Coordination Régionale Anti-Nucléaire.

    Sa mort nous interpelle, nous renvoie à notre propre peur, à nos propres désirs de vie et de lutte.
    Quelles que soient les causes du meurtre, elles font partie d’un système de production et de pensée qui ne peut accepter les différences.
    Le combat antinucléaire est un des aspects de notre révolte contre toutes les oppressions. C’est ce que défendait Claude Henri Mathais dans ses articles pour le Géranium Enrichi (journal antinucléaire de Golfech). En voici un écrit le lendemain du 10 Mai 1981 :

    « PÊLE-MÊLE, QUE MA JOIE DEMEURE...
    GOLFECH, ROTONDE,
    le 11 mai 81, 7 h 30.

    Dans ma tête, peu à peu, les vapeurs de l’alcool se dissipent et laissent éclater l’Hymne à la joie : on a gagné !

    On a gagné, voilà bien ce que tous gueulaient en arrivant à la Rotonde cette nuit, qui avec sa bouteille de champ, qui les bras grand ouverts, la face rubiconde et hilare, qui les larmes aux yeux à l’idée que ce soir peut-être, des années de lutte à Golfech connaissaient un tournant capital vers la victoire complète et totale. Quelle envie de vous serrer dans mes bras, ceux qui, toujours m’ont fait confiance comme ceux qui, un jour, m’ont jeté des pierres...

    NOSTALGIE

    C’est qu’en effet, ce soir, toutes les rancœurs s’effacent : on a gagné. L’accès à la Rotonde semble une voie royale, mieux, la Rotonde redevient le centre de gravité. Ce modeste témoin de la volonté d’hommes libres prend ce soir tout son sens. Face aux Cassandres qui nous criaient “à quoi bon” et nous promettaient le suicide du fond de leur fauteuil, face à tous ceux qui ricanaient, face aux vautours qui attendaient notre agonie pour se partager les dépouilles, nous n’avons pas lutté en vain !

    Parfois, pot de terre contre pot de fer, l’espoir s’amenuisait mais l’ardeur combative restait là !

    VENT DE LIBERTÉ

    Partant battus d’avance, nous avons continué de marcher sous un ciel noir et bouché et voilà que, d’un coup, au plus fort de la tempête, l’horizon se dégage et qu’un franc soleil darde une chaleur bienfaisante.

    Ce soir il souffle un vent de liberté... Mitterrand président, ça n’est peut-être pas le Pérou, mais c’est la certitude qu’on va pouvoir essayer. Sécurité et liberté, la loi scélérate de Peyrefitte, abrogée ; les 35 heures et la 5e semaine à négocier ; la censure royale sur les médias supprimée ; le droit à choisir quand et comment on aura son enfant ; le droit de vivre différemment sa sexualité par l’abrogation de l’article 331 du Code pénal imposé par Pétain en 42, conservé par De Gaulle en 46 et confirmé par Giscard en 1980 ; la suppression de la Cour de-Sûreté de l’État ; la promotion de la démocratie locale et directe, les femmes ayant le droit d’être pleinement elles-mêmes...

    Que de choses, que de possibilités ! Je crois qu’il nous appartient de faire ressurgir toutes nos latences. Ce matin j’ai envie plus que d’habitude, de cultiver ce que je sens en moi, de goûter à tout, de vivre intensément, de vivre, de vivre...

    VIGILANCE

    Bien sûr, je sais que c’est à moi qu’il revient de marcher, nul n’avancera pour moi, mais je n’ai pas signé un chèque en blanc. Je crois que nous avons chassé un roi, profiteur et répugnant, pour un président sincère et intègre. Il nous faut rester vigilants, non pas pour lui forcer la main, seulement pour lui rappeler que nous sommes là, qu’il peut et qu’il doit résister aux pressions de toutes natures qui ne vont pas manquer de se multiplier. à tous les coups bas.

    3e TOUR

    La prochaine étape sera rude, il faut que la Chambre des députés corresponde au succès populaire d’aujourd’hui, qu’elle permette de poser les fondations de la société nouvelle que nous appelons de nos vœux.

    QUE MA JOIE DEMEURE !

    Alors, viens, n’hésite pas, même si d’aucuns prétendent que tu voles au secours de la victoire, même si c’est vrai d’ailleurs, je t’invite à la fête. La vraie fête, celle qui vient du cœur du peuple, franche et joyeuse, pas celle qui sort en corsert des salons des princes.

    Viens, on va chanter et danser, viens rêver avec moi, prenons le temps de nous aimer... Que ma joie demeure, on a gagné ! »

    C’était Mathais.
    Le reconnaissez-vous dans les paroles et les écrits de ceux qui ajoutent à la mort physique du militant le dépeçage de l’individu ?
    Ce flot de ragots nous écœure.
    L’histoire de notre lutte contre la centrale nucléaire de Golfech continue.


    sources :

    Sur l’assassinat : http://www.sudouest.fr/2010/08/01/-151386-4583.php


    1982
    Affiche liée



    [No agli esperimenti nucleari a Spezia !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    No agli esperimenti nucleari a Spezia !]. — La Spezia : Radio Popolare, (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc. ) : n. et b. ; 85 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : armement  ; contestation  ; nucléaire
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Tomasi
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : protesta
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    No agli esperimenti nucleari a Spezia !

    Dal 1 al 23 agosto verranno effettuati da parte della marina militare esperimenti atomici nel golfo di La Spezia. questi esperimenti vengono ad aggravare ulteriormente una situazione estremamente allarmante rispetto alla difesa dell’ambiente e della nostra salute ; ricordando che La Spezia è la seconda città in Italia per morti da tumore dovute all’inquinamento atmosferico (ricordiamoci che abbiamo industrie come tipo Enel, IP, SNAM, ecc.). ciò accade nel momento in cui i governo dà un taglio alla spesa pubblica, in primo luogo a quella riguardante l’assistenza sanitaria, mentre mentre vengono aumentati i finanziamenti alle spese militari e alle fabbriche di armi, produttrici di morte. questa esercitazione non viene fatta a caso, rientra nella folle corsa al riarmo dei paesi europei della nato ; infatti il governo italiano si è impegnato ad accettare entro il 1983 l’installazione di missili a testata nucleare (Pershing e Cruise) che di fatto porterà l’Italia e l’Europa a diventare il campo di battaglia fra le due superpotenze. Rifiutiamo l’uso che viene fatto della scienza e della tecnologia per fini che rientrano nella logica della guerra o comunque per un uso non finalizzato al miglioramento della qualità della vita e del benessere sociale. Non crediamo minimamente alle loro storie ipocrite sui "limiti di nocività". Non siamo disposti ad accettare pacificamente il ruolo di cavie umane né tantomeno di trasformarci in bersagli in un futuro conflitto. Invitiamo pertanto la popolazione a discutere nei quartieri e nelle fabbriche per organizzare la creazione di comitato cittadino per la difesa dell’ambiente e a mobilitarsi al più presto per impedire che venga effettuato nel nostro golfo l’esperimento nucleare.

    Radio Popolare 92MHz

    via Lunigiana, 23 telefono 51 27 11

    tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle ore 15 e in replica dalle 19 alle 20 trasmissioni sull’energia nucleare e sulla sua applicazione in campo militare

    […]


    sources :
     




    [Nous accusons... Non à la militarisation du monde !]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Nous accusons... Non à la militarisation du monde !]. — Bayonne : CNT_ (France) : Émancipations : OCL_ (Organisation communiste libertaire : 1976-....) : UPF_ (Union pacifiste de France), (Imprimerie artisanale (Bayonne)). — 1 affiche (impr. photoméc.), coul. (deux  : rouge , noir , papier blanc ) ; 64 × 45 cm.

    • Affiches par pays  : France
    • Lieux d’archivages  : CIRA (Lausanne)
    • Liste des thèmes  : antimilitarisme
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : Amérique Latine  ; Liban  ; Pologne
    • Noms cités (± liste positive)  :
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  :
    notes :
    descriptif :


    [ bandes de texte sur photomontage ; texte signé par OCL Poitou, Émancipations, Union pacifiste, etc. 4e trimestre 1982. ]

    texte :

    Émancipations BP 181 - 64105 Bayonne cedex, supplément au nº 5

    Nous accusons...

    …d’être des hypocrites, ceux, politiciens et hommes d’État, de droite ou de gauche, qui pleurent sur le sort de la Pologne, de l’Amérique latine ou autre Liban !!! Ceux qui ont élaboré en France les « ordonnances de 59 » et ceux qui les gardent au chaud de les « raison d’État ». Ces ordonnances qui prévoient la militarisation complète des entreprises et de la société, si besoin est…

    Non à la militarisation en Pologne !

    Non au ordonnances de 59 !

    Non à la militarisation du monde !

    OCL Poitou ; Association pacifiste des Landes ; Collectif autonome périgourdin ; Collectif libertaire 64 (Pays Basque, Landes, Béarn) ; Collectif ouvrier paysans anarchistes (Cadillac, 33) ; ECO rupture Bayonne ; Émancipation (40) ; Groupe de réflexion et d’action antimilitariste de Bordeaux ; Organisation Communiste Libertaire (Peyrehorade, 40) ; Cercle national pour une ass. de libertaires, démocratique et prolétaire ; Union locale CNT Lille ; Union pacifiste (section du Rhône) ; Syndicat santé social éducation (CNT) ; Coord. antimilitariste Ouest.

    "Imprimerie artisanale" Bayonne


    sources :

    Tirage : 2 500 exemplaires (selon « Bianco »)

    Une brochure sur la même problématique est parue parallèlement : De l’état de guerre polonais aux ordonnances françaises de 1959.






    [per la collocazione del monumento a bresci]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    per la collocazione del monumento a bresci]. — Carrara Carrare : Gruppi anarchici riuniti (Carrara), (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc. ), coul. (une  : noir , papier blanc ) ; 100 × 68 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  :
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Bresci, Gaetano (1869-1901)  ; Labriola, Arturo (1873-1959)  ; Merlino, Francesco Saverio (1856-1930)  ; Salvemini, Gaetano (1873-1957)  ; Togliatti, Palmiro (1893-1964)
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : monumento
    notes :
    descriptif :


    testo e disegno

    texte :

    per la collocazione del monumento a Bresci

    i fatti di Milano
    in cui si adoperò il cannone,
    mi hanno fatto piangere
    di rabbia e pensare
    alla vendetta.
    Ho pensato al re perchè costui,
    oltre firmare i decreti,
    premiava gli scellerati
    che avevano compiuto le stragi.

    Gaetano Salvemini
    A me sembra che sia necessario tener distinto nettamente il terrorismo dall’attentato individuale. L’atto di terrorismo è compiuto contro ignoti senza discriminare tra innocenti e colpevoli : l’attentato individuale prende di mira una persona determinata, così Gaetano Bresci compì un attentato individuale si Umberto I e non un atto di terrorismo.

    Palmiro Togliatti
    La rivoltella del regicida ha colpito nel punto giusto. La morte di Umberto è l’affiorare in forma tragica ed esasperata di un conflitto profondo, di un contrasto di forze reali che mezzo secolo di storia ha preparato. Nella mano di Bresci prendono forma la volontà e la forza delle masse levate a protestare contro il potere dello stato oppressore, affamatore, fucilatore e sbirro.

    Francesco Saverio Merlino
    Noi siamo usciti fuori dal terreno delle libertà, abbiamo ricorso alle violenze ; sì, il governo ricorse alla violenza e non dovete meravigliarvi se l’esempio della violenza, venendo dall’alto, provocasse una reazione al basso della società, se c’è stato chi ha creduto ad un’altra necessità, a quella cioè di opporre alla violenza del governo la violenza privata.

    Arturo Labriola
    Un giudizio obiettivo sul regno di Umberto costringerà a riconoscere che egli voleva mutare a danno dell’elemento elettivo la natura degli instituti politici italiani. Credette di fregiare di distinzioni cavalleresche coloro che avevano sparso sangue degli inermi.


    sources :
     


    [Primo Maggio festa degli sfruttati]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    Primo Maggio festa degli sfruttati]. — Carrara Carrare : Circolo anarchico B. Filippi, (Tipolitografica, stampa la Coop (Carrara)). — 1 affiche (impr. photoméc.) : n. et b. ; 85 × 60 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : Premier Mai
    • Géographie, géopolitique et Histoire  : États-Unis : histoire : 1886 (Haymarket )
    • Noms cités (± liste positive)  : Filippi, Bruno (1900-1919)
    • Presse citée  : Amico del popolo, L’
    • Vie des mouvements  : journal mural
    notes :
    descriptif :


    Testo

    texte :

    L’amico del popolo

    1° maggio, festa degli sfruttati

    Innalzate le vostre bandiere, cantate, cantate l’Inno del 1°Maggio. Soltanto in questo giorno di martirio vi sentite tutti uguali, vi volete tutti bene, vi spunta un poco di (falsa) umanità. Solo oggi !!!

    Domani sarete di nuovo i servi secolari, vi sfrutteranno, vi licenzieranno, vi faranno strisciare come vermi, perchè vermi siete, e come le bestie anche voi aspetterete il momento opportuno, per azzannare uno di voi stessi, per una cattedra calda, per qualche lira in più, per il gusto del potere, per il gusto di comandare.

    Guardate questo Maggio !!! Un’intera gioventù abbandonata, emarginata, imprigionata, torturata, ammazzata. Perchè questa gioventù vede le piaghe di questa società che sono fetide e ne esce materia puzzolente, ti fa mancare il respiro, ti fa vomitare, vomitare con quell’odore impestato. Voi fate parte di questa società, anzi siete voi stessi ad avere condannato questa gente ; siete voi che col vostro voto avete dato il potere a quegli aguzzini, a quei portatori di peste che vi governano, e con le belle parole vi rendono schiavi, vi fanno strisciare come vermi, vi calpestano, vi ammazzano quando vogliono.

    Orsù... Cantate, cantate, e domani sarete anche voi sciacalli in cerca di preda.
    Disertate, o falange di schiavi, dai cantieri, dall’arse officine, via dai campi, su dalle marine, guerra, guerra all’eterno padrone.

    VV i Martiri di Chicago !!!

    VV L’anarchia !!!

    Carrara, 30,4,82

    Circolo Anarchico Bruno Filippi - Ponte Baroncino 1

    stampa la cooperativa Tipolitografica, Carrara


    sources :
     












    [tortura]

    notice :
    Image (fixe ; à 2 dimensions)
    [
    tortura]. — Milano Milan : CAF_ Vittoria : Centro Sociale Garibaldi : Centro Sociale Viale Piave : Collettivo Compagni del Ticinese : Comitato contro la repressione Circolo romana : Comitato famiglie proletari detenuti : Coordinamento Milanese Contro la Repressione : Lotta Continua per il Comunismo , ([…] in proprio). — 1 affiche (sérigr. ), coul. (une  : noir , papier blanc ) ; 84 × 61 cm.

    • Affiches par pays  : Italie
    • Lieux d’archivages  : Biblioteca Archivio Germinal (Carrara)
    • Liste des thèmes  : torture
    • Géographie, géopolitique et Histoire  :
    • Noms cités (± liste positive)  : Di Rocco, Ennio  ; Fornoni, Gianfranco  ; Petrella, Stefano
    • Presse citée  :
    • Vie des mouvements  : soutien à militants …
    notes :
    descriptif :


    testo

    texte :

    TORTURA

    Nuove norme giudiziarie sono state introdotti "segretamente" dal consiglio dei Ministri :
    - ABOLIZIONE DEI COLLOQUI SENZA VETRO NELLE CARCERI SPECIALI
    - ABOLIZIONE DELLE TELEFONATE MENSILI
    - RESTRIZIOE DEI COLLOQUI FAMILIARI
    Introduzione dell’alimentazione forzata nei casi di sciopero della fame.

    IL SEQUESTRO DI PERSONA E’ DIVENTATO PRATICA NORMALE IN ITALIA
    MANCANO NOTIZIE SUL LUOGO DI DETENZIONE DI NUMEROSI COMPAGNI

    Gli arrestati, sequestrati in luoghi segreti, spesso fuori dalle stesse caserme, in appartamenti privati vengono TORTURATI.

    Stefano Petrella ed Ennio Di Rocco sono stati incappucciati e percossi al volto, alla testa ed in ogni altra parte del corpo, è stata versata acqua salata nello stomaco e sulle ferite.
    A Gianfranco Fornoni dopo i pestaggi è stato esploso un colpo di pistola a fior di pelle.

    La tortura e gli altri criminali mezzi di coercizione sono solo l’aspetto più evidente di un progetto dello Stato di creare terra bruciata attorno ad ogni forma di espressione di antagonismo in Italia.
    L’obiettivo è criminalizzare ogni opposizione che si esprime al di fuori degli schemi istituzionali, imponendo così una pace sociale che permetta anche la riacquisizione dei margini di profitto attraverso la ristrutturazione economica, i licenziamenti, l’aumento dello sfruttamento, la riduzione dei salari.

    Coordinamento Milanese Contro la Repressione
    CAF Vittoria
    Centro Sociale Garibaldi
    Lotta Continua per il Comunismo
    Collettivo Compagni del Ticinese
    Centro Sociale Viale Piave
    Comitato Contro la Repressione Circolo Romana
    Comitato Famiglie Proletari Detenuti

    […]


    sources :